Cultura

Arengario, Giovannino d’oro 2017: premiati medici e realtà sociali

Il consueto appuntamento con la consegna delle benemerenze civiche da parte del sindaco. Nel premio che prende il nome del Santo Patrono di Monza

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La cerimonia di consegna dei Giovannini d’oro è ormai una consuetudine consolidata nel giorno dedicato alla festività del Santo patrono di Monza, San Giovanni Battista. Anche quest’anno le premiazioni si sono svolte sotto i portici dell’Arengario, nel cuore della città di Monza al termine della Messa in Duomo. Il sindaco Scanagatti, ad un giorno dal fatidico ballottaggio, ha condotto la cerimonia di premiazione, spiegando anche le motivazioni che hanno orientato la giuria nei criteri di selezione dei candidati.

I primi due Giovannini d’oro sono stati consegnati in memoria di due personalità monzesi d’eccellenza, purtroppo scomparse nel corso del 2016. Stiamo parlando di Don Felice Radice e di Roberto Nik Albanese. Il primo fu parroco della Chiesa del Sacro Cuore di Triante a partire dal 1989, conquistandosi il rispetto dei parrocchiani non soltanto per la tonaca che indossava, ma in quanto uomo di grande cultura. Roberto invece viene riconosciuto come uno storico ambientalista pacifista monzese, ricordato anche per aver fondato l’associazione Greenman nel 2005.

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Il Dott.  Momcilo Jankovic ha ritirato il terzo Giovannino d’oro di giornata. Medico pediatra che ha dedicato l’intera sua carriera al reparto di Pediatria del San Gerardo di Monza, restando poi direttore del Day Hospital di Ematologia Pediatrica al San Gerardo fino alla pensione raggiunta nel 2016. “Dedico questo riconoscimento a tutti coloro che mi hanno accompagnato in questi anni” ha dichiarato visibilmente commosso il Dott. Jankovic.

L’ultima ad essere insignita delle benemerenze civiche è stata la Dott.ssa Maria Grazia Rinaldi, medico geriatra, che dopo la pensione ha saputo dedicarsi infaticabilmente nell’attività di volontariato presso il Centro Diurno Alzheimer di via Molise. “Stare vicino ai malati di Alzheimer è fondamentale- ha commentato la Dott.ssa dopo aver ritirato il premio-“Molto spesso si pensa che chi soffre di questa malattia non si renda conto. In realtà non è così, queste persone soffrono anche perché spesso si sentono sole e abbandonate.”

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Prima dei saluti finali è stato consegnato anche il Premio Corona Ferrea, dedicato al mondo dell’associazionismo cittadino. Quest’anno la cerimonia di premiazione ha visto protagonista il comitato della Croce Rossa di Monza, che dimostra anno dopo anno il proprio radicamento al territorio facendosi trovare sempre presente in tutte le circostanze che lo richiedono. “Con questo premio abbiamo voluto sottolineare la quotidianità della solidarietà della Croce Rossa– ha spiegato Scanagatti- In questi anni abbiamo sempre lavorato in armonia perfetta con questa fantastica associazione, sempre pronta a collaborare con l’amministrazione”.

Al termine della cerimonia i presenti hanno potuto godere di un piacevole rinfresco preparato dagli studenti dell’Olivetti di Monza.

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