Salute

San Gerardo, grande inaugurazione per il nuovo Day Hospital Oncologico

La ristrutturazione pone così la ASST di Monza come punto di riferimento per il percorso assistenziale e terapeutico dei pazienti oncologici.

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Giornata da ricordare per l’ospedale San Gerardo di Monza. Ieri 4 ottobre, in presenza delle autorità politiche cittadine e regionali è stato inaugurato il nuovo Day Hospital del reparto di oncologia, diretto dal prof. Paolo Bidoli.

Un lavoro di ristrutturazione di importanza fondamentale per la struttura sanitaria monzese, realizzato con il contributo tecnico-organizzativo di Infrastrutture Lombarde in qualità di Stazione Appaltante e Concedente.

Presenti alla cerimonia del taglio del nastro, oltre al direttore generale della ASST di Monza Matteo Stocco, anche il sindaco Dario Allevi, il vice presidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala e l’assessore al Welfare regionale Giulio Gallera. Insieme per celebrare la buona riuscita di un progetto che costituisce il principale intervento in corso di realizzazione in ambito Sanità in Regione Lombardia.

L’attività ambulatoriale della Struttura complessa di Oncologia, diretta dal prof. Paolo Bidoli, è divisa tra il Day Hospital di terapia medica dell’ospedale San Gerardo (dove è presente il reparto di degenza di 14 letti) e quello di Desio. Quest’area dell’ospedale viene definita una risorsa essenziale, in quanto punto di riferimento per la definizione del percorso diagnostico-terapeutico finalizzato alla terapia oncologica.

“Il Day Hospital oncologico di Monza – spiega Stocco– consta di 34 posti accreditati cui vanno aggiunte le risorse di Desio con tre posti accreditati. Si tratta di 26 poltrone in un ambiente aperto, dove però ogni paziente potrà godere di una discreta privacy e otto letti per i pazienti che ricevono terapie di maggior durata. Il nuovo DHM è uno dei più grandi della Lombardia (INT 34, IEO 32, HUMANITAS 27, Niguarda 24) e consentirà, grazie anche al valido supporto del presidio di Desio, di ridurre i tempi d’attesa per iniziare le cure favorendo al tempo stesso la miglior gestione dei pazienti”.

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Per comprendere meglio la centralità del reparto ecco qualche qualche dato. Nel Day Hospital monzese nei primi sette mesi del 2017 sono stati ricoverati 255 pazienti, mentre l’attività ambulatoriale ha contato 15.771 prestazioni di cui 1.250 prime visite, 5.768 visite di controllo, 7.685 MAC – prestazioni ambulatoriali complesse quali ad esempio le chemioterapie e 430 altre iniezioni o infusioni di sostanze. Nel presidio di Desio invece sono state erogate 7.408 prestazioni ambulatoriali di cui 354 nuovi pazienti visitati, 1.846 visite di controllo, 3.464 MAC – prestazioni ambulatoriali complesse. Numeri che ribadiscono il ruolo strategico ricoperto da questi preziosi reparti all’interno delle strutture sanitarie brianzole.

Giusto ricordare inoltre che dal 2011 il DHM è stato certificato nell’ambito del progetto HUCare con lo scopo di garantire l’umanizzazione dell’assistenza, ponendo al centro i bisogni formativi, sociali e psicologici dei pazienti e dei loro familiari, così da ridurre al massimo gli inevitabili disagi correlati alle cure. Con la messa a nuovo degli spazi del Day Hospital, il San Gerardo vuole incentivare la continuità assistenziale, attraverso équipe mediche dedicate nell’ambito di ogni singola patologia, oltre alla definizione di infermieri di riferimento, in grado di accompagnare il paziente per tutto il percorso assistenziale.

Come sottolineato anche dalle parole di Fabrizio Sala ciò che stupisce è il grande valore di coesione sociale che traspare da ogni iniziativa dell’ospedale monzese. Infatti va detto che anche per quanto riguarda il reparto di Oncologia si possono scorgere collegamenti con il mondo delle associazioni di volontariato,  che supportano il trasporto dei pazienti attraverso iniziative quali corsi di Yoga, musicoterapia, mindfulness, laboratori di bellezza, e tante altre attività volte al miglioramento della qualità di vita.

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L’area del Day Hospital, oltre ad offrire le prestazioni sopra citate, comprende anche “l’Ufficio Operativo” dedicato alla ricerca clinica in grado di garantire ai pazienti terapie innovative o farmaci in molti casi non ancora erogabili attraverso il SSN.  Dal 2009 al 2017 l’Unità operativa di Oncologia Medica ha condotto 146 studi arruolando 1775 pazienti e all’inizio di quest’anno, grazie all’importante lavoro svolto, è stata sottoposta ad una verifica, superata con successo, da parte della FDA (US Food and Drug Administration), l’Agenzia governativa del Farmaco Americana.

Gli studi in corso sono una settantina (per la precisione 69) e rappresentano una grande opportunità terapeutica per tutti i pazienti curati nella nostra Unità – sottolinea Bidoli – principalmente nelle patologie legate ai tumori del polmone, al mesotelioma, (dove è stata recentemente istituita tra i primi in Italia una Lung Unit diretta da Diego Cortinovis), alle neoplasie della mammella, del distretto gastroenterico e al melanoma. Recentemente, a rafforzare i programmi terapeutici oggi disponibili nella nostra Azienda, è stata istituita con grande lungimiranza dalla Direzione del San Gerardo anche una Unità autonoma dedicata ai trial di Fase 1 che ha quale referente Marina Cazzaniga, già responsabile del DHM di Oncologia. Avremo presto la possibilità di garantire a pazienti selezionati, che hanno effettuato tutte le cure oggi disponibili, farmaci altamente innovativi e potenzialmente efficaci per la cura della loro neoplasia”.

Importanti anche gli interventi dei rappresentanti politici che hanno partecipato alla cerimonia. Giulio Gallera, assessore al Welfare di Regione Lombardia parla del Day Hospital come di “un punto di riferimento per il territorio regionale”. Dario Allevi adopera invece il termine “eccellenza” parlando dell’Ospedale San Gerardo, un sostantivo spesso utilizzato per descrivere le qualità della struttura monzese. Le parole di Fabrizio Sala hanno chiuso infine il momento dedicato ai discorsi istituzionali.  “L’ospedale San Gerardo raggiunge un nuovo traguardo, confermando la sua naturale propensione all’eccellenza. La filosofia di questa nuova struttura si inserisce peraltro pienamente nel solco del concetto del ‘prendersi cura’ del paziente, piuttosto che del semplice ‘curare’, che è proprio delle nuove linee guida della sanità lombarda. Un prendersi cura che mira a sostenere l’ospite e i suoi congiunti non solo sotto l’aspetto strettamente sanitario ma anche sotto l’aspetto psicologico e umano. Anche in questo campo emerge il concetto sussidiario che definisce da sempre il sistema del welfare lombardo e brianzolo. La Brianza è infatti una terra di esperienze positive di volontariato ospedaliero. Questo che è sicuramente uno dei volti migliori del territorio si integra oggi con il supporto di un personale medico all’avanguardia, sotto l’attenta supervisione di una dirigenza professionale e appassionata”.

 

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