Un ragazzo di 20 anni di origine nord africana alla vista della polizia che lo ha intimato di fermarsi si è messo in fuga, poco dopo è stato raggiunto, ha posto resistenza all’arresto mordendo un agente alla mano.
L’extracomunitario è stato notato da un pattuglia perchè corrispondeva alla descrizione di un criminale. Poco prima infatti una donna sul treno Tirano-Milano aveva subito una rapina e i malfattori erano scesi a Monza per far perdere le loro tracce. Notando il ragazzo dal fare losco e che indossava una giacca simile a quella descritta dalla vittima, i poliziotti lo hanno invitato a fermarsi per l’identificazione. L’africano alla vista delle forze dell’ordine ha iniziato a scappare. Il capopattuglia lo ha inseguito a piedi, mentre l’altro agente cercava di chiudergli la strada in macchina. La corsa del ragazzo si è conclusa tra via Visconti e Largo Mazzini, dove una seconda volante ha intercettato il sospettato.
Bloccato dagli agenti però il giovane ha continuato ad opporre resistenza con calci e pugni. Inoltre ha spinto e trascinato per terra con sé alcuni di loro. Alla vista delle manette il malvivente ha iniziato a divincolarsi maggiormente, arrivando a mordere alla mano l’agente che stava cercando di mettergliele. Dopo molti sforzi sono riusciti ad arrestarlo e a portarlo in caserma.
I lavoro della polizia non si è limitato alla cattura ma durante la perquisizione sono stati trovati nel giubbotto, 3.7 grammi di sostanze stupefacenti e dei contanti probabilmente provenienti dall’attività di spaccio. L’extracomunitario, richiedente asilo politico, non è risultato però essere complice della rapina avvenuta sul treno.
L’uomo deve rispondere dei reati di resistenza e violenza e lesioni a Pubblico ufficiale e di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
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