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Arzachena-Monza 1-0. Mercoledì diretta Rai dal Brianteo

Il Monza perde 1-0 a Olbia contro l'Arzachena e ora attende al Brianteo l'Alessandria.

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Ritorno sulla terra, anzi, sull’acqua: dopo un secondo tempo come quello di oggi la comitiva biancorossa dovrebbe rientrare in traghetto dalla Sardegna per meditare sulla preziosità del tempo e l’opportunità di certe strategie tattiche.

Perdere 1-0 sul campo neutro di Olbia contro l’Arzachena è già deprimente, ma perdere come si è fatto oggi lo è ancor di più. Come a Pistoia, più di Pistoia, la squadra allenata da Marco Zaffaroni ha meritato la sconfitta per un solo semplice motivo: ha rinunciato a giocare. D’accordo che l’obiettivo è la salvezza, ma a giocare per il “primo non prenderle” contro una modesta neopromossa davanti a quattro gatti di spettatori è roba da Caronnese, non da Monza. Capiamo il primo tempo, perché gli avversari vanno studiati, ma dopo aver toccato con mano la scarsa consistenza degli smeraldini la ripresa andava affrontata in modo diverso. Non c’era solo il telecronista di Serie C Tv a continuare a dire che il gol dei biancoverdi era nell’aria, ma c’era, crediamo, tutto lo scarso pubblico dello stadio “Bruno Nespoli” e pure quello che vedeva la partita dal computer di casa. Non perché si stesse assistendo a un assedio, perché l’Arzachena, a parte la mezzala Nuvoli, è poca cosa, ma perché di fronte i galluresi avevano una compagine neghittosa, che puntava chiaramente allo 0-0. E a scherzare col fuoco ci si brucia…

Le telecamere non inquadravano mai Ruzittu, ma crediamo che nel secondo tempo sia andato dietro la porta, dai suoi tifosi, a giocare alla morra sorseggiando del cannonau. Spiace vedere un atteggiamento così remissivo da una squadra che aveva appena travolto con un 4-0 la Carrarese dei Tavano e dei Coralli, solo per citare due nomi della compagine allenata da Silvio Baldini. Spiace vedere un Monza così pensando alla ventina di tifosi biancorossi che si sono sobbarcati la trasferta in Costa Smeralda sulle ali dell’entusiasmo. E spiace vedere che, nonostante la prova opaca di sette giorni fa illuminata solo dal gol, a Palazzo non sia stata concessa una maglia da titolare, ora che finalmente si era sbloccato e considerando che col rientro di Cori dalla squalifica di tre giornate avrebbe rappresentato la spalla ideale per l’unico centravanti naturale presente in rosa. Zaffaroni gli ha preferito Barzotti, che praticamente non si è mai visto dalle parti di Ruzittu. Il tecnico di Gerenzano non ha potuto ancora disporre di Caverzasi e Perini, per cui in mezzo alla difesa è stato confermato il sempre positivo Negro, uscito leggermente zoppicante prima del gol dei galluresi. A proposito, l’Arzachena, allenato da Mauro Giorico, ha curiosamente sempre segnato almeno una rete in tutte le partite di campionato fin qui disputate.

La cronaca: si gioca allo stadio di Olbia perché il “Biagio Pirina” di Arzachena non è omologato per la Serie C. Il Monza parte forte e dopo neanche 1’ una grande azione personale di D’Errico si conclude con un destro dal limite che Ruzittu può solo respingere in tuffo. Per vedere l’Arzachena bisogna aspettare il 14’ quando un sinistro debole di Vano viene bloccato facilmente da Liverani. Al 19’ Curcio, lasciato libero in area, riesce solo a colpire di punta e anche in questo caso il portiere del Monza non ha problemi di sorta. 1’ dopo un destraccio di Guidetti è sballato e si perde a diversi metri dall’incrocio dei pali. Un altro giro d’orologio e una conclusione ravvicinata di Giudici viene chiusa da Piroli: in questa situazione l’arbitro, invece di assegnare il corner, fischia clamorosamente il calcio di punizione a favore degli smeraldini per gioco pericoloso da parte del laterale biancorosso. Ancora Giudici pericoloso al 25’, quando a pochi passi dalla linea di porta sbuccia la sfera crossata da Origlio. Al 38’ si verifica un episodio controverso: un gran destro di Nuvoli da 20 metri incoccia la traversa e poi ricade nei pressi della linea di porta, forse all’interno, prima di tornare in gioco. Nel finale di tempo si registrano due conclusioni deboli di Curcio e Vano.

La ripresa, come detto, è solo biancoverde, seppur sbiadito (ma almeno i sardi ci provano). Al 4’ un calcio di punizione di Curcio viene bloccato da Liverani. Al 15’ il portiere ospite è impegnato a terra da un tiro al volo da 20 metti di Bertoldi. Al 18’ si rivede D’Errico, in crescita di condizione a giudicare dai dribbling, ma la sua conclusione da lontano è debole. 5’ dopo lo sostituisce Gasparri, con Giudici che si sposta sulla fascia sinistra, e Palazzo rileva Cori. Al 26’ si registra un colpo di testa di Barzotti su corner di Guidetti. Poca roba. Il possesso palla è decisamente a favore della squadra (più o meno) di casa e anche le azioni non concluse sono di gran lunga superiori come numero a quelle brianzole. Non che il Monza butti il pallone alla “viva il parroco”, ma arrivato sulla tre quarti tutte le manovre si insabbiano: le due punte non aiutano, nessuno (a parte Giudici e D’Errico nel primo tempo) tenta un dribbling, praticamente nessuno mette in campo una sana voglia di portare a casa 3 punti per riempire la Curva Sud del Brianteo mercoledì alle 18.30 in occasione del turno infrasettimanale contro l’Alessandria. A dire il vero, per la prima volta dopo tanto tempo abbiamo avuto pure la sensazione che le gambe dei ragazzi biancorossi non girassero a dovere. Un motivo in più per operare un “turnover” contro i grigi piemontesi, match che sarà trasmesso in diretta su RaiSport. Tornando alla gara di oggi, Nuvoli fa le prove per innescare il gol al 33’: calcia una punizione nel mucchio dove Vano colpisce di testa e Liverani riesce solo a respingere. Trainotti sostituisce un affaticato Negro, ma al 42’ l’Arzachena segna lo stesso il gol della vittoria: c’è un traversone di Nuvoli dalla destra, una deviazione in area di Barzotti e un tocco, forse in fuorigioco, di Bonacquisti sotto porta. Zaffaroni effettua due cambi ormai tardivi: entrano Ponsat e Cogliati per Barzotti e Giudici. Ma la frittata è fatta. Il poker sulla Carrarese è già dimenticato, nonostante abbia convinto la dirigenza di via Ragazzi del ‘99 a riaprire lunedì scorso la campagna abbonamenti chiusa a quota 761 due giorni prima. Dopodomani sarà l’ultima chiamata per sottoscrivere la tessera: difficile che si raggiunga la cifra di 950 dello scorso, trionfale, campionato di Serie D.

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A Olbia in sala stampa Zaffaroni ha parlato di “gara molto equilibrata. È stata molto combattuta in tutte le zone del campo, con molte palle sporche. Però loro sono stati più reattivi di noi. Quando si perdono le partite a pochi minuti dalla fine resta l’amaro in bocca, c’è tanto rammarico. Anche perché all’inizio abbiamo avuto delle opportunità importanti per andare in vantaggio, che non sono state sfruttate. Ora dobbiamo riprenderci subito perche mercoledì si gioca già. La Serie C per noi è una realtà nuova da affrontare: dobbiamo crescere e migliorare partita dopo partita per dimostrare di meritare questa categoria”.

Dopo il match di mercoledì il Monza giocherà domenica prossima in trasferta a Viterbo contro la Viterbese Castrense: escludendo le due tratte in Sardegna sarà il viaggio più lungo della regular season. L’orario domenicale cambia: calcio d’inizio non più alle 16.30 ma alle 14.30.

 

ARZACHENA COSTA SMERALDA-MONZA 1-0 (0-0)

ARZACHENA COSTA SMERALDA (4-3-1-2): Ruzittu; Arboleda, Piroli, La Rosa, Peana; Nuvoli, Casini, Bonacquisti; Bertoldi (41’ s.t. Aiana); Vano, Curcio (48’ s.t. Sbardella). A disp.: Cancelli, Maestrelli, Taufer, Lisai, Russu. All.: Giorico.

MONZA (4-4-2): Liverani; Carissoni, Negro (35’ s.t. Trainotti), Riva, Origlio; Giudici (44’ s.t. Cogliati), Guidetti, Galli, D’Errico (23’ s.t. Gasparri); Cori (23’ s.t. Palazzo), Barzotti (44’ s.t. Ponsat). A disp.: Del Frate, Palesi, Romanò, Tentardini, Adorni. All.: Zaffaroni.

ARBITRO: Pashuku di Albano Laziale.

MARCATORI: 42′ s.t. Bonacquisti.

NOTE: calci d’angolo 5-6; ammoniti Arboleda, Casini e Negro; recupero 0′ e 5′; spettatori circa 200.

 

 

 

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