Attualità

Fermata Fs Monza – Est, il tracciato dei binari diventa un giallo

La questione è sbarcata in Consiglio comunale. Il consigliere Pd Marco Lamperti chiede maggiore chiarezza.

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Sta assumendo i contorni di un vero e proprio mistero la vicenda della fermata ferroviaria Monza – Est. Un progetto nato anni fa, quando al governo della città c’era la giunta di Michele Faglia e che, amministrazione dopo amministrazione, è arrivato fino a giorni nostri pronto per essere tradotto in pratica. O meglio: questo è ciò che sembrava fino a pochi mesi, fino a che le elezioni amministrative hanno sancito la vittoria del centro destra guidato da Dario Allevi.

Marco Lamperti

Il progetto

La giunta precedente di centro sinistra di Roberto Scanagatti infatti si era congedata presentato ufficialmente il progetto e il raggiungimento di un accordo con Fs. In sostanza, l’intesa prevedeva la creazione di una fermata leggera lungo la tratta Milano Lecco per le linea Monza – Molteno. In sostanza, il cosiddetto “Besanino” per il quale non sarebbe nemmeno stato necessario intervenire con una modifica del tracciato dei binari.

“Fs ci aveva assicurato che non sarebbero stati necessari interventi – ha spiegato Marco Lamperti, consigliere comunale del Pd -. Il costo previsto per la realizzazione dell’intervento era stato prevosto in quattro milioni di euro”.

Stop al progetto

Tuttavia, il progetto ha preso una piega inaspettata con il cambio di giunta. Detto in sintesi: l’intervento è stato congelato perché i costi sono lievitati a circa nove milioni di euro.

Il motivo

federico-arena-assessore-mbPresto detto: nonostante l’affermazione iniziale che il progetto non avrebbe richiesto lo spostamento dei binari, Fs avrebbe fatto marcia indietro. Lamperti non se e capacità e ha presentato in Consiglio comunale un’interrogazione sul tema, alla quale ha risposto in forma scritta l’assessore alla Viabilità, Federico  Arena, confermando il raddoppio dei costi e la necessità di spostare il tracciato dei binari. Tuttavia, Lamperti non ci sta e chiede maggiore chiarezza perché non si capacita di come sia stato possibile questo cambio così repentino.

In particolare, vorrebbe sapere se la convenzione con Rfi è stata firmata oppure no. In attesa di capire cosa è successo al progetto, l’unica cosa sicura è la realizzazione del sottopasso ciclopedonale fra le vie De Marchi e Einstain. “In attesa di stime più dettagliate sulla parte ferroviaria e in accordo con Regione Lombardia e Rfi – ha scritto Arena -, oltre che su input dell’amministrazione comunale, si è convenuto sull’opportunità di procedere comunque alla realizzazione del sottopasso ciclo pedonale del valore di due milioni e mezzo di euro”.

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