Economia

Misure per la finanza agevolata, Confimi apre all’Industria 4.0

A Capriano di Briosco l'associazione imprenditoriale brianzola ha tenuto un incontro sugli strumenti finanziari a supporto degli investimenti per lo sviluppo ed il rilancio delle aziende.

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Il mercato sta dando segnali di ripresa dopo quasi dieci anni di crisi. Lo dimostrano i dati macroeconomici e la ripresa dell’indice di fiducia di consumatori ed imprese. Proprio le aziende italiane sembrano aver ritrovato la voglia di investire. Ed oggi hanno numerosi strumenti pubblici, statali e regionali, per farlo. Soprattutto nell’ottica della Industria 4.0, la quarta rivoluzione industriale, quella che, dopo le macchine a vapore, l’elettricità e l’elettronica, è determinata da automazione ed interconnessione tra tecnologie abilitanti che, grazie ad Internet, si aggregano in modo sistemico in nuovi paradigmi produttivi. In questo contesto le Pmi devono saper cogliere le opportunità a disposizione per effettuare investimenti capaci di dare valore aggiunto al processo produttivo. E’ il messaggio che lancia Confimi Industria Monza e Brianza (Confederazione dell’industria manifatturiera e dell’impresa privata), che ha organizzato alla Villa Walter Fontana di Capriano di Briosco l’incontro “Finanza agevolata 4.0 – misure a sostegno degli investimenti aziendali”.

L’appuntamento è frutto della collaborazione con il gruppo bancario Credito Valtellinese, uno degli istituti di credito più presenti sul territorio brianzolo, che sta cercando di porsi sul mercato dei servizi alle aziende con una veste nuova. Non soltanto come finanziatore puro, ma soprattutto come consulente in grado di relazionarsi direttamente al cliente e confrontarsi con le reali esigenze. “Le esigenze delle aziende oggi sono la differenziazione per aumentare la competitività, l’apertura verso l’estero, la digitalizzazione del modello di business e il passaggio generazionale – afferma Renato Saggioro, responsabile della divisione mercato del Credito Valtellinese – noi puntiamo tutto sulla professionalità, la trasparenza e la tempestività per offrire servizi migliori e più efficaci”. L’apporto dell’istituto di credito, quindi, diventa fondamentale per supportare la crescita di una Pmi ed accompagnare le misure a sostegno degli investimenti aziendali. Nell’incontro di Capriano di Briosco, Confimi Monza e Brianza ne ha evidenziati quattro: il bando “AL VIA”, l’iper ammortamento-agevolazione per l’acquisto di beni funzionali alla trasformazione tecnologica, la nuova Sabatini e il Credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo.

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Bando ‘AL VIA’E’ l’acronimo di Agevolazioni Lombarde per la Valorizzazione degli Investimenti Aziendali (leggi qui). Si tratta di uno strumento che finanzia i piani di rilancio aziendale.  Con due possibili linee di intervento: sviluppo aziendale, che si riferisce a spese, tra i 53mila euro e i 2-3 milioni di euroa secondo del regime di aiuto prescelto, per macchinari, arredi, opere murarie, impiantistica e sistemi gestionali integrati; rilancio aree produttive, che si riferisce a spese, tra i 53mila euro e i 2 milioni di euro o 6 milioni di euro a secondo del regime di aiuto prescelto, anche per la proprietà/diritto di superficie in relazione ad immobili destinati all’esercizio dell’impresa. Al bando ‘AL VIA’, che è aperto fino al 31 dicembre 2019 e fino ad ora ha visto 105 progetti protocollati, possono partecipare le Pmi di numerosi settori produttivi, con sede operativa in Lombardia e iscritte al Registro delle Imprese da almeno 24 mesi dalla data di presentazione della domanda. La dotazione è di 300 milioni di euro e sono previste tre forme di agevolazioni:  finanziamento a medio lungo termine erogato da Finlombarda e dalle banche convenzionate che coprirà dall’85% al 95% delle spese ammissibili fino a 3 milioni di euro, con un acconto dal 20 al 70%; contributo a fondo perduto da un minimo del 5% ad un massimo del 15% delle spese ammissibili; garanzia regionale a costo zero con copertura del 70% dell’importo di ogni singolo finanziamento.

Iper ammortamentoE’ presente nella Legge di stabilità 2017 e sostiene investimenti in beni strumentali nuovi. Che possono essere materiali (sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità, dispositivi per l’interazione uomo-macchina in logica Industria 4.0) e immateriali, connessi a beni materiali in ottica 4.0. (qui l’approndimento). L’agevolazione consiste nella maggiorazione del costo di acquisto del 150% per gli investimenti in beni materiali e del 40% per gli investimenti in beni immateriali. Con un beneficio fiscale del 36% nel primo caso e del 9,6% nel secondo. Gli investimenti dovranno essere effettuati entro il 31 dicembre 2017, ma c’è tempi fino al 30 settembre 2018 se l’ordine di acquisto sia stato effettuato entro la fine di quest’anno e sia avvenuto il pagamento di almeno il 20% del costo di acquisizione. Per poter usufruire dell’agevolazione relativa ai beni materiali di costo superiore ai 500mila euro l’impresa è tenuta a produrre una perizia tecnica giurata rilasciata da un ingegnere o da un perito tecnico.

Nuova SabatiniE’ una misura contenuta nel Decreto del fare del 2013 ed è rivolta alle imprese che investono in macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali. (vedi qui) Le agevolazioni consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti. L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing). Il finanziamento deve essere di durata non superiore a 5 anni con un importo compreso tra 20.000 euro e 2 milioni di euro. Il tasso d’interesse annuo è del 2,75% per gli investimenti ordinari e del 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

Credito d’impostaE’ rivolto a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal settore economico. (leggi qui) Finanzia lavori sperimentali o teorici, ricerca pianificata o indagini critiche, acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità, produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi. Tra le spese ammissibili ci sono quelle per il personale altamente qualificato, per l’acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature, contratti di ricerca, competenze tecniche e privative industriali relative ad un’invenzione. L’agevolazione, che si estende fino al periodo d’imposta del 2019, copre il 50% della spesa incrementale relativa all’assunzione di personale e contratti di ricerca, il 25% per l’acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature e per le competenze tecniche e privative industriali.

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Le misure a sostegno degli investimenti aziendali, come sono stati concepiti dalla Pubblica Amministrazione italiana, hanno tendenzialmente una lunga durata. Ma, nel corso del tempo, sono sempre possibili modifiche ed integrazioni. E’ il caso dell’iper ammortamento. Che ha all’orizzonte accertamenti sulla perizia, necessaria per poter usufruire dell’agevolazione, fino a 5 anni dall’ultimo anno dell’ammortamento, ma anche altre novità contenute nella bozza della Legge di stabilità 2018. “Sono previsti 2 miliardi per l’Industria 4.0 e, quindi, è plausibile che questa misura sia riproposta, anche se al momento la scadenza si avvicina – afferma Marco Belardi, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Brescia, consulente del Ministero dello Sviluppo Economico e presidente del Comitato tecnico normatore Ente di unificazione nazionale Uni CT. 519 “Tecnologie abilitanti per Industry 4.0” – in questo momento si sta ragionando sulla possibilità di mantenere la stessa aliquota, abolire il super ammortamento ed allargare l’iper ammortamento anche a comparti produttivi non industriali”.

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