Cultura

La denuncia sociale si fa armati di ferri da maglia e gomitoli di lana colorata

Con il Guerrilla Crochet, un gruppo di donne brianzole crea installazioni per denunciare degradi o far parlare di temi importanti.

sul filo dell'arte ponte dei leoni con treccine

Tutto cominciò il giorno della festa della donna del 2013, quando in mano alla statua di Mosè Bianchi, in piazza San Pietro Martire a Monza, comparvero un mazzo di mimose e una ricca colazione con tanto di caffè, rigorosamente di lana. Da allora fu la volta delle statue sul Ponte dei Leoni, che in una notte si trasformarono in leoni jamaicani pieni di treccine al posto della criniera, e delle statue femminili del centro, addobbate con cappellini rosa. Per non parlare dei preservativi colorati sui paracarri sotto l’Arengario, degli enormi seni sotto il Palazzo della Provincia, delle bolle che riempirono la fontana vuota del parco e delle ragnatele che ornarono il perimetro dell’ex cinema Maestoso di via S. Andrea. 

sul filo dell'arte per la festa della donna

Sono solo alcune delle iniziative di un gruppetto di donne brianzole che hanno deciso di sconvolgere Monza e dintorni con un’insolita forma di denuncia sociale: c’è chi la chiama Yarn Bombing, chi preferisce definirla Guerilla Crochet, chi ancora Urban Knitting. Che dir si voglia, quel che è certo è che queste paladine, armate di ferri da maglia e potentissimi gomitoli di lana colorata, creano installazioni fatte a crochet per sottolineare situazioni, denunciare degradi o semplicemente per portare colore nella grigia vita di città. 

sul filo dell'arte gruppo al parco

Guidate dalla presidentessa Corinna Farchi e dalla sua vice Giulia Gerbi, unite nell’associazione Sul Filo dell’Arte, si riuniscono periodicamente per studiare, progettare e realizzare la creazione di lana che avrà il compito di sconvolgere i monzesi. E così si possono vedere tutte insieme al Chiosco della Montagnetta nel Parco di Monza o a Vedano, alla Casa dell’Amicizia, sferruzzare di buona lena, unite dalla passione per questa antica arte riportata recentemente in auge. Una volta pronti i loro lavori, queste guerrigliere si danno appuntamento per i cosiddetti bombingsempre notturni perché l’obiettivo è far risvegliare la città con qualcosa di nuovo che attiri l’attenzione.

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«Quello che vogliamo è strappare un sorriso ai passanti – racconta la Presidentessa – Questo genere di arte non sporca, è temporanea, può essere rimossa, ma colora aree grigie, sottolinea problematiche in modo non invasivo e soprattutto fa sorridere chi passa e vede che qualcosa è cambiato. Spesso operiamo in occasioni particolari, come nelle giornate della prevenzione o contro la violenza sulla donna, oppure in quelle dedicate alla lotta all’AIDS. Cerchiamo spesso di attuare una denuncia sociale, anche se spesso le nostre azioni vogliono solo divertire, noi e chi le vede».

sul filo dell'arte preservativa per giornata aids

Oltre alle socie fondatrici, Sul filo dell’Arte si avvale della collaborazione di una quindicina di appassionate che lavorano tutte insieme ai progetti periodici. Oltre all’Urban Knitting, infatti, le attività dell’associazione vengono richieste per eventi specifici, organizzate con gallerie d’arte, ma anche attività con case di riposo, scuole o cooperative. «Questo genere di attività crea socializzazione, rilassa e fa bene all’umore», commenta la Farchi.

Spesso le opere realizzate vengono utilizzate nelle vetrine, in esposizioni temporanee o utilizzate per l’upcycling, ovvero il riciclaggio migliorativo, o la trasformazione di un oggetto inutile in qualcosa di interessante. 

sul filo dell'arte omaggio a magritte

Per non parlare poi degli omaggi ai grandi artisti: le associate, negli anni, hanno omaggiato Magritte e Van Gogh, realizzando a crochet la famosa pipa del quadro Trahison des images o riproducendo la celebre Stanza di Arles. In ultimo, è davvero un capolavoro l’omaggio realizzato per l’anniversario del bombardamento di Guernica, riproducendo l’omonimo quadro di Picasso. Chi volesse, può vedere l’opera dal vivo esposta presso la Leo Galleries di via De Gradi 10 a Monza.

Quale sarà il prossimo obbiettivo delle guerrigliere armate di gomitoli di lana? Non ci resta che aspettare la loro prossima sferruzzata…

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