Sociale

In bici sul Cammino di Santiago per aiutare i malati di tumore

Partita da Irùn, la manifestazione ciclistica di Cancro Primo Aiuto si è conclusa nel capoluogo della Galizia dopo aver percorso 880 km in cinque giorni. Sono stati raccolti i fondi per l'acquisto degli acceleratori lineari e per il Progetto Parrucche.

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Praza do Obrador ha abbracciato sabato 30 settembre i ciclisti di Santiago in rosa, la manifestazione sportiva promossa da Cancro Primo Aiuto per farsi conoscere e raccogliere fondi per sostenere le iniziative a favore dei malati. Partiti martedì mattina da Irùn, hanno percorso i circa 880 km in cinque giorni per un dislivello di oltre 16.000 metri. Davanti alla cattedrale di Santiago de Compostela c’era una cinquantina di sostenitori dell’associazione giunti apposta dalla Brianza per accoglierli entusiasti.
«Ancora una volta c’è stata una grande partecipazione – ha commentato l’amministratore delegato di Cancro Primo Aiuto, Flavio Ferrari, che guidava il gruppo giunto da Monza – Questa testimonianza di unità e di gruppo ci spinge a continuare con sempre nuovi obiettivi».A parlare, a nome di tutti atleti, è stata Sabrina Grossi: «E’ stata davvero un’esperienza unica e che mi ha dato tanto. Pedalando pensavo a chi fa fatica più di me e lotta ogni giorno contro il cancro; e mi rendevo conto di quanto la squadra, chi ti sta intorno, sia importante, soprattutto nei momenti di difficoltà». Con lei hanno pedalato il marito Maurilio Cusini, altre due coppie composte da Marilena Bormolini con Fabrizio Incondi e Lucia Galli con Giorgio Cusini, tutti di Livigno (So), oltre a due accompagnatori, Gianni Galli e Andrea Panzeri.

Scopo della manifestazione
L’obiettivo di questa settima edizione è stato quello di sostenere diverse iniziative che Cancro Primo Aiuto sta portando avanti, dalle raccolte fondi per acquistare gli acceleratori lineari per la cura radioterapica degli ammalati di tumore in alcuni ospedali della Lombardia (da qui la partenza dall’ospedale Papa Giovanni XXIII a Bergamo dove è in corso il Progetto Iort) fino al sostegno del Progetto Parrucche per continuare a fornire gratuitamente questo conforto estetico alle donne che sono costrette ad affrontare la chemioterapia: ad oggi ne sono state distribuite quasi diecimila.

La raccolta fondi
Per raggiungere questo obbiettivo, sono stati, come sempre, di grande aiuto gli sponsor dell’edizione 2017 di Santiago in rosa. A cominciare dai due main sponsor, Atala, leader nel mercato delle due ruote, che ha messo a disposizione le mountain bike per l’impresa, e il Gruppo Autotorino, vicino a Cancro Primo Aiuto anche nel sostegno al torneo di golf.
Sono poi state previste altre forme di sostegno economico collaudate negli anni scorsi come la sponsorizzazione delle bici. Sono diverse le aziende che hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa o che hanno acquistato una delle mountain bike che verranno utilizzate per la manifestazione: Alimentari Radice, Assolombarda Confindustria Milano Monza Brianza, B&B Italia, BTS, Centrale Scuola Sci Livigno, Chalet Italia, Credito Valtellinese, Generali Assicurazione, Global Contract Service, Gruppo Autotorino, Kpmg, La Fiorida, Netweek, Omet, Parigi – NPI Italia, Pezzini Arredamenti , Schooner Viaggi, Studio Legale Guglielmana, Tagliabue, Titalia, Unimec, Valtecne, Valt Plastic, Victory Communication e Villa Walter Fontana.

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