Imprese Assolombarda: segno più nel 2017. Il 2018 consoliderà la crescita

5 dicembre 2017 | 10:14
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Imprese Assolombarda: segno più nel 2017. Il 2018 consoliderà la crescita

Realizzata dal centro studi l’analisi su 800 bilanci d’impresa: +2,0% la crescita della produzione manifatturiera, +21,8% l’export dei primi mesi del 2017”. Scarica la RICERCA.

Su 800 aziende analizzate 689 sono in utile. Le imprese in Brianza godono di ottima salute. A dirlo ieri, 4 dicembre 2017, in Villa Reale di Monza è l’edizione 2017 di Top500+, un meeting volto ad analizzare l’andamento delle imprese in Brianza. Mappate quest’anno 800 aziende, cento in più della scorsa edizione. L’analisi è stata realizzata dal Centro Studi Assolombardia di Milano Monza e Brianza con la collaborazione di Banco BPM, del Cittadino di Monza e Brianza e Pwc.

Era attesa anche la sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Maria Elena Boschi, che non è però potuta intervenire per motivi personali, al suo posto il Sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto.

Una fotografia, quella realizzata dal centro Studi di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, che dovrebbe far ben sperare tutti i brianzoli. L’edizione Top 500+ [Top 500 La ricerca 2018 – Mappa delle imprese della Brianza] di quest’anno ha mappato ben 800 aziende (700 l’anno scorso), con ricavi tra i 3 miliardi e gli 8,1 milioni di euro che, come ha spiegato anche la responsabile del Centro Studi Assolombarda, Valeria Negri, hanno già depositato il bilancio 2016. Di queste 689 sono in utile. Dati positivi che vedono Monza e Brianza acquistare terreno sul mercato estero, specialmente nell’ambito del settore manifatturiero. Una vera e propria vocazione quella manifatturiera che conduce la Brianza tra le eccellenze italiane.

top 500 tavola rotonda mb

Molti i partecipanti al convegno, aperto dal padrone di casa, il sindaco Dario Allevi. Presenti anche Roberto Invernizzi, Presidente della Provincia di Monza e Brianza, Carlo Edoardo Valli, vice presidente della Camera di Commercio di Milano Monza e Brianza e Lodi e l’amministratore delegato di Pwc Ezio Bassi. Tutti durante i loro interventi hanno conferito alla Brianza il merito di essere riuscita a superare la crisi, puntando sull’export ma anche sui valori solidi delle imprese famigliari.

pubblico top 500

È proprio la responsabile del Centro Studi Assolombarda, Valeria Negri a mostrare i grafici delle analisi delle principali realtà del territorio di Monza e Brianza: “Quella di Monza e Brianza si conferma una delle aree più vivaci della regione e, a cascata, dell’intera penisola. I numeri, del resto, non mentono: +2,0% la crescita della produzione manifatturiera, +21,8% l’export dei primi mesi del 2017”.

Le Top 10

La Top 10 è guidata da 6 imprese con ricavi superiori al miliardo di euro: Esprinet, Basf Italia, STMicroelectronics, Decathlon Italia, Roche, Candy SpA. A seguire con fatturati da 800 a 500 milioni di euro di Gruppo Fontana, SOL SpA, Vender SpA e Giochi Preziosi. “Tutti i settori – ribadisce la Negri- sono rappresentati. Oltre 400 delle 800 imprese sono di stampo industriale. Segue il commercio all’ingrosso, con oltre il 30% e infine le società di servizio, un centinaio, che cubano 3 miliardi di euro di fatturato complessivo”.

I comuni della Brianza

Interessante anche l’analisi dal punto di vista della distribuzione d’impresa nei vari comuni brianzoli per numero e redditività. Al primo posto, come prevedibile, Monza, sia per numero di aziende che per fatturato prodotto. In seconda posizione Vimercate, seguita da Agrate Brianza. In questo senso è evidente come la zona Est del capoluogo brianzolo presenti la più alta concentrazione di fatturato e numero d’imprese: da sola compone il 38% del totale della classifica. A seguire Brianza Ovest, nella cui top range si distinguono Lissone e Cesano Maderno.

Cosa ci attende?

Valeria Negri chiude la sua esposizione con notizie ancora più incentivanti riferendosi ad un’indagine condotta qualche settimana fa sulla Provincia di Monza e Milano, per quanto concerne le attese del 2018. Dai dati pervenuti inerenti i primi mesi del 2017, l’andamento delle imprese sembrerebbe essere ancora più positivo. Il 2018 dovrebbe, infine, consolidare la crescita e la svolta definitiva di allontanamento, si spera, dalla crisi.

grafico ricerca

Il premio Paolo Rovagnati

Top 500+ è stata anche l’occasione per consegnare il Premio Rovagnati. Un riconoscimento importante, consegnato dalla stessa Carla Rovagnati, accompagnata dai figli Lorenzo e Ferruccio. È proprio la signora Rovagnati a spiegare il valore morale del premio: “Come inciso fuori dalla ditta che ha guidato mio marito per molti anni, i valori su cui ci siamo basati per assegnare questo premio sono: saggezza, generosità, coraggio, semplicità, sacrificio, amore per la famiglia e fede in Dio. Questo abbiamo cercato nelle persone a cui abbiamo deciso di conferire il premio”

premio rovagnati top 500 mb 02

Due le sezioni: Senior e Junior.

La prima viene vinta da Annamaria Caterina Pirola, persona definita dalla Rovagnati “…semplice e umana, una consigliere discreta, insostituibile come madre moglie, sorella amica. Un premio alla memoria perché le persone come lei devono essere ricordate per sempre”. A ritirare il premio il marito Giuseppe Pirola.

La sezione Junior viene meritatamente riconosciuta alla Onlus Art for Sports, fondata da Bebe Vio, una persona che, continua la Rovagnati: “…porta avanti in maniera coraggiosa tutti i valori che ho espresso prima. Una ragazza che ha affrontato in maniera incredibile situazioni drammatiche, continuando a praticare il suo sport. Non ha pensato solo a sé stessa, ma gettando il cuore oltre l’ostacolo, ha pensato anche agli altri ragazzi nelle sue stesse condizioni, dando senso ed entusiasmo alla loro esistenza”

Ritira il premio la mamma di Bebe Vio la signora Grandis che è anche il Presidente della Onlus.

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Continuare ad innovarsi

Chiuse le premiazioni e delineata la fotografia ad oggi delle imprese brianzole, la parola viene lasciata ad un tavolo di confronto che ha visto confrontarsi IvanScafarotto, sottosegretario allo Sviluppo economico nei governi Renzi e Gentiloni, Giuseppe Castagna, alla guida del Banco BPM, Andrea Dell’Orto, Presidente del presidio territoriale di Monza e Brianza, Fabrizio Sala, Vice Presidente della Regione Lombardia e Stefano Bravo di Pwc. A chiudere la tavola rotonda, dove si è discusso, tra le altre cose, di come agganciare concretamente il piano di industria 4.0 è stato Carlo Bonomi, Presidente Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza che si è detto fiero di come questo territorio abbia affrontato la crisi pur ricordando che queste performance positive non debbano farci abbassare la guarda: “… non passi il messaggio che è tutto risolto e la crisi è passata. Bisogna rimanere concentrati sull’innovazione, non dobbiamo arretrare”.

Bonomi ha anche ricordato altri aspetti caratterizzanti di Monza e Brianza: “Questo territorio ha grandi asset: l’autodromo, la Villa Reale e il parco. Ho accolto con grande favore investimenti per mantenere il Gran Premio. La Regione Lombardia investirà 55 milioni su Parco e Villa Reale. Noi dobbiamo ripartire dando un grande contributo di idee” – “Il territorio di Monza e Brianza esprime un valore economico e identitario importantissimo per Assolombarda: la nostra Associazione, che associa in totale quasi 6.000 imprese, conta oltre 1.000 imprese associate sul territorio di Monza e Brianza, dopo la fusione, per un totale di quasi 50 mila dipendenti” – afferma Carlo Bonomi, Presidente di Assolombarda che aggiunge “Ma non solo. Monza e Brianza rappresenta una parte rilevante del sistema produttivo lombardo e, a cascata, italiano. Qui, sono attive più di 73 mila unità locali di imprese, cioè l’8% della Lombardia, che occupano oltre 260 mila addetti, di cui 81 mila del settore manifatturiero (31% del totale addetti, contro una media lombarda del 25% e italiana del 22%). Grazie a questi numeri, Monza e Brianza vanta una concentrazione territoriale di imprese da record: ben 180 per chilometro quadrato, un unicum in Italia” – ha concluso Bonomi.

Articolo di Marta Migliardi e Foto e Video Matteo Speziali