Attualità

Lazzate e prefetto, è guerra sui richiedenti asilo

La prefettura ha fatto ricorso al Tar contro l'ordinanza anti-accoglienza firmata dal sindaco di Lazzate. L'assessore Monti: «È necessario scendere in piazza e ribellarsi, al di là dei colori politici».

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È ancora una volta scontro tra Lazzate e la Prefettura sulla questione migranti. Il prefetto di Monza e Brianza Giovanna Vilasi, insieme al Ministero dell’Interno, ha infatti fatto ricorso al Tar contro il sindaco Loredana Pizzi per chiedere l’annullamento dell’ordinanza, firmata a inizio settembre, che avrebbe dovuto ostacolare l’accoglienza dei richiedenti asilo sul territorio.

Tra le altre cose, già contestate anche dalla Cgil,  l’ordinanza prevede che i proprietari di immobili debbano comunicare in anticipo al Comune l’eventuale sottoscrizione di contratti con chi potrebbe ospitare richiedenti asilo: un modo per avvisare il sindaco dell’arrivo dei migranti, mettendolo in condizione di prendere provvedimenti.

Definita “demenziale” dal consigliere all’opposizione Giacomo Gregori (Pd), che ha più volte sostenuto che sulla questione accoglienza era doveroso che ogni Comune facesse la sua parte, l’ordinanza non era comunque servita a impedire l’arrivo dei richiedenti asilo: dopo aver acquistato due appartamenti in via Volta, nel cuore del borgo, l’associazione D&G Research vi aveva fatto trasferire a metà agosto due giovani donne e due bambini della Costa D’Avorio, che avevano scelto di andarsene dopo un paio di mesi, mentre nel secondo appartamento è arrivata da poco una famiglia, una coppia con due figli di 1 e 3 anni, sbarcati a Salerno il 5 novembre con la nave spagnola Cantabria, tristemente celebre perché, oltre a circa 400 profughi tratti in salvo, ha portato in Italia anche i corpi di 26 giovani donne nigeriane, morte in mare.

lazzate-manifestazione-pellegrini-monti-pizzi-mbIl ricorso al Tar, notificato giovedì 8 novembre, è stato accolto come una vera e propria dichiarazione di guerra dall’amministrazione lazzatese, che non sembra avere alcuna intenzione di riconsiderare le sue posizioni. «È evidente che il prefetto preferisca l’uso della forza al dialogo, i tribunali agli incontri istituzionali – attacca l’assessore Andrea Monti –. Non possono permettersi che un sindaco o una comunità di cittadini pretenda trasparenza e condivisione, ma non ci intimoriranno, se questo era il loro scopo: reprimere è sempre la soluzione peggiore da adottare. E se è vero quello che scrivono nel ricorso, ovvero che la prefettura incontra estrema difficoltà a sopperire alle costanti richieste di accoglienza degli stranieri richiedenti la protezione internazionale, sappiano che da qui in avanti troveranno ancora più difficoltà. Chi semina vento, non può che raccogliere tempesta -. Non solo: quella di Monti è una vera e propria chiamata ai sindaci di tutti i comuni contro l’istituzione della prefettura, che non esita a definire “longa manus del potere romano” -. A questo punto credo sia necessario scendere in piazza e ribellarsi – afferma -. Mi aspetto che tutti i sindaci, al di là dei colori politici, siano al fianco del nostro per protestare direttamente contro questo prefetto che ha dimostrato di non saper gestire l’emergenza, di non saper dialogare e di non nutrire nessun rispetto nei confronti dei cittadini e dei suoi rappresentanti». Insomma, ancora una volta la Lega Nord di Lazzate “non molla di un centimetro”.

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