Politica

Intervista al candidato della Lega Capitanio: “Ripartire dalle scuole”

Ripartire dalle scuole. E’ questo un punto del programma della Lega di Matteo Salvini che sta particolarmente a cuore a Massimiliano Capitanio candidato alla Camera nella collegio plurinominale di Monza e Brianza e della Martesana.

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Ripartire dalle scuole. E’ questo un punto del programma della Lega di Matteo Salvini che sta particolarmente a cuore a Massimiliano Capitanio, 43 anni, cresciuto a Concorezzo e residente a Correzzana, candidato alla Camera nella collegio plurinominale di Monza e Brianza e della Martesana.

“Pensare di riformare con la bacchetta magica il sistema scolastico italiano sarebbe illusorio – spiega Capitanio, giornalista professionista, laureato in Lettere alla Cattolica di Milano con 110 e lode e con un corso di perfezionamento in amministrazione pubblica alla SDA Bocconi – La “Buona scuola” di Renzi ha fallito sui fondamentali: nel 2016 250.000 docenti si sono spostati o hanno cambiato cattedra e questo ha danneggiato sia loro, ma soprattutto alunni e studenti. Bisogna garantire una figura di riferimento stabile, introducendo il concetto di “domicilio regionale” per gli insegnanti, che sceglieranno definitivamente in quale territorio lavorare”.

Proposte?

“Bisogna stimolare al rialzo la concorrenza tra scuole pubbliche e private e per questo bisogna investire seriamente, non a parole – prosegue Capitanio – A Correzzana, dove sono capogruppo di maggioranza, aspettiamo da 4 anni i 200.000 euro vinti in occasione di un bando promesso dal Governo in carica. Ma credo che un punto imprescindibile sia l’introduzione della educazione civica obbligatoria, a partire dalle elementari: i recenti fatti di cronaca, con insegnanti presi di mira se non aggrediti da ragazzi e genitori, impongono alla scuola di affiancare le famiglie nel promuovere la cultura del rispetto verso la persona, verso l’ambiente, verso la comunità in generale. E in questo contenitore va collocato il contrasto al bullismo e cyberbullismo, reati subiti in Lombardia da almeno 70.000 giovani”.

E da consigliere comunale cosa si aspetta?

“Nei Comuni, ma anche in molte città, ormai si fa volontariato civico – spiega Capitanio, che la delega a innovazione e informazione – A Correzzana i consiglieri hanno deciso di azzerarsi l’indennità, ma è servito a poco: negli ultimi anni agli enti locali sono stati tagliati 10 miliardi di euro e questo limita tantissimo le capacità di sindaci, assessori e consiglieri. Fatte fuori, sulla carta, le Province, il neocentralismo renziano voleva di fatto neutralizzare i Comuni: i 3 milioni di lombardi che il 22 ottobre hanno votato al referendum per l’autonomia non la pensano così. Governo e Regione proseguano sulla strada delle maggiori competenze e risorse a chi sa amministrare”.

Come sta affrontando la campagna elettorale?

“E’ una competizione breve, e per questo molto intensa – conclude Capitanio – Sto utilizzando le ferie arretrate per dedicarmi interamente al nostro territorio: incontro i cittadini nei mercati, ascolto le criticità di tanti piccoli e medi imprenditori, studio parecchi documenti e, da osservatore, mi piace analizzare il “sentiment” dei social media, anche se il paese reale è fuori, nelle scuole, sul posto di lavoro, per le strade. A parole siamo tutti perfetti, poi c’è ancora gente che butta le carte per terra… per limitarci a questo”.

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