Politica

Monza, Pippo Civati presenta “Giorni Migliori: Manifesto per cambiare l’Italia”

Un incontro al Libraccio di Via Vittorio Emanuele per parlare del nuovo libro scritto a sei mani con Stefano Catone e Francesco Foti

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Pippo Civati torna a parlare nella sua Monza. Lo ha fatto sabato 25 novembre al Libraccio di Via Vittorio Emanuele, in occasione dell’uscita di “Giorni Migliori: Manifesto per cambiare l’Italia”, un libro dal titolo ambizioso scritto a sei mani con Stefano Catone e Francesco Foti. Un dialogo di oltre un’ora in compagnia del giornalista del Corriere della Sera Massimo Rebotti, nel quale il fondatore di Possibile ha svariato su diversi fronti: dal rapporto con il PD di Renzi, all’eterno ritorno di Silvio Berlusconi, concentrandosi in modo particolare sulla volontà comune di costruire una nuova sinistra, in grado di rappresentare un’alternativa concreta alle forze politiche già in campo.

Nella vita bisogna avere il coraggio di fare alcune scelte e impegnarsi in nuove sfide” Civati commenta così la decisione di Bersani e Co di fuoriuscire dal partito democratico per fondare MDP-Articolo Uno. Già nel 2015,  dopo la brusca quanto ormai inevitabile separazione con Renzi, Pippo la sua scelta l’aveva fatta: intraprendere la nuova avventura di Possibile, alternativa all’iitaliana dello spagnolo Podemos. Il libro di Civati, in un momento di forte crisi della politica, vuole  provare a dettare una ricetta curativa per rimettere in moto la macchina della pubblica amministrazione nostrana, riconducendola sulla strada dei bisogni reali dei cittadini. Un vero e proprio “manuale di istruzioni” rivolto  a tutti coloro che desiderano impegnarsi in prima persona per provare a cambiare le cose in questo Paese. La parola “manifesto” non è certo utilizzata casualmente, ma sta ad indicare un pensiero ben strutturato e di largo respiro, su cui costruire una solida base per affrontare una difficile transizione restituendo all’Italia un vero patto sociale.

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Durante il lungo botta e risposta con Rebotti si sono toccati un po’ tutti i temi caldi del dibattito politico nazionale. Dalla legge elettorale, al tema dell’immigrazione, passando per la leadership di Grasso come candidato di MDP. Sullo sfondo del pensiero civatiano si staglia come sempre il macro argomento del mercato del lavoro, che secondo gli autori del libro deve essere necessariamente ripensato al più presto.

Nel corso dell’intervista si è parlato anche del tentativo di riconciliare sotto un’unica bandiera una sinistra profondamente lacerata. Un’operazione delicatissima, affidata dal segretario Dem ad un politico di lungo corso come l’ex sindaco di Torino Fassino. “Non lo sentivo da 5 anni– spiega Civati- Ma Piero è uno che se ha bisogno ti chiama anche di notte…Per me non si possono mettere insieme Renzi, Speranza e Fratoianni, sono su posizioni inconciliabili e aggiungo che ormai è tardi per tornare sui propri passi. Il PD ha perso credibilità di fronte ad una buona fetta di elettori”. Secondo Civati invece sono specialmente i Cinque Stelle a potersi giocare una carta importante in campagna elettorale: ovvero quella di non aver mai governato e conseguentemente  non aver mai commesso errori.  A chi gli chiede invece se e come i monzesi potranno votarlo all’interno della loro circoscrizione, il leader di Possibile risponde che prima di tutto bisogna aspettare l’ufficialità della sua candidatura, ancora tutt’altro che certa:” Prima di fare proclami voglio sedermi intorno ad un tavolo e parlare di programmi politici”. Per scoprirlo bisognerà aspettare l’appuntamento romano del 2 dicembre, quando forze politiche e cittadini si riuniranno per tracciare le linee guida del nuovo progetto unitario della sinistra alternativa al PD.

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