Attualità

Monza, le associazioni chiedono chiarezza: “Il progetto chioschi è opaco”

Sotto accusa il sindaco Roberto Scanagatti, la giunta per non avere mai presentato ufficialmente il piano per l'installazione di deohrs con funzioni commerciali

chiosco monza

Opposizione millimetrica sul caso dei chioschi. Dopo le polemiche della scorsa settimana, le associazioni che si sono schierate contro il progetto dell’amministrazione comunale di installare in città dehors con funzioni commerciali sono tornate alla carica.

Lunedì mattina nella Saletta reale della stazione ferroviaria di Monza hanno convocato una conferenza stampa per fare chiarezza sul progetto e sull’iter. Come è ormai noto, circa venti associazioni cittadine, fra cui l’Ordine degli architetti e degli ingegneri, ha preso posizione contro il progetto della giunta di Roberto Scanagatti di installare lungo il centro storico dei chioschi con funzioni commerciali, di informazione turistica e anche di presidio territoriale.

Nel 2016 le associazioni erano riuscite a raccogliere oltre 2 mila firme e depositare una petizione in Comune. Tuttavia, nonostante la questione sia tornata d’attualità da qualche giorno, i reali termini del progetto rimangono avvolti nella nebbia. In particolare, le associazioni premono per conoscere le reali dimensioni dei chioschi (si è parlato di strutture fino a 70 metri quadrati) e la loro esatta ubicazione. “La giunta dovrebbe convocare una conferenza stampa per fare chiarezza – ha spiegato Bianca Montrasio, portavoce del comitato per il Parco -. Sia sui metri quadrati, visto che il sindaco ha parlato di massimo 15 mq, sia sull’iter amministrativo”. Sotto accusa anche l’ubicazione, in particolare quella dei Boschetti reali, dove, secondo le associazioni, i chioschi entrerebbero in conflitto con il piano di recupero della zona avallato dalla Sovrintendenza. “Un’idea – hanno aggiunto gli esponenti delle associazioni -, potrebbe essere di installarne alcuni in zone periferiche”. “Esemplare – ha aggiunto Ettore Radice, presidente dell’associazione Mnemosyne -, è il fatto che non si faccia minimamente cenno sul futuro dei due chioschi previsti all’interno dei Boschetti”.

Oltre che sui chioschi, le associazioni hanno anche polemizzato col sindaco, Roberto Scanagatti, per la decisione di quest’utimo di rispondere solo ad alcune di loro. Le associazioni hanno bollato la scelta del sindaco come “discutibile sono il profilo istituzionale e democratico che la scia supporre una volontà di dividere le stesse associazioni”.

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