Sono stati dimessi dall’ospedale i genitori del piccolo Liam, il bimbo di poche settimane deceduto nel tragico incidente di via Fermi il 12 novembre scorso. Entrambi ventenni, ricoverati al Policlinico e al Niguarda, ora sono a casa.
Le condizioni della giovane mamma la scorsa settimana erano già in netto miglioramento, anche se per parecchi giorni la prognosi è rimasta riservata. Oggi i due compagni hanno fatto ritorno nella loro casa di Novate e saranno seguiti da uno psicologo per affrontare il trauma.
Intanto le indagini coordinate dal Pm Alessandro Pepè proseguono. La Procura di Monza ha aperto un fascicolo per lesioni ed omicidio colposo. Gli inquirenti stanno ancora lavorando ai tabulati telefonici del 20enne. Il suo cellulare è stato rinvenuto incastrato tra il cruscotto è il parabrezza. Non è quindi escluso che il giovane lo stesse utilizzando negli attimi precedenti lo schianto. Il condizionale resta comunque d’obbligo. Il tasso di alcol rinvenuto nel sangue dell’uomo è di poco superiore al consentito (ma davvero pochissimo) e per gli inquirenti non avrebbe infatti spiegato una perdita così repentina del controllo della sua auto.
Del testimone chiave, colui che ha prestato i primi soccorsi al piccolo Liam, ancora nessuna traccia. “Il suo racconto sarà importante per ricostruire i primi attimi dopo l’urto e completare il quadro dell’incidente”, ha spiegato Esposito lanciando un appello dal comando di via Marsala.
La Polizia Locale di Monza ha inoltre acquisito un filmato delle telecamere di video sorveglianza dal quale è emersa la drammatica sequenza dell’incidente. Si attende in questi giorni anche il risultato dell’autopsia disposta sul corpicino del bimbo.
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