Attualità

Non si placa la polemica sull’auto sportiva della commissaria “Servicedent”

Non quattrocentomila euro, ma circa 124mila lordi all'anno per i commissari azienda

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Laura Arosio, amministratore straordinario di “Servicedent”, azienda commissariata a seguito della maxi inchiesta su un presunto giro di tangenti nel settore odontoiatrico lombardo per cui è stata arrestata la titolare, Maria Paola Canegrati, per disposizione della Prefettura di Monza e Brianza, riceve un compenso annuo lordo di 124.347,52 euro, e non di circa 400mila, come comparso su alcuni organi di stampa.

La precisazione, voluta dalla Prefettura di Monza e Brianza, si è resa necessaria a seguito delle proteste di alcuni dipendenti in difficoltà della medesima società, che qualche giorno fa hanno visto su facebook la fotografia di una Porsche acquistata dalla amministratrice.

Come ha precisato il Prefetto Giovanna Vilasi, il documento con i compensi destinati ai due amministratori straordinari sono scaricabili dal sito dell’ente, “i compensi sono stabiliti da precise linee guida, per legge”. Le stesse linee guida sono indicate nel documento relativo ai compensi destinati alla dottoressa Arosio. La protesta dei lavoratori, comprensibile, nasce alla luce del mancato pagamento degli stipendi di dicembre e della tredicesima, “a fronte dei compensi liquidati in quasi 400mila euro ai commissari”, come si legge sul Corriere della Sera e alla fotografia della nuova auto della dottoressa Arosio, sul suo profilo personale.

“È opportuno che la dottoressa Arosio in data 11 gennaio abbia pubblicato su un social network l’acquisto di un’auto di lusso mentre i dipendenti non hanno le possibilità economiche di fare la spesa?”, riporta il quotidiano nazionale rispetto la lettera dei dipendenti, i quali potrebbero però essere stati erroneamente informati. Dal punto di vista degli stipendi non pagati, la Prefettura confida che il congelamento dei compensi venga presto annullato in vista della richiesta di concordato presentato dalla proprietà del gruppo, ad oggi in visione agli organi inquirenti.

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