Cultura

Giornata della Memoria, le celebrazioni e le onorificenze

Si è inauguarato a Monza, in occasione della celebrazione della Giornata della Memoria, il bosco della memoria, un monumento ai caduti dei lager tedeschi

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“Come è possibile che l’uomo sia capace di macchiarsi di così atroci delitti? Un interrogativo, questo, a cui nessuno può e deve sottrarsi!”. Queste le iniziali parole del prefetto di Monza, Giovanna Vilasi. Una forte provocazione. Certo, ma soprattutto una domanda perentoria la cui risposta, per l’appunto, non ammette dilazioni.  Una giornata, quella di oggi  sabato 27 gennaio, in cui Monza ha celebrato il Giorno della Memoria. Ma soprattutto, come dichiara Vilasi, “è stata un’inaugurazione che rappresenta, in termini di civiltà, un’ideale risposta a pregiudizi, intolleranze e sopraffazioni”.

Presieduta dal prefetto di Monza, all’interno dell’istituto delle suore misericordine in via Ernesto Messa, la celebrazione è iniziata alle 9,30 ed è poi proseguita come da programma. Vasta la partecipazione cittadina e delle autorità civili, militari e religiose, che dopo il discorso iniziale del prefetto, hanno assistito alla performance musicale da parte degli studenti dell’istituto comprensivo ad indirizzo musicale di Lentate sul Seveso.

A seguire il discorso del presidente della consulta provinciale degli studenti. “Come ha potuto diventare il paese del Manzoni, un paese di sconci nazisti?”. Una forte provocazione, posta soprattutto agli studenti, al fine di aprire in loro una riflessione sulla Shoah.

Il cerimoniale è poi proseguito con il conferimento di onorificenze alla memoria degli internati monzesi presso i lager nazisti. A ritirare le medaglie, i parenti delle vittime tra cui ricordiamo: Casati Giulio, Giussani Angelo Alfredo e Giussani Renzo, Sangalli Francesco, Torricelli Angelo e Trussardi Mario

A conclusione della cerimonia commemorativa, il corteo si è quindi spostato in via Messa dove è stato inaugurato “Il bosco della Memoria”. (Leggi anche il servizio di Jacopo Samiolo)Un monumento la cui realizzazione è stata promossa da Aned ed eseguita dall’architetto Rosa Lanzaro. L’installazione, che prevede la piantumazione di 92 alberi, uno per ogni caduto, è dedicata a coloro che hanno sofferto nei campi di concentramento tedeschi affinché la tragicità degli eventi, possa rimanere ben impressa nella memoria delle future generazioni. A confermarlo è proprio Roberto Invernizzi, presidente della provincia di Monza. ” È solo con i nostri gesti e non con le nostre parole che siamo in grado di fare memoria”. Dello stesso avviso è Giovanna Vilasi. “Monza, la nostra città, non è esente da tutto ciò. Bisogna quindi agire e non parlare”.


Non è infine mancata la dichiarazione del sindaco Dario Allevi, che ha tagliato il nastro inaugurando così questo posto di memoria e riflessioni.

“Nasce a Monza questo bosco della Memoria perché conservi per sempre 92 storie, che non sono un freddo elenco di nomi, ma sono persone, volti e vite che oggi diventano parte del patrimonio di tutti noi”.

 

 

Foto, video e servizio di Massimo Chisari

 

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