Ambiente

“Non uccidere il nostro Bambi”: Ornago si mobilita per salvare i daini dai cacciatori

La campagna è nata dopo l'investimento di uno dei tre esemplari. Nel fine settimana i bambini andranno nei campi ad affiggere manifesti di sensibilizzazione

campagna nonno non uccidere il nostro bambi ornago

Tutti uniti per salvare i daini in libertà. Bambi, il dolce e sfortunato cerbiatto nato in casa Disney, è diventato simbolo di una campagna portata avanti a Ornago per proteggere i daini che girano liberi nei campi attorno al paese. Da mesi, infatti, tre esemplari sono stati avvistati e fotografati da diversi passanti nei campi della zona, non solo a Ornago, ma anche al confine con Vimercate e i Comuni vicini.

La mobilitazione è portata avanti spontaneamente da un gruppo di cittadini ed è nata in seguito all’investimento di uno dei tre animali, avvenuto qualche settimana fa: sebbene si sia trattato di un incidente, infatti, questo avvenimento ha turbato i cittadini, soprattutto i genitori che hanno dovuto spiegare ai loro figli l’accaduto.

Così, in seguito a discussioni e confronti, si è deciso di fare in modo che i rimanenti del piccolo branco, un esemplare adulto e un cucciolo, vengano protetti da episodi del genere, ma soprattutto dai cacciatori. Ed ecco quindi spiegato il motto della campagna, “Nonno, non uccidere Bambi”, in ricordo appunto del cartone in cui il piccolo cerbiatto perde la sua mamma a causa di un cacciatore.

L’iniziativa, presentata lo scorso fine settimana durante la festa delle associazioni, ha riscosso un grande successo. Il passo successivo sarà un incontro nelle scuole, per raccontare ai piccoli cosa sta succedendo e per chiedere loro di realizzare manifesti e cartelli a favore della salvaguardia dei due daini.

Ma il momento più importante si terrà il prossimo fine settimana, quando i bambini del paese, scortati dalla Protezione Civile, nonché da genitori e insegnanti, andranno ad affiggere i cartelli nei campi, per dare messaggi di sensibilizzazione ai cacciatori. La speranza è quella di scoraggiarli prima di tutto a puntargli direttamente le loro armi contro, ma anche a frequentare le zone più battute dai due animali, facendo rumore e spaventandoli, rischiando quindi che finiscano in strada.

 

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
commenta