Sociale

CGIL e CISL, il 5 febbraio Gli Stati Generali dell’Accoglienza

Dati alla mano, Pulici indica che gli arrivi dall'estate scorsa sono più che dimezzati per quanto riguarda la tratta Libia-Italia. Rimane comunque indubbio che i flussi si ricompongano su altre rotte.

CGIL

Lunedì 5 febbraio, presso l’auditorium della Provincia di Monza e Brianza in via Grigna 13 a Monza, si terranno Gli Stati Generali dell’Accoglienza, una giornata voluta da CGIL e CISL Monza e Brianza per sensibilizzare e aggiornare la popolazione sul tema dell’immigrazione.

Durante la mattinata si cercherà di delineare la fotografia generale e veritiera circa l’accoglienza in Brianza. Spiega Simone Pulicci, segretario CGIL Monza e Brianza: «È importante riaffermare l’accoglienza come un valore e riconoscere lo stato di rifugiato. Sul nostro territorio parliamo di circa 2.000 persone. Oltre al modello di accoglienza garantito dal bando della Prefettura, in questa giornata vorremmo anche raccontare del protagonismo di persone e associazioni che si muovono per il miglioramento di questo sistema e delle condizioni sia di chi è accolto che di chi accoglie».
Dati alla mano, Pulici indica che gli arrivi dall’estate scorsa sono più che dimezzati per quanto riguarda la tratta Libia-Italia. Rimane comunque indubbio che i flussi si ricompongano su altre rotte. Ma, ribadisce il segretario di CIGL Monza e Brianza: «Non è sufficiente costruire muri per dare risposta a questo fenomeno»

Mirco Scaccabarozzi, segretario CISL Monza e Lecco,  si sofferma invece sull’importanza di fare chiarezza tra la differenza che c’è tra il percepito e la realtà dei fatti.
«La giornata del 5 febbraio dovrà essere un incontro per far piazza pulita della “mitologia” che, a causa anche di propagande politiche, si è creata su questo argomento. Oltretutto, dati alla mano – continua Scaccabarozzi- ci troviamo in una fase di stabilizzazione progressiva del fenomeno e non in una emergenza. Per fare un esempio, come evidenzia la statistica, sono molti di più gli immigrati di religione cristiana che mussulmana, ma l’immaginario comune, probabilmente perché condizionato da propagande ha tutt’altra percezione su questo e su altri dati di fatto che riguardano l’immigrazione e l’accoglienza.»

A tal proposito Luca Mandreoli, responsabile delle politiche sociali, ci spiega che la seconda parte della giornata del 5 febbraio, sarà dedicata a dei workshop per mettere in evidenza sinergie e anche benefit dati dall’impegno del terziario nell’accoglienza che viene vista come una risorsa economica e di connessione con altri wellfare.

Annalisa Caron conclude il dibattito di presentazione degli Stati Generali dell’Accoglienza (che si terranno il 5 febbraio) ricordando che con questa giornata non si vogliono sotterrare o dimenticare le criticità che pur permangono. «Ci aspettiamo la partecipazione anche di chi la pensa diversamente da noi- continua la Caron- in un clima di confronto sereno, perché il nostro solo fine e avere più proposte possibili per trovare un modello d’accoglienza in grado di garantire la sicurezza per tutti».

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