Cultura

Libro: sette mosse per superare il colloquio di lavoro (di Cesare Diligenti)

Il colloquio di lavoro segue schemi ben precisi. Essere sé stessi non sempre è la soluzione migliore; a volte è necessario modellare la realtà per renderla maggiormente attrattiva e performante.

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Il colloquio di lavoro non è altro che una partita a scacchi in cui vince chi riesce ad anticipare le mosse dell’avversario, prevedendole.
Il colloquio di lavoro segue schemi ben precisi. Essere sé stessi non sempre è la soluzione migliore; a volte è necessario modellare la realtà per renderla maggiormente attrattiva e performante.
Nel mio libro “Colloquio in 7 mosse” spiego l’importanza di conoscere bene le 7 mosse per poter affrontare con successo l’iter di selezione.
Di seguito l’elenco con i punti chiave:

Mossa 1: Capire che cos’è un colloquio di lavoro

  • Non scoraggiarsi mai! Quando si cerca lavoro, la prima fase, quella iniziale, è sicuramente la più dura. L’importante in questa fase e non scoraggiarsi mai. Sostenere più colloqui permette di allenarsi a rispondere ai selezionatori. Nel caso di esito negativo chiedere permette di migliorare e conoscere i propri errori permette di correggerli.
  • Allenarsi a condurre delle trattative, come chiedere degli sconti nei negozi o convincere gli altri a fare ciò che proponiamo, sono ottimi metodi per prepararsi al colloquio.
  • I colloqui seguono schemi ben precisi e conoscerli permette di preparare una strategia. Nel mio libro “Colloquio in 7 mosse” infatti spiego nel dettaglio i modelli utilizzati dai selezionatori e come affrontarli, ma soprattutto spiego come preparare una strategia vincente ed efficace per affrontare i selezionatori.

Mossa 2: Preparare un curriculum vitae

  • Il CV (curriculum vitae) è uno strumento e come tutti gli strumenti saperlo utilizzare nel modo migliore lo rende più efficace.
  • Sapere cosa inserire in un CV e come inserirlo sono i due punti chiave perché il risultato sia il migliore possibile. Nel libro “Colloquio in 7 mosse” spiego nel dettaglio come sia necessario strutturare il CV appositamente per l’azienda cui ci si rivolge o per il settore al quale si fa riferimento, perché quello che più importa è che chi legge il CV lo consideri interessante per la posizione che si vuole ricoprire o per la quale ci si candida.
  • La verità è relativa ed a seconda di come la si racconta può avere effetti diversi pertanto se il CV ha format e schemi ben definiti è indispensabile saperlo compilare nel modo più attrattivo.

Mossa 3: Preparare la lettera di presentazione

  • La lettera di presentazione è una premessa del colloquio di lavoro è può indicare, al suo interno, alcuni punti che durante l’incontro potrebbero emergere, pertanto il suo contenuto deve essere scritto con uno scopo ben preciso e definito.
  • In questa lettera dovranno emergere i propri punti di forza e i motivi che spingono a candidarsi per una posizione, ma soprattutto dovranno emergere i vantaggi che avrebbe l’azienda a cui ci si propone.
  • La necessità di uno stipendio, il bisogno di soldi, la necessità di pagare gli alimenti a seguito di una separazione, il dovere di mantenere i propri figli etc., sono leve che spingono il candidato a cercare lavoro ma su cui non si può far forza poter essere assunti. Nessuno dei motivi elencati è un vantaggio per l’azienda a cui ci si propone e bisogna pertanto proporli in modo differente.

Mossa 4: Sostenere un colloquio individuale

  • Per ogni interlocutore è fondamentale preparare una strategia differente. Esistono vari interlocutori con cui poter sostenere un colloquio di lavoro:
  • Aziende direttamente interessate
  • Agenzie per il lavoro
  • Società di ricerca e selezione
  • Cooperative
  • L’abbigliamento adatto, il tono di voce giusto, il comportamento ideale e ciò che si dice e come lo si dice sono punti fondamentali su cui lavorare per preparare una strategia efficace.
  • Esistono degli errori comuni che vengono commessi quando ci si presenta per un colloquio, sapere come evitarli è indispensabile perché esiste solo una possibilità di dare una buona prima impressione. Ad esempio, presentarsi in anticipo di dieci o quindici minuti rispetto all’orario dell’appuntamento dimostra la propria puntualità e precisione, ma presentarsi con largo anticipo, a volte, è sintomo di ansia e non crea basi solide per un buon inizio. Nel libro “Colloquio in 7 mosse” elenco questi errori e spiego come evitarli.

Mossa 5: Affrontare un colloquio di gruppo

  • Il colloquio di gruppo viene utilizzato per individuare le caratteristiche comportamentali dei candidati in situazioni di stress ed in tutte le fasi del colloquio è necessario mantenere un atteggiamento ottimista e pro-attivo.
  • Questo tipo di colloquio non sempre viene svolto, ma nel caso ci sia, sicuramente precede il colloquio individuale definitivo. È una tipologia di colloquio che nella maggior parte dei casi viene tenuto direttamente dall’azienda interessata alla candidatura e, in alcuni casi, dalle società incaricate della selezione del personale, a seguito di espressa richiesta da parte dell’azienda referente. Sapere come emergere tra gli altri dunque è fondamentale. Nel mio libro “Colloquio in 7 mosse” spiego come comportarsi in ogni fase di questa metodologia di colloquio.

Il colloquio di gruppo generalmente è diviso in 5 fasi:

  • Presentazione.
  • Svolgimento esercizio individuale.
  • Illustrazione lavoro.
  • Svolgimento lavoro di gruppo.
  • Promozione delle proprie idee.

Mossa 6: Rispondere ai test psicoattitudinali

  • I test psicoattitudinali sono dei questionari utilizzati dalle aziende per individuare la personalità del candidato sottoposto alle domande, in base alle sue risposte. Non sono dei questionari definitivi, ovviamente hanno margini di errore, e pertanto non sono infallibili.
  • Non c’è un vero e proprio momento in cui questi test possono esse fatti, alcune aziende li sottopongono ai candidati prima di qualsiasi colloquio, altre solo dopo un colloquio con esito positivo. Può essere richiesta la compilazione anche on-line.
  • Esistono delle domande chiave che hanno maggior rilevanza rispetto alle altre. Conoscere queste domande, capire il motivo per cui vengono fatte e rispondere nel modo più efficace sono la chiave per avere successo.

Mossa 7: Resistere all’affiancamento

  • L’affiancamento è una fase del colloquio di lavoro che può seguire l’iter selezione, in alcuni casi rari, può essere la fase che precede il colloquio individuale conclusivo.
  • Durante l’affiancamento potrebbero esserci test pratici che dimostrino come ci si comporterebbe in situazioni analoghe.
  • L’errore comune è quello di sottovalutare l’importanza dell’affiancamento ed adottare comportamenti inadeguati, come usare il cellulare in orario lavorativo per motivi personali, aggiornare o visualizzare la propria pagina Facebook etc.

Queste sono le mosse fondamentali da conoscere per poter arrivare preparati al colloquio di lavoro.
La preparazione è la base per un ottimo risultato. Nel mio libro “Colloquio in 7 mosse” snocciolo ovviamente in modo più complesso e completo i vari punti, facendo esempi concreti. Illustro come utilizzare il linguaggio non verbale, cosa dire e non dire, cosa fare e non fare prima, durante e dopo un colloquio di lavoro.
Il libro è arricchito da numerose esempi delle domande più frequenti, con il motivo per cui vengono poste e le risposte plausibili.

Per maggiori informazioni sul libro www.colloquioin7mosse.it

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