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Briantea84: Meda salva la Super Coppa Italiana del basket in carrozzina

Il PalaMeda salva la Supercoppa italiana di basket in carrozzina: il 28 ottobre i campioni d'Italia della Briantea84 sfidano il Gsd Porto Torres. Appuntamento alle 18.15, a Meda.

Briantea84 conf stampa Meda

Quella che si giocherà sabato 28 ottobre, alle 18.15 con palla a due, è una di quelle partite impossibili da perdere: la 17esima Supercoppa Italiana – Trofeo Antonio Maglio, che sarà anche trasmessa in diretta da RaiSport. Eppure, questo importante appuntamento sportivo è stato salvato in extremis proprio dall’amministrazione medese che ha messo a disposizione, con pochissimo preavviso, il PalaMeda salvando così la Supercoppa Italiana che, a tre settimane dalla disputa, si era trovata senza un campo: “Dovevamo giocare questa partita a Milano – spiega la gm Silvia Galimberti – ma, a poche settimane dalla Supercoppa ci siamo ritrovati senza impianto di gara perché il campo scelto è risultato inagibile. La collaborazione e la disponibilità dell’amministrazione comunale e delle società sportive di Meda è stata massima: nel giro di 24 ore il piano di utilizzo del Palameda è stato rivoluzionato per consentire lo svolgimento della partita. Ci rendiamo conto degli sforzi e dei sacrifici fatti da tutte le realtà coinvolte, sappiamo cosa comporta cambiare i programmi all’ultimo secondo.”

Finale Scudetto 2017_Berdun (1)

A sfidare i campioni d’Italia della UnipolSai Briantea84 Cantù sarà il Gsd Porto Torres, già avversario dei canturini nella serie Scudetto 2017.

Ieri mattina, la conferenza stampa in Sala Pertini, comune di Meda, alla presenza del sindaco Luca Santambrogio, della vicesindaco Alessia Villa e dell’assessore allo sport Andrea Fabrizio Jr. Donadello: “È un onore ospitare una competizione così importante. Il basket in carrozzina è sicuramente uno degli sport top nel panorama paralimpico – commenta – oltre al prestigio sportivo è bello il messaggio che porta: inclusione, integrazione e di uno sport che sa coinvolgere tutti. Ci auguriamo di poter passare alla città di Meda un messaggio importante: avvicinare le persone al mondo della disabilità attraverso lo sport. La disabilità, che a un primo approccio può essere considerata una problematica, grazie allo sport diventa normalità – e conclude – Il mondo dello sport paralimpico è in continua evoluzione, l’attenzione e l’interesse del pubblico sono in costante crescita e la diretta su RaiSport dell’incontro ne è una grande dimostrazione. Siamo certi che sabato 28 ottobre al PalaMeda i nostri cittadini potranno godere di una bellissima serata di sport”.

Campionato 2016-17_RaourahiBelle anche le storie dei tre campioni di Italia che ieri hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione della Super Coppa. Il più timido è Ahmed Raourahi, classe 1980, azzurro nel cuore, ma marocchino di nascita e cittadino medese: “Un vero fenomeno del basket in carrozzina”, dicono i suoi compagni di squadra. Lui è quello che fa i passaggi giusti e che permettono poi di fare il punto. Ma Ahmed, prima di diventare leader sulla sua carrozzina, era un ragazzino come tanti che in Marocco giocava a calcio e sognava l’Inter di Ronaldo, ma un brutto incidente che lo fa finire sotto un treno, gli fa perdere entrambe le gambe e parte di un braccio: “ho provato per la prima volta a giocare in una partita di basket in carrozzina quando ero ancora in Marocco – ci racconta – non sono più riuscito a smettere, mi piaceva ogni giorno di più e il mio impegno mi ha portato fin qui”. Prima di approdare nella squadra canturina, Ahmed ha vinto tutto quello che poteva vincere con il Santa Lucia di Roma.

Di Meda, anche l’argentino Adolfo Berdun, della nazionale italiana: perde una gamba all’età di 13 anni e anche lui, come Ahmed, dopo una vita passata a tirare calci ad un pallone, si trova per caso seduto su una carrozzina e tentare di fare canestro nel cestello di rete. Un amore a prima vista e Adolfo, da quella sedia, non è più sceso e oggi è uno dei più bravi, e titolati, giocatori di questo sport paralimpico: “Sono in Italia oramai da 15 stagioni – spiega – questo sport mi è piaciuto tanto fin dalla primissima volta che ho provato, in Argentina. E’ uno sport che appassiona sempre più gente e questo non può che farmi piacere: le persone vengono a vederci alle partite un po’ scettiche, all’inizio vedono solo dei disabili giocare. Ma la loro opinione cambia radicalmente quando escono dal palazzetto: hanno visto un vero spettacolo, degli atleti giocare e le carrozzine, ai loro occhi, quasi scompaiono. Forse mancherà la spettacolarità delle schiacciate, ma posso assicurare che abbiamo molto da far vedere” – e aggiunge – devo dire che dai primi anni in cui ho iniziato a giocare io, è molto cambiato questo sport: è diventato più dinamico e anche le carrozzine sono sempre più all’avanguardia e ci permettono una migliore mobilità”.

Laura-Morato-briantea84

Tra Ahmed e Adolfo, c’è anche una giovane atleta della Briantea84, l’italiana Laura Morato, della nazionale femminile, che ha iniziato a giocare a basket in carrozzina solo per fare un favore ad un’amica e come i suoi compagni di squadra, poi, non è più riuscita a smettere perché questo sport è riuscito a ridarle il sorriso e la voglia di ricominciare: era il giorno di Natale, anno 2006.Un incidente casalingo, inciampa e picchia la schiena sullo stipite della porta. Subito una sensazione di bruciore e un po’ di fatica a camminare: la mattina successiva, al risveglio, non riesce più a muovere un passo.

Tre storie, forti, che mettono in luce tutta la grinta che questi ragazzi hanno e l’enorme potere dello sport. Per vederli in azione, dunque, l’appuntamento è il 28 ottobre, alle 18.15, al PalaMeda. Si dice orgoglioso anche il sindaco Luca Santambrogio: “È un onore per la nostra città essere partner di Briantea84 in questo importante appuntamento, ci auguriamo che le nostre strade possano incontrarsi ancora”.

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