Studenti senza classe: qualcuno lascia la scuola, altri sfidano la bocciatura

Finisce l'odissea dei 217 alunni senza classe: qualcuno ha abbandonato la scuola, altri hanno ripiegato al serale. E poi c'è chi, ci prova con una garanzia: la bocciatura a fine anno

studenti-generica-3-mb

Sembra oramai essere arrivata alle battute finali la storia infinita dei 217 ragazzi che si sono trovati, a due giorni dall’inizio dell’anno scolastico, senza una classe. A questa storia, però, manca il lieto fine: c’è chi si è arrangiato da solo, iscrivendosi ad un istituto privato o serale e chi, addirittura, si è rassegnato all’idea di perdere l’anno.

aula-scuola-lavagna-mb
Ad aggiornarci sulla situazione di alcuni degli studenti coinvolti nella vicenda è Cinzia Brenna, medese e mamma di una studentessa uscita dal CFP Terragni, che per prima aveva gridato allo scandalo dopo aver letto la circolare emessa dal Provveditorato, due giorni prima dell’inizio della scuola, in cui veniva dichiarato che era impossibile creare una classe quinta speciale all’Istituto Meroni di Lissone per permettere ai ragazzi usciti da un quadriennio professionale (tra Meda, Seregno e Concorezzo) di poter concludere gli studi portandosi a casa anche il diploma di maturità.
Da quel giorno, per Cinzia Brenna e per molti altri genitori coinvolti, è iniziata una vera e propria odissea che li ha portati a bussare a molte porte di diverse scuole senza mai portare a casa un risultato. Fino alla “sentenza” ufficiale del Provveditorato: tutti e i 217 studenti verranno ricollocati in diversi poli d’accoglienza che hanno dato la loro disponibilità, situati tra Milano, Varese, Saronno, Como, Legnano …  insomma, non proprio a portata di autobus. E infatti, non tutti hanno deciso di accettare la proposta: “alla fine ci hanno tassativamente dirottato all’istituto Montale di Cinisello – ci spiega Cinzia Brenna – dove i ragazzi dovevano essere inseriti in due diversi indirizzi di studio, uno dei quali però non era professionale. E’ stato incredibile quando la professoressa con cui abbiamo parlato ci ha chiaramente detto che, sì, i ragazzi avrebbero potuto frequentare la classe quinta ma con la certezza di una bocciatura a fine anno!”.

Insomma, le premesse non sono state delle migliori e, infatti, in molti hanno deciso di rinunciare. A distanza, quindi, di tre settimane dall’inizio del nuovo anno scolastico la situazione dei ragazzi provenienti dal percorso professionale del Terragni di Meda è questa: dei dodici ragazzi totali, sette hanno deciso di iscriversi all’Istituto Montale di Cinisello senza però avere alcuna certezza sull’indirizzo scolastico che andranno a seguire; una ragazza ha infine deciso di abbandonare la scuola e gli ultimi quattro studenti, invece, hanno ripiegato su una scuola serale.

“Mi sento di dire che purtroppo nessuno è contento della soluzioni adottate – conclude la mamma Cinzia Brenna – ma purtroppo queste erano le scelte, altrimenti l’alternativa era perdere l’anno. Io, insieme ad altre mamme, siamo a conoscenza che ancora molti altri ragazzi sono “a spasso” e che, probabilmente, alla fine saranno costretti a rinunciare, perdendo l’anno”.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
Più informazioni
commenta