Parco di Monza, area riservata ai cani: la giunta Allevi ci pensa

Le numerose segnalazioni di violazioni del regolamento che obbliga a tenere gli animali al guinzaglio stanno spingendo l'amministrazione a progettare una zona riservata.


Un’area sguinzagliamento cani all’interno del Parco. Per il momento si tratta di un’ipotesi o poco più, ma è certo che la testimonianza di Luigi, 64 anni, pensionato residente a Monza, trovatosi un paio di fine settimana fa circondato da un branco di una mezza dozzina di cani mentre faceva jogging nel Parco, ha sollevato il problema della convivenza fra proprietari di cani e amanti dello sport all’aria aperta.

Sempre più di frequente, infatti, giungono testimonianze di persone che si sono imbattuti i cani anche di grossa taglia senza guinzaglio e che alla richiesta rivolta al padrone di richiamarlo sono stati ignorati, se non presi a male parole.

Nel Parco, così come nei giardini di Villa Reale, è infatti obbligatorio tenere i cani al guinzaglio: articoli 20 e 27 del relativo regolamento, che consente lo sguinzagliamento solo nel Parco e a condizione che l’animale abbia la museruola. Tuttavia, non tutti rispettano le regole. “Ogni giorno – ha spiegato Gianni Pelli, coordinatore delle Guardie ecologiche volontarie del Comune di Monza -, riceviamo fra le quattro e le cinque segnalazioni, ma purtroppo non possiamo fare molto”. Nemmeno una multa? “In teoria sì – prosegue Pelli -, ma se il proprietario si rifiuta di consegnarci i documenti noi dobbiamo per forza di cose chiedere l’intervento di una pattuglia dei vigili”. E non sempre ce ne sono di libere.

Barbara Zizza, fondatrice del gruppo Monza a Quattro Zampe e frequentatrice assidua del Parco assieme al suo cane conferma. “Purtroppo è un problema molto diffuso. Anche a me è capitato di imbattermi in cani senza guinzaglio di dimensioni abbastanza grosse. Capisco la paura e la protesta. Le regole esistono e vanno rispettate proprio per assicurare una convivenza civile”. La sua proposta per coniugare i diritti di tutti è di realizzare dei percorsi riservati e segnalati da dei cartelli, un’idea che in Comune stanno tentando di sviluppare in un progetto proprio in virtù delle numerose segnalazioni.

Tuttavia, il Parco non è un normale parco pubblico, ma un bene storico, sottoposto a vincoli di ogni tipo. “Più di una volta ho provato anch’io a fermarmi e far notare che il cane andava tenuto al guinzaglio, ma purtroppo non ho ottenuto grandi risultati – ha aggiunto Pietro Addis, direttore del Consorzio di gestione di Parco e Villa -. Tuttavia, l’allestimento di un’area riservata non è un’operazione facile da condurre in porto. Stiamo parlando di bene storico, con regole e vincoli molto stringenti”.

In Comune, la nuova giunta guidata da Dario Allevi sembra tuttavia, orientata a seguire questa strada. “Un parco grande come quello di Monza non può non avere un’area di sguinzagliamento cani – spiega Federico Arena, assessore alla Sicurezza e alla Polizia locale -. Tuttavia, stiamo parlando di un bene storico sul quale esistono molti vincoli. L’intervento andrà studiato con molta attenzione”. E nel frattempo, l’assessore assicura controlli più stringenti.

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