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Pro Piacenza-Monza 1-0. Si soffre e non si fanno punti

Allo stadio Leonardo Garilli di Piacenza il Monza è tornato a perdere in trasferta dopo 3 vittorie consecutive in casa d’altri.

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Allo stadio Leonardo Garilli di Piacenza il Monza è tornato a perdere in trasferta dopo 3 vittorie consecutive in casa d’altri, ma quel che è peggio è che in questo turno infrasettimanale di campionato ha deluso sul piano del gioco e soprattutto della determinazione.

Il Pro Piacenza, seconda società della città emiliana dopo il Piacenza (tra l’altro fondata nello stesso anno, il 1919), essendo solo al quarto anno di professionismo ha incrociato per la prima volta nella storia i biancorossi e li ha superati col minimo scarto grazie a un gol maturato nei primi minuti di gioco. Dopo aver pareggiato al Brianteo con l’ultima in classifica, il Monza è dunque stato battuto in casa della terzultima, che finora aveva racimolato 7 punti in 11 partite, vincendo solo alla prima giornata: non è certo un buon segno in vista del big-match di domenica prossima col Livorno (calcio d’inizio alle ore 16.30), che calerà in Brianza forte del primo posto in graduatoria e di un cospicuo distacco dalle inseguitrici.

 

La squadra allenata da Marco Zaffaroni è parsa in letargo per circa 80’ dei 96’ di gioco, adeguandosi ai ritmi dei rossoneri, non reagendo al gol, non mostrando la grinta necessaria per sovvertire l’andamento della gara e non combinando pressoché nulla in area avversaria. Forse qualcuno dormiva in campo e solo alla fine ha scoperto di aver preso un gol all’11’… Non inganni il dato dei calci d’angolo, 11-1 per gli ospiti, perché si è trattato perlopiù di continui tentativi di cross da parte delle ali, tamponati dai difensori piacentini. Piuttosto è significativo il dato dei provvedimenti disciplinari: nessuna espulsione, nessuna ammonizione. Roba mai vista neanche nelle amichevoli… Insomma, i giocatori biancorossi (non tutti, ma in questi casi è inutile fare la lista dei “buoni” e dei “cattivi”) hanno scambiato il turno di Serie C per la partitella infrasettimanale. Siamo certi che, come noi, anche i tifosi avrebbero voluto vedere una squadra col “coltello tra i denti” dopo il vantaggio del Pro Piacenza. Invece niente. Siamo tornati ad assistere al solito “tiki taka de’ noantri” inconcludente tanto quanto i pochi cross arrivati nel mucchio. Il Monza è stato decente, anzi, buono, solo coi tiri dalla distanza. Ma in formazione non c’è uno come il mitico Branco, anche se D’Errico fa più del suo.

 

Dispiace che la partita nella partita, quella tra allenatori amati dalla tifoseria biancorossa, sia stata vinta da Fulvio Pea, che in Brianza nell’anno del fallimento societario aveva mostrato un calcio sparagnino, sia coi giocatori “big” (non pagati) del girone d’andata, che con l’Armata Brancaleone del girone di ritorno: una serie di “catenacci” che erano comunque stati utili a salvare il gruppo dalla retrocessione sul campo. Per Pea, che ha lasciato un ottimo ricordo nella tifoseria anche per le qualità umane e in particolare per non aver abbandonato la nave che affondava (a differenza di quasi tutti i giocatori), è stata la prima volta da avversario del Monza dopo l’esperienza in Brianza. Oggi ha fatto bene: la sua squadra ha giocato un buon calcio, fatto di difesa sì, ma anche di ripartenze veloci e belle intese tra i suoi uomini d’attacco. Inoltre ha scompaginato i piani di Zaffaroni provando per la prima volta la difesa a tre. Visto oggi il Pro Piacenza non merita la posizione di classifica in cui si trova.

A proposito di “ex”, nella società emiliana figura anche il preparatore atletico Arturo Gerosa, fido del tecnico originario di Casalpusterlengo, e un giocatore, sempre del periodo di Pea: Andrea Beduschi.

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Capitolo infermeria: Zaffaroni ha recuperato Negro, che però con soli due allenamenti nelle gambe si è accomodato in panchina, ma non Adorni, al quale si è aggiunto poco prima della partita Giudici per un lieve risentimento muscolare. Al loro posto hanno giocato rispettivamente Caverzasi, Trainotti (a sorpresa preferito a Carissoni) e Gasparri. Inoltre il tecnico di Gerenzano ha preferito Tentardini a Origlio e Palesi a Romanò. A Pea mancava il solo infortunato Abbate, l’unico in rosa con presenze in Serie A (nel Piacenza), ma la “stella” della squadra è il galiziano Aspas, 35 anni, ex delle massime serie spagnola, belga e cipriota.

 

Le avvisaglie della giornata storta ci sono tutte: dopo solo una quindicina di secondi Alessandro, ricevuta palla da Bazzoffia con un colpo di tacco, calcia un diagonale ravvicinato che Liverani respinge. All’11’, però, al termine di un’azione quasi in fotocopia (Barzoffia dal fondo per Alessandro), Barba insacca con un piatto sinistro. Reazione del Monza? Nessuna. Un “titic-titoc” fino al 30’, quando Guidetti ci prova da 30 metri non creando problemi a Gori che blocca. Invece il destro di Cavagna da fuori area al 39’ esce a lato di poco.

 

Si va negli spogliatoi alla ricerca del Monza perduto ed effettivamente l’avvio di ripresa promette bene: nei primi 2’ D’Errico manda a lato due fiondate da fuori area, nel secondo caso davvero di poco, e al 4’ un piatto di Guidetti è bloccato da Gori; e ancora al 6’ un gran destro di D’Errico da 25 metri viene deviato in corner con un tuffo da Gori. Poi la squadra biancorossa torna in letargo Tra un “titic-titoc” e l’altro il tempo scorre inesorabile. Al 19’ entrano Origlio e Galli per Tentardini e Palesi ma nessuno se ne accorge: è un po’ come la formuletta che “cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia”. Al 30’ è il turno di Carissoni e Ponsat per Trainotti e Cogliati. Al 36’ Alessandro da lontano praticamente serve un passaggio al portiere Liverani. Sul ribaltamento di fronte un sinistro di Gasparri da fuori è deviato in corner da Gori. Dalla bandierina D’Errico scodella un pallone d’oro a Ponsat che, tutto solo, colpisce di testa malissimo. Purtroppo a parte Cori, che comunque non è il nuovo Casiraghi, gli altri quattro attaccanti in rosa o sono inconsistenti a livello di terza serie o, nel caso di Palazzo, hanno le polveri bagnate. L’ultimo sussulto del Monza è al 43’: un destro di Guidetti da fuori (ancora) non viene trattenuto da Gori, ma la palla, dopo essersi stampata sulla traversa, torna tra le braccia del portiere degli emiliani. Nei 5’ di recupero i biancorossi riprendono a fare il solletico alla retroguardia del Pro Piacenza. Al triplice fischio Cori non va coi compagni a salutare il manipolo di tifosi brianzoli e a passi lunghi e ben distesi guadagna a testa bassa lo spogliatoio.

 

In sala stampa Pea ha spiegato di aver “messo in campo un 3-5-2 per cercare di dare solidità alla squadra, per cercare di non prendere gol. Siamo partiti bene, col solito piglio combattente, abbiamo fatto un bel gol, ma soprattutto mi è piaciuto lo spirito di squadra. Qualcuno si lamenta che non c’è bel gioco? Io mi devo preoccupare di salvare la squadra… Il Monza? È un’ottima squadra. Voglio fare i complimenti alla proprietà perché dopo il fallimento della precedente società ha saputo programmare con grande saggezza e oculatezza”.

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Zaffaroni ha ammesso le difficoltà riscontrate nella mentalità della squadra, ma non quelle nella creazione di occasioni in area: “Non siamo partiti nella maniera giusta. Forse eravamo scarichi. Abbiamo fatto fatica a trovare energie dopo la partita di domenica scorsa: non siamo abituati a giocare certi tipi di incontri in continuazione. Dopo il gol abbiamo comunque fatto la partita. Anche nel secondo tempo abbiamo cercato in tutti i modi di segnare. Abbiamo avuto 3-4 occasioni importanti e ci sono state buone parate del loro portiere. Purtroppo non siamo riusciti a concretizzare tutta la mole di lavoro sviluppato. Dispiace perché oggi dovevamo fare risultato a tutti i costi. Il nostro obiettivo è quello di rimanere dentro questa categoria. Sarà un’annata molto difficile”.

 

 

PRO PIACENZA-MONZA 1-0 (1-0)

PRO PIACENZA (3-5-2): Gori; Beduschi, Belotti, Battistini; Bazzoffia (19’ s.t. Calandra), Cavagna (30’ s.t. La Vigna), Aspas, Barba, Belfasti (30’ s.t. Ricci); Alessandro (41’ s.t. Mastroianni), Abate (19’ s.t. Musetti). A disp.: Bertozzi, Cuccato, Cesari, Starita, Monni, Messina. All.: Pea.

MONZA (4-4-2): Liverani; Trainotti (30’ s.t. Carissoni), Caverzasi, Riva, Tentardini (19’ s.t. Origlio); Gasparri, Guidetti, Palesi (19’ s.t. Galli), D’Errico; Cogliati (30’ s.t. Ponsat), Cori. A disp.: Del Frate, Palazzo, Negro, Perini, Giudici, Romanò, Barzotti. All.: Zaffaroni.

ARBITRO: Maranesi di Ciampino.

MARCATORI: 11′ p.t. Barba.

NOTE: calci d’angolo 1-11; recupero 1’ e 5′; spettatori paganti 186, abbonati 175.

 

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