Politica

Seveso, il consiglio comunale discute ancora del sottopasso

Approvate alcune modifiche al progetto del sottopassaggio, che si impone sempre più come un'opera non ideale ma necessaria a combattere le attese ai passaggi a livello.

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«È dal 2013 che stiamo cercando di risolvere insieme a Regione Lombardia uno dei problemi più grandi della nostra città, quello dell’attraversamento dei passaggi a livello. È un percorso le cui tappe e modalità non dipendono solo da noi, ma ogni mese facciamo passi avanti. Il progetto definitivo sarà pronto tra poco: concreto, finanziato e che sarà sicuramente realizzato, anche se in tempi non immediati». Il sindaco di Seveso Paolo Butti ha concluso così l’ennesima discussione sul sottopassaggio nel corso del consiglio comunale di lunedì 2 ottobre, rispondendo alle critiche di chi, come Daniele Tagliabue (SevesoViva) vorrebbe l’interramento della linea ferroviaria.

Il dibattito di lunedì serviva ad approvare delle modifiche, dovute a un approfondimento tecnico, al progetto del sottopassaggio, la cui realizzazione è legata a quella della tangenzialina a nord di Cesano Maderno.

Nello specifico, il progetto ora rivisto aggirerà un collettore fognario, che non poteva essere spostato, e amplierà l’area del parcheggio pubblico di via Sabotino. Il nuovo progetto è passato con due soli voti contrari, quelli di Lega Nord e Pdl.

L’opposizione, però, continua a non essere convinta. «Passare al di sotto del collettore fognario implica una serie di cambiamenti, anche economici, nella realizzazione – commenta scettico Tagliabue -: ma non possiamo valutarli perché non ci viene presentata la parte economica. A me il progetto sembra peggiore: ci sono più pendenze e più consumo di suolo».

«Ormai è passato un anno dall’approvazione del progetto – attacca Luca Allievi (Lega Nord) -. E se le risorse non fossero sufficienti? I 67 milioni promessi dalla Regione per migliorare la situazione del nodo Seveso prevedono il raddoppio dei binari e dei treni verso Meda e Camnago: mi sembra troppo!».

«In questi consigli comunali ci siamo giocati il futuro di Seveso – continua Massimo Vaccarino (Pdl) -: non sappiamo se il costo totale dell’opera sarà finanziato. In più, il sottopassaggio non risolve certo il problema dell’attraversamento ferroviario. E non si può dire che portare a casa questo progetto sia stato difficile: Regione Lombardia non aspettava altro! Piuttosto sarebbe stato difficile, questo sì, ottenere un accordo per l’interramento».

«Temo che questo progetto non soddisferà mai nessuno – ribatte il consigliere Luca Gorla (Impegno è servizio) -: non risolverà al 100% i problemi, e in più Ferrovie Nord non ci sta aiutando. Ma l’immobilismo non può risolvere i problemi». «Anche a me sarebbe piaciuto l’interramento – conclude  Roberto Fumagalli (Pd) -, ma non si può fare: lasciamo fare i tecnici ai tecnici. Il primo politico a promettere ai sevesini l’interramento lo fece nel 1946: da allora non è stato fatto niente di concreto. Preferisco questo sottopasso a un sogno».

Il sottopassaggio non avrà comunque realizzazione immediata: si parla di completarlo per la fine del 2020. Anche se la polemica a riguardo sembra destinata a non esaurirsi mai.

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