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Comitato San Fruttuoso: ecco il nuovo “Rinascimento” Monza

Mobilità per persone cose e idee, recupero aree dismesse e pannelli fotovoltaici sono i suggerimenti proposti al Tavolo scientifico convocato dall'amministrazione comunale

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Idee efficaci per un rinascimento di Monza. Il primo spunto su come fare per rilanciare il capoluogo brianzolo arriva dal comitato San Fruttuoso 2000, da 20 anni fra le associazioni locali più attive sul territorio. In una nota stampa hanno messo nero su bianco quelle che secondo loro sono le priorità, partendo dal recupero delle aree dismesse e finendo coi trasporti pubblici. Senza far mancare una punta di polemica per non essere stati invitati.

“Salutiamo con favore l’apertura del tavolo per lo sviluppo della città organizzato dall’amministrazione comunale, tavolo aperto al quale non siamo stati comunque invitati – hanno scritto nel comunicato -. L’augurio è che si riesca a far uscire la nostra città dal declino che la interessa da anni e a far prendere finalmente coscienza che <Monza ha il parco, non serve altro> è una valutazione che poteva andar bene al massimo sino agli anni Settanta”. Secondo il comitato la soluzione “non è bloccare l’attività edilizia, uno dei cardini di una città viva, ma promuovere una rapida sistemazione delle molte aree dimesse secondo una logica moderna adatta alle aree densamente abitate”.

Via libera dunque, a costruzioni in verticale, 20 o 30 piani sopra e 3 o 4 sotto, su porzioni ridotte, recuperando quindi a verde la totalità del rimanente, da restituire alla gente. Quanto al trasporto pubblico, la strategia proposta dal comitato parte dalla necessità di dare vita “servizi efficienti e moderni per la mobilità delle persone, delle cose e delle idee”. In altre parole, una linea metropolitana, bus elettrici anche on demand e una rete fissa di telecomunicazione in vera banda larga. “Ma la città ha soprattutto bisogno che le aree oggi teoricamente destinate al verde vengano trasformate in veri parchi urbani e veri parchi agricoli – spiega Isabella Tavazzi, la portavoce -. Da decenni sono invece aree in stato di degrado e abbandono”.

Ultima proposta, i pannelli fotovoltaici, vera e propria chiave secondo il comitato dell’energia fai da te. “A Monza ci sono oltre 2 milioni di metri quadrati di superfici adatte, tetti e lastrici solari, su 17mila edifici – ha concluso Tavazzi – . Se tutta questa disponibilità fosse utilizzata, la nostra città arriverebbe a produrre il 40% del suo fabbisogno elettrico. Calore d’inverno e freddo d’estate potrebbero essere generati con impianti geotermici già sperimentati, per esempio, nella vicina Cinisello Balsamo.”

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