Monza boccia il “Question time del cittadino”. La proposta, che porta la firma del Movimento 5 Stelle, non ha trovato accoglimento nella seduta del Parlamentino cittadino di ieri, 19 ottobre. La mozione di Danilo Sindoni, capogruppo pentastellato, proponeva in sintesi di dare la possibilità a tutti i cittadini (in sedute ad hoc) di formulare domande al sindaco e alla giunta attinenti a problematiche del territorio.
“Un segnale di totale apertura nei confronti dei cittadini“, ha spiegato all’aula Sindoni, che è stato però bocciato con 26 voti negativi su 29 totali. L’idea di ricreare una polis monzese è risultata troppo complessa: difficoltà logistiche nell’organizzazione per la maggiore. Tuttavia, i monzesi posso seguire il consiglio seduti in aula, o a casa in streaming, senza però avere il diritto di parola.
E se i cittadini, almeno per il momento, non entreranno nell’assise cittadina, sindaco e assessori hanno deciso di uscire dal palazzo di piazza Trento e Trieste. Come? Dando il via alla “Giunta itinerante“. Presto, infatti, inizierà il tour nelle varie circoscrizioni monzesi dove l’amministrazione incontrerà i residenti dei vari quartieri per discutere specifiche problematiche territoriali.
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