Arrivare al lavoro, nella propria impresa di famiglia, e avere un’amara sorpresa. È successo a Cesarino e Vanni Sironi, proprietari di Sironi Vivai, quando martedì mattina 17 ottobre hanno scoperto che durante la notte qualcuno si era introdotto nella loro azienda agricola, facendo razzia di due mezzi essenziali per il lavoro quotidiano: un trattore e un autocarro, oltre a numerosi attrezzi più piccoli. I cancelli sono stati aperti, e i locali adibiti ad uffici sono stati ribaltati dai ladri, che si sono portati via anche i quadri raffiguranti le piante e gli orologi appesi alle pareti.
Sironi Vivai è un’azienda a gestione famigliare che si trova in via Delle Industrie a Vimercate, proprio al confine con Burago e Agrate, specializzata nella vendita all’ingrosso di aceri giapponesi. Approfittando del fatto che l’area di proprietà dell’azienda si trova in una zona appartata, proprio alla fine della via, i ladri si sono introdotti nella notte agendo indisturbati.
I mezzi rubati, un trattore Seme rosso, con pala e guida reversibile, e un autocarro Mercedes 407D bianco e cassonato, sono stati avviati senza chiavi, dal momento che i proprietari le avevano portate via con loro, forzando e tagliando il bloccasterzo. Al trattore, per questioni di sicurezza, era stato addirittura tolto il volante, ma questo non ha fermato i malviventi, che sono comunque riusciti a portarlo via.
«La vigilanza notturna privata di cui ci avvaliamo ha effettuato l’ultimo giro di controllo alle 2, quindi il furto deve essersi verificato tra quell’ora e le 6.30: noi siamo arrivati qui alle 6.45 – ha raccontato Vanni Sironi – Abbiamo trovato il cancello spalancato, i lucchetti rotti. Oltre ai mezzi, hanno portato via transpallet, decespugliatori, attrezzature varie che utilizziamo per lavorare. I mezzi erano datati, ma per noi erano essenziali. Se il valore di quanto rubato sarà di qualche decina di migliaia di euro, per ricomprare tutto dovremo spendere il doppio”.
I proprietari hanno subito allertato i Carabinieri di Vimercate, sperando che i mezzi potessero essere ritrovati, ma anche nel timore che potessero essere utilizzati per rapine o per altre attività illecite. Tra le cose sottratte, risultano anche esserci i timbra-documenti che probabilmente i ladri sperano di utilizzare per timbrare bolle fasulle. «Penso che sarà impossibile ritrovarli – ha commentato Vanni – ma almeno speriamo non vengano utilizzati in altro modo illegale».
L’azienda purtroppo è già stata vittima di episodi del genere: nel 2014 i ladri avevano tentato di portare via un camion senza riuscirci, ripiegando sempre su attrezzature più piccole. In quel caso avevano persino malmenato il cane. «Credo sia qualcuno che conosce bene la zona, che sapeva come entrare e come poi scappare nelle strade di campagna senza essere trovato» ha concluso Vanni.
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