Ambiente

Problema miasmi Asfalti Brianza: istituito un tavolo di confronto

All'ordine del giorno il problema dei miasmi registrati negli ultimi mesi dai residenti del quartiere Sant'Albino derivanti dall'Azienda Asfalti Brianza di Concorezzo.

asfalti-brianza-esalazioni-mb (Copia)

Tutti intorno a un tavolo per risolvere il problema dei miasmi della Brianza Asfalti, l’azienda di Concorezzo sul confine con Monza, che opera nel settore della produzione di conglomerati bituminosi.

Dopo le persistenti lamentele dei residenti della zona Malcantone, e dei quartieri Sant’Albino e Libertà, si è svolto presso il Comune di Monza un incontro convocato dal vice sindaco Simone Villa insieme al sindaco di Concorezzo Riccardo Borgonovo e ai rappresentanti di ARPA Monza e Brianza e ATS Brianza.

LA VICENDA

La questione è ormai nota e le proteste dei cittadini si trascinano da mesi: avevano lamentato l’alzarsi in certi orari della notte di fumi responsabili di mal di testa, irritazioni agli occhi e bruciore alla gola. In particolare a Monza, alcuni cittadini residenti nei quartieri Libertà, Sant’Albino e Cederna, esasperati anche dall’essere costretti a tenere le finestre e i balconi di casa chiusi, si erano messi in moto con una raccolta firme (leggi qui).

>>Asfalti Brianza ancora odori molesti: i concorezzesi chiedono spiegazioni
>>Monza, quartiere Libertà: residenti in allarme per odori molesti

 

Del resto controlli e istituzioni si sono attivati fin da subito, anche perchè l’azienda si è sempre dimostrata aperta al confronto. A settembre è arrivata anche la relazione dell’Arpa del sopralluogo di giugno che non segnalava “Nessun odore anomalo”, ma segnalava il miglioramento di alcune criticità. Nonostante ciò le lamentele non si sono placate.

IL TAVOLO DI COORDINAMENTO

Considerando che l’impianto a breve sospenderà l’attività per poi riprendere a febbraio, gli Enti hanno stabilito durante l’incontro in Comune di istituire un tavolo di coordinamento per il monitoraggio della situazione e la condivisione dei dati tecnici di rilevazione. Al tavolo sarà invitata anche una rappresentanza della popolazione di entrambi i comuni e i rappresentati dell’azienda.

 “Coinvolgeremo anche i comitati cittadini e di quartiere per monitorare attivamente le esalazioni e valutare insieme le possibilità di mitigazione, sapendo che i dati confermano che ad oggi non esiste alcun rischio chimico o microbiologico” spiega Simone Villa. Mentre “l’obiettivo finale è quello di arrivare a una normale e sostenibile convivenza tra l’attività produttiva e la popolazione, riducendo al minimo ogni forma di impatto ambientale” aggiunge Borgonovo.

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