Economia

Istituto Italiano Plastici e Sireg protagonisti di “Quisifabbrica”

Assolombarda tra Monza e Arcore in un viaggio, un percorso che idealmente parte dalla materia prima fino al prodotto finito.

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Il settore della gomma e della plastica cresce. Sono i dati a dirlo, ma anche le aziende. Oggi, 13 novembre, in occasione di “Quisifabbrica”, l’evento promosso da Assolombarda, le visite all’Istituto Italiano Pastici e alla Sireg hanno confermato i dati.

Questa è la sesta tappa del tour organizzato dagli industriali tra le eccellenze produttive delle provincie di Milano, Monza e Brianza e Lodi. A guidare le visite Roberto Forresu, Presidente del Gruppo Merceologico Gomma-Plastica di Assolombarda, e Andrea Dell’Orto, presidente del presidio Brianzolo. Con loro anche il sindaco di Monza, Dario Allevi, e il sindaco di Arcore, Rosalba Colombo.

I numeri – Il settore Gomma Plastica in Brianza conta 441 aziende, il 4,8% del manifatturiero della provincia, con oltre 5000 addetti (6,5% del manifatturiero di Monza e Brianza). Dal 2010 ad oggi, le esportazioni del settore nel territorio di Monza e Brianza sono aumentate del +33%, contro il +24% della media lombarda, raggiungendo nel 2016, 534 milioni di euro.

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Il commento di Andrea Dell’Orto – “Valorizzare le eccellenze del manifatturiero del nostro territorio – ha affermato Andrea Dell’Orto Vice Presidente di Assolombarda e Presidente del Presidio territoriale di Monza e Brianza – attraverso iniziative come “Quisifabbrica” significa promuovere la cultura d’impresa e mettere in luce le capacità delle nostre aziende di progettare e creare prodotti innovativi e di misurarsi a livello internazionale. Ricerca e sviluppo sono leve competitive grazie alle quali le imprese brianzole hanno potuto rinnovarsi e guardare avanti senza trascurare la relazione con il territorio di riferimento. Quisifabbrica vuole essere anche un momento di conoscenza, di incontro e di confronto tra imprenditori ed Enti locali con l’obiettivo di creare sinergie a vantaggio dello sviluppo dell’intero territorio.”

La visita all’Istituto Italiano Dei Plastici

E così questo viaggio tra le realtà del territorio ha avuto come prima tappa l’Istituto Italiano dei Plastici, con sede nella zona industriale di Monza e fondato nel 1956 con l’intento di sviluppare e focalizzare la propria attività sui servizi di certificazione. Negli anni la società (creata dalle associazioni di settore di confindustria, ndr) si è trasformata in un punto di riferimento, un’istituzione.
I numeri – Ben 1.800 sono i clienti su un mercato di circa 4.000 soggetti e per lo più italiani. Il fatturato è di 3,5 milioni di euro e l’azienda di anno in anno fa registrare sempre più utili. Fiore all’occhiello sono gli avanzati e qualificati laboratori prove. Ambienti che verificano la qualità meccanica-prestazionale e chimica dei materiali e dei manufatti in plastica, gomma, carta e cartone. Una verifica, in particolare per il settore alimentare, che viene fatta facendo riferimento alle leggi nazionali ed europee.

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“Nel nostro futuro c’è la volontà di mettere insieme la migliore esperienza confindustriale di questo settore  – annuncia Mauro La Ciacera, direttore generale che aggiunge  – Per noi il rigore e l’etica sono il faro da seguire.”

Oggi l’Istituto non solo può vantare delle strette collaborazioni con le università, ma si presenta con due partner al fianco che lo rendono un unicum: Cesap, centro europeo sviluppo applicazioni plastiche, e Cerisie, che occupa due mila metri quadri e aggiunge una maggiore specializzazione e internazionalizzazione al trittico. Dalla certificazione, alla formazione buona parte del mondo della plastica passa da Monza.

La visita alla Sireg

Ad Arcore è stata la volta di Sireg. Azienda storica della città: nata nel 1936 (l’anno scorso gli 80 anni) e oggi è il punto di riferimento per progettisti e aziende pubbliche e private nel settore delle infrastrutture e delle costruzioni civili in Italia e nel mondo. Il marchio Sireg ha tre attività: si occupa di produrre una gamma di prodotti altamente specializzati in materiali termoplastici, termoindurenti e in fibre composite di vetro e carbonio, sia standard sia su misura, indispensabili per rinforzare e consolidare terreni deboli o franosi prima di opere di scavi sotterranei (Divisione Geotecnica) o per rinforzare e ripristinare infrastrutture ed edifici storici o costruzioni civili danneggiate (Geotech); si occupa di realizzare dei fogli separativi per le batterie elettriche (Sireg Polyvinyl); e ha una divisione che tratta la depurazione dell’acqua (Sireg Hydros).
I numeri – L’azienda ha un fatturato di 10 milioni di euro e ha 60 dipendenti. La maggior parte dei clienti sono esteri. L’azienda commercia con 62 Paesi nel Mondo. I numeri di questa realtà sono da capogiro. Produce 1 milione e 750 mila metri di tubi valvolati all’anno e mezzo milione di metri di fibra di vetro.

“Mi piacerebbe aumentare la nostra presenza in Italia – afferma Sonja Blanc, CEO, che aggiunge – I lunghi tempi di pagamento non allettano, ma è anche vero che come azienda crediamo molto nel nostro territorio: a differenza di altre realtà non lasceremo Arcore e, anzi, abbiamo appena ampliato, costruendo un impianto produttivo ad Agrate”.

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La Sireg investe circa il 5% del fatturato in sviluppo e ricerca. Proprio da Arcore due idee innovative. “Abbiamo brevettato il tubo in plastica biodegradabile: un prodotto che se utilizzato cambierebbe di molto l’impatto che certa plastica ha sul nostro pianeta – Spiega Blanc che aggiunge – Tra le nostre proposte quella di sostituire nelle costruzioni in calcestruzzo i cavi in metallo con quelli in fibra di vetro che non subiscono variazioni nel tempo e garantiscono maggiore stabilità. Di questa ipotesi ne stiamo già parlando con il Ministero.”

“La visita di oggi ci pone di fronte a due aspetti, diversi ma profondamente integrati, dell’attività manifatturiera del nostro settore: la lavorazione e l’ormai indispensabile apporto dei test e delle certificazioni, senza i quali non si è qualificati sul mercato. Abbiamo dunque scelto di visitare e di proporre agli associati e alle istituzioni locali l’Istituto Italiano dei Plastici e Sireg srl proprio per seguire un percorso che idealmente ci porti dalla materia prima al prodotto finito, mettendo in evidenza le competenze, la qualità e l’innovazione che caratterizzano le nostre imprese.” – ha concluso  Roberto Forresu.

 

 

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