Politica

Monza, nuove auto per il Comune? Piffer: “I mezzi sono obsoleti e poco sicuri”

Paolo Piffer nel corso dell'assise cittadina ha avanzato un'interrogazione volta alla sostituzione del parco auto, ormai obsoleto, di piazza Trento e Trieste.

paolo-piffer-candidato-sindaco

Mezzi obsoleti, poco sicuri e neppure troppo green: nuovo parco auto per il comune di Monza? Chi mette la pulce nell’orecchio è il consigliere comunale di Civicamente, Paolo Piffer, che ieri nel corso dell’assise cittadina ha avanzato un’interrogazione volta alla sostituzione delle Panda di piazza Trento e Trieste.

Vecchie glorie a quattro ruote: il l0ro compito lo hanno svolto egregiamente ma oggi sono “obsolete”. Qualcuna a metano, qualcuna no “Non sono sicure per i dipendenti così come per l’ambiente. Sarebbe bello vedere per la città delle macchine elettriche” – ha spiegato Piffer.

Il freno a mano, è proprio il caso di dirlo, è però la questione economica. Rinnovare l’intero parco auto comunale, così come quello dei ciclomotori, è un impegno non da poco, anche se la manutenzione dei mezzi ormai anacronistici non è da meno. “La manutenzione costa il doppio di una normale e moderna auto” – ha sottolineato il consigliere.

Ma il principale impedimento resta la legge di stabilità del 2013, che vieterebbe espressamente l’operazione. A sentirsi tirato in causa è il Pd, che ha fatto ereditare all’attuale giunta questa situazione.
“Concordo in toto con il Consigliere Piffer che avere un parco auto con vetture più moderne, più efficienti, meno inquinanti e più sicure non sia solo auspicabile, ma doveroso da parte dell’Ente Pubblico.  – ha spiegato il consigliere del Pd, Marco Lamperti – Il problema è che con la legge 228/2012 (legge di stabilità 2013) era stato introdotto, al comma 143 dell’articolo 1, il divieto per le Pubbliche Amministrazioni di acquistare autovetture e di stipulare contratti di locazione finanziaria aventi a oggetto automobili, fino al 31 dicembre 2014. Tale divieto era stato poi prorogato di un anno e da ultimo, tale termine è stato ulteriormente posticipato al 31 dicembre 2016 dal comma 636 dell’articolo 1 della legge di stabilità 2016 (legge 208/2015). Le uniche autovetture escluse erano quelle per la Polizia Locale e i Servizi Sociali. Quando il consigliere aveva presentato tale interrogazione durante lo scorso mandato, la Giunta Scanagatti gli aveva spiegato come stavano le cose e al momento poco sono cambiate”.

In altre parole non sussiste più il veto, ma i precedenti tetti di spesa per l’acquisto e la gestione delle auto di servizio sono rimasti in vigore, rendendo in molti casi del tutto inutile la cessazione del divieto. “La spending review ha infatti previsto, dal primo gennaio 2014, un limite di spesa del 30% dei costi sostenuti nel 2011 per l’acquisto, manutenzione, noleggio di autovetture di servizio e per i buoni taxi. Va da sé quindi che non si è mai potuto agire prima per un esplicito divieto, come era stato comunicato qualche anno fa dall’allora Sindaco Roberto Scanagatti. Da quest’anno la normativa è leggermente diversa e forse qualche piccolo spazio c’è, ma certamente non per la sostituzione dell’intero parco auto” ha concluso Lamperti.

A questo punto il pallino, anzi il pomello del cambio passa nella mani di Dario Allevi, il sindaco di centro destra di Monza eletto. Chissà se deciderà di accontentare Piffer e rinnovare il parco auto del comune…  

 

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
commenta