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Pallacanestro Forti e Liberi, il ritorno ad alti livelli? “No, perchè manca il palazzetto”

La Forti e Liberi Monza, nobile decaduta, potrebbe disputare la Serie C Gold ma la mancanza di un palazzetto rischia di far sfumare l’opportunità.

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La Forti e Liberi Monza, nobile decaduta della pallacanestro lombarda, potrebbe disputare la Serie C Gold ma la mancanza di un palazzetto adeguato nel capoluogo della Brianza rischia di far sfumare l’opportunità.

La notizia ha dell’incredibile se vista da fuori città, ma rientra purtroppo nella consuetudine di Monza, che finora ha sempre trattato lo sport non come una risorsa. Stavolta ci si è messa di mezzo pure un po’ di sfortuna, perché questa occasione è arrivata alla vigilia dei lavori di ristrutturazione del PalaForti di viale Battisti, il “palestrone” storico del club bianconero di proprietà del Comune. Lavori che impediranno l’utilizzo della struttura per l’intera prossima stagione sportiva.

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La Forti e Liberi Monza 1878, questa la sua denominazione attuale dopo il distacco dalla “casa madre” della ginnastica, quella per intenderci della famosa esercitazione del 1900 al termine della quale fu assassinato il re Umberto I, è quest’anno retrocessa dalla Serie D alla Promozione per la seconda volta consecutiva (un anno fa era stata ripescata). Insomma, dopo le glorie degli anni ’70 e ’80, con i picchi delle tre partecipazioni alla Serie B (nel 1974/75 e dal 1984 al 1986), la squadra ha fatto saliscendi tra quarta e quinta serie, mentre nell’ultimo periodo è sprofondata nei campionati regionali.

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Una crisi di risultati e finanziaria che è costata la vita nel 2011 a Pieralberto Baldoni, presidente storico della polisportiva (oltre alla ginnastica e alla pallacanestro la società annoverava tra le sue sezioni anche quella dell’atletica, staccatasi dalla “casa madre” pochi mesi prima di quella del basket), stroncato da un infarto per lo stress di una situazione sfuggita di mano agli allora dirigenti della sezione cestistica.

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Ora il figlio Fabio vuole restituire alla Forti e Liberi la dignità di squadra di rango, portando in dote al club bianconero un gruppo di dirigenti e sponsor in grado di rilevare il titolo sportivo di una società di Serie C Gold e di allestire una compagine competitiva per la quarta serie nazionale.

“Sto facendo tutto questo per riconoscenza nei confronti di mio padre – ci ha spiegato – C’è la possibilità di riportare la Forti e Liberi in alto grazie al fatto che una società di Serie C Gold ha intenzione di cedere i diritti sportivi. Per allestire una squadra competitiva bisogna però avere dirigenti che conoscano la categoria e molti sponsor. Ho dunque coinvolto Diego Pastori (monzese, ex giocatore, cresciuto nella Cantalupo, poi arrivato a calcare i campi della Serie A1, ndr) e altri amici che si sono messi a disposizione dell’attuale dirigenza per definire un progetto comune. Monza avrebbe tutte le carte in regola per avere una società di pallacanestro importante, così come Nicola Colombo la sta ricostituendo nel calcio e Alessandra Marzari l’ha già creata nella pallavolo, mettendo assieme varie realtà in un consorzio. Vogliamo fare della Forti e Liberi una società solida, vincente, per far riavvicinare la gente a questo sodalizio storico. Stiamo mettendo assieme i pezzi, io, il presidente Alessandro Riva, il direttore sportivo del club di Serie C Gold intenzionato a cedere i diritti sportivi e Pastori, che diventerebbe il nuovo general manager. Il discorso è già in fase avanzata ma a frenare tutto, e forse a costringerci a rinunciare all’opportunità, ci si è messo il Comune, che sta per avviare (in ritardo di un anno, ndr) i lavori di ristrutturazione del PalaForti. Lavori necessari, beninteso, perché quando ho rimesso piede lì dentro dopo 6 anni mi è venuto il magone per come è ridotto. Ma che noi riteniamo si potrebbero realizzare in 2 mesi e non in 7 mesi più altri 3 per ottenere l’agibilità. Le alternative sono carenti: dal momento che in Serie C Gold c’è l’obbligo di giocare su pavimento in parquet, restano solo due possibilità in città. Una è quella di essere ospitati al palazzetto dello sport, ma quell’impianto ormai è utilizzato solo dal Vero Volley, e l’altra è di trovare spazio alla palestra Bonatti di via Baioni, una soluzione che però va incontro a diverse problematiche relative alla capienza, all’agibilità e al monte ore di altre società. Tra l’altro tutte le palestre cittadine che ospitano partite di basket hanno il certificato di agibilità agli impianti in scadenza il 30 giugno, per cui si rischia il ripetersi della situazione verificatasi lo scorso ottobre, quando i campionati iniziarono a porte chiuse perché il Comune non aveva ancora predisposto la Segnalazione certificata di inizio attività. Forse sarebbe meglio trasferirsi fuori città, magari a Macherio se c’è spazio, però a questo punto viene da chiedersi se ha senso investire tante risorse per giocare col nome della città di Monza fuori dai confini di essa”.

Pastori ha confermato l’obiettivo che si vuole raggiungere: “Dopo un anno e mezzo che Fabio mi sollecitava a operare nella mia città natale, ho deciso di dargli una mano per riportare il basket di un certo livello a Monza. Abbiamo creato un gruppo di persone cui sta a cuore la Forti e Liberi, anche perché legate in amicizia a Baldoni. C’è tanta voglia di fare, ma il tempo stringe. Nei prossimi giorni bisognerà avere il quadro preciso delle disponibilità a livello di ore-palestra e decidere il da farsi tutti assieme”.

Anche Riva è molto infastidito dalla situazione: “C’è una cordata che si è proposta di riportare in auge il nome della Forti e Liberi, ma a Monza come al solito emergono i problemi della carenza di spazi per fare sport. Per cambiare le vetrate e rifare gli spogliatoi del PalaForti in Comune ci hanno detto che ci vogliono 7 mesi. Un privato lo farebbe in 2 mesi… Tra l’altro, siccome l’Ufficio attività sportive e l’Ufficio manutenzione edifici pubblici non si interfacciano, non sappiamo quando esattamente inizieranno i lavori. Inoltre il Comune non è in grado di offrire una soluzione almeno provvisoria, perché alla Bonatti di via Baioni pare che ci sarebbe solo la possibilità di giocare le partite ma non di allenarsi. Insomma, al momento la possibilità di disputare la Serie C Gold non è fattibile”.

Silvano Appiani

Silvano Appiani

E il consigliere comunale delegato allo Sport, Silvano Appiani, cosa dice? “L’idea è bella, ma oltre a non poter disporre del PalaForti per la prossima stagione sarà inagibile pure la palestra Manzoni di via Mameli. Il che significa che oltre a cercare spazi per la Forti e Liberi li dobbiamo cercare anche per tutte le altre società che occupavano questi due impianti e pure per gli studenti che le utilizzavano per le attività scolastiche. Non so se riusciremo a trovare tutte le ore-palestra che chiedono”.

Considerando che già in condizioni normali spazi e ore sono insufficienti figuriamoci adesso… La maledizione dello sport di Monza continua. Alla prossima puntata.

 

 

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