Cari lettori,
di quello che è successo oggi, a poche ore dal voto, non posso non raccontarvi, non posso per deontologia tacere. Questa mattina assieme alla posta ho trovato una busta contente dei fogli. In un primo momento, pensavo si trattasse del solito libro inviato dalle case editrici per essere recensito, oppure una rivista. Nulla di tutto questo. Una volta aperta la busta ho trovato dei fogli sui quali ci sono scritte delle presunte intercettazioni telefoniche.
Già da un primo approccio i documenti giunti in mio possesso mi sembravano falsi, nonostante l’intestazione riportasse il logo della Repubblica Italiana. Un logo, però, non associato a nessun ufficio specifico.
La curiosità e il desiderio di vederci chiaro, mi ha spinto a leggere tutte le righe. Si tratta di conversazioni degli ultimi mesi, che vanno dall’agosto 2016 al 18 maggio 2017. Se ne ricavano due filoni di maggiore interesse: uno che evidenzia i rapporti tra alcuni politici monzesi e l’altro, il rapporto che sempre questi politici hanno con alcuni giornalisti.
Non potendo noi verificare l’autenticità delle gravi informazioni riportante, non posso rivelarvi altro dettaglio, cosa che invece ho fatto tramite una denuncia alla Procura della Repubblica oggi stesso. L’Ufficio ci ha quindi comunicato che aprirà un fascicolo e ci terrà informati degli sviluppi dell’inchiesta.