Economia

Nova Milanese: stangata Imu, ma il tribunale boccia il comune

Avere un terreno agricolo ma pagare come per un terreno classificato edificabile. Assurdo? No questo è successo a Nova.

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Un’imposta troppo salata su degli appezzamenti di terreno e una sentenza in appello, vinta, che dà torto al Comune. Siamo a Nova Milanese e la questione che vi presentiamo coinvolge una  decina di proprietari terrieri che, dal 2011, anno in cui viene approvato il nuovo PGT nel comune, si sono trovati costretti a pagare un’integrazione dell’imposta IMU sul proprio pezzo di terra. Nulla di strano al primo sguardo, se non fosse che i terreni in questione sono stati tutti classificati come agricoli o a vocazione a parco e che i proprietari, ora, sono costretti a pagare una tassa il cui valore è aumentato di ben 10 volte perché considerati edificabili. “Una questione annosa e certamente complicata”, commenta il Sindaco Rosaria Longoni che pare essere arrivata ad una svolta (forse) definitiva: il 14 novembre scorso, infatti, la Commissione Tributaria Regionale ha accolto il ricorso di uno dei proprietari di  un terreno agricolo soggetto al pagamento retroattivo della tassa facendo passare così dalla parte del torto il Comune di Nova Milanese che deve quindi annullare gli avvisi di accertamento.  Ma facciamo un po’ di chiarezza.

La questione

Una decina di proprietari terrieri si vedono recapitare dal Comune di Nova la richiesta di integrazione dell’imposta IMU a seguito dell’entrata in vigore del nuovo PGT approvato nel 2011 che aveva assegnato a tutti questi terreni, classificati come agricoli, un indice di edificabilità in applicazione al diritto di perequazione.

Rosaria-longoni Cioè, anche se il terreno di fatto non è edificabile, deve essere soggetto ad un’imposta IMU come se lo fosse, il cui valore ovviamente è moltiplicato per dieci. E’ bastato questo per accendere l’ira dei proprietari che si sono sentiti tartassati dal proprio comune.Una situazione che alle orecchie del Sindaco non è nuova: “La storia va avanti da molto tempo. L’imposta è applicata correttamente e noi non stiamo “fregando” nessuno – commenta – io avevo avuto modo anche di incontrare esattamente un anno fa alcuni dei cittadini coinvolti nella questione a cui era stato chiesto, proprio per evitare l’attuale situazione, di cedere i diritti edificatori del proprio terreno. Non si è più fatto vedere e sentire nessuno”. Dunque, secondo il primo cittadino, i colpevoli sarebbero gli stessi proprietari terrieri che non si sono opposti e, anzi, hanno pagato.

I diritti edificatori

La nota dolente sono proprio loro: i diritti edificatori. Cioè, questi cittadini devono pagare un’imposta maggiorata per un’eventuale possibilità che il terreno, ribadiamo classificato agricolo, possa essere edificato. “L’amministrazione che governava Nova nel 2011 aveva fatto questo ragionamento – ci spiega Fabrizio Pagani, assessore al bilancio – dare dei diritti edificatori a questi terreni poteva essere un vantaggio per l’edilizia”. A dire: se una ditta non ha la volumetria necessaria per costruire in centro o all’interno di una corte, può acquistare questi diritti e appoggiarsi a quel terreno. “Facendo così – continua – il comune, in un certo senso, ha triplicato il valore di mercato di quel terreno che da agricolo invece valeva molto meno. La pecca, doveroso dirlo, è che se un proprietario di un terreno classificato edificabile ha il controllo su un’eventuale compravendita, nei casi in questione, la possibile vendita dei diritti non dipende dal proprietario”. Valore di mercato triplicato, certo, ma a beneficiarne saranno state anche le casse del comune di Nova anche se Pagani, assessore al bilancio, ad oggi non quantifica l’importo derivante dalla riscossione di questa tassa.

La svolta (contro il Comune)

La questione, come dicevamo, va avanti da un po’. Ma in silenzio. Ora però, arriva una sentenza che ribalta completamente la situazione e riaccende i riflettori su questi terreni. E’ l’avvocatessa Nadja Mara de Jesus a portare davanti  alla Commissione Tributaria Regionale l’appello di un proprietario, avanzando la richiesta di annullare l’integrazione dell’imposta IMU relativa ad un terreno di circa 2mila metri quadri, terreno di natura agricola e con valore paesaggistico ambientale e area di futuro ampliamento del Parco Sovracomunale Grugnotorio Villoresi. Un appello vinto il 14 novembre scorso e che ribalta completamente la situazione portando, di nuovo, il comune di Nova dalla parte del torto. “Il presupposto impositivo è quindi la concreta possibilità di edificare e non la possibilità di negoziare diritti edificatori – si legge nella sentenza – nel caso in esame, la futura destinazione ad area di ampliamento del parco sovracomunale ed in ogni caso l’effettiva potenzialità edificatoria è esclusa dal rapporto tra la superficie del terreno e il suo indice di edificabilità”.

fabrizio paganiQuindi: gli avvisi di accertamento vengono annullati. Ma gli altri? Sì perché, come dicevamo all’inizio, le persone coinvolte sono circa una decina e a portare la causa davanti al Tribunale è stato solo uno di loro: arriveranno nuovi appelli? “C’erano state altre sentenze in passato sulla medesima questione – sottolinea Pagani – tutte vinte dal Comune. Ora arriva questa che dà ragione ad un proprietario: dobbiamo valutare. Ovviamente se il Tribunale darà ragione a tutti loro, rivaluteremo l’intera questione:  se è stato commesso un errore lo risolveremo. Ma la questione è davvero molto complicata e tecnica e merita di essere approfondita”.

E così sarà, Antonio Colombo, consigliere, ha già preparato un’interrogazione che sarà esposta durante il consiglio comunale di martedì prossimo.

 

Foto, archivio MBNews (non si tratta di uno dei terreni agricoli oggetto dell’articolo)

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