Cultura

“Il rock in camera oscura”: un racconto visivo della musica degli anni ’80

L'appuntamento con i due noti fotografi, Bruno Marzi e Angelo Redaelli, è all'Arengario di Monza il 29 giugno.

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La fotografia era il modo migliore per captare e descrivere l’attimo del successo negli anni ’80. In quegli anni Bruno Marzi e Angelo Redaelli si muovevano rincorrendo uno sguardo, un suono, un passo di danza, un sorriso. I racconti migliori di quanto accadeva ogni sera stava in quell’istante rubato nei primi dieci minuti di show, quando il microfono non funzionava bene o le luci erano basse, e poi via di corsa  in una altra platea, un altro pass, un altro servizio d’ordine da convincere. Domani, 29 giugno, si inserisce nella mostra City of Guitars all’Arengario di Monza una serata in compagnia dei due noti fotografi Bruno Marzi e Angelo Redaelli, “Il rock in camera oscura“. I due esperti racconteranno le tecniche e i segreti della fotografia di reportage e gli incontri con i grandi protagonisti del Rock.

La chitarra come strumento di vita: una passione che raccoglie generazioni e non conosce declino. La mostra City of guitars porta per la prima volta a Monza una lettura nuova e spettacolare di questo universo musicale che affascina e sorprende, e che appartiene alla quotidianità di molti di noi, musicisti o no. La versatilità d’uso della chitarra descritta attraverso stili peculiari: differenti modi di intendere e utilizzare la chitarra, declinati attraverso i mondi di riferimento culturali, estetici, e stilistici che ne fanno  lo strumento musicale più diffuso, versatile e amato della musica rock.

Si celebra a Monza il rito che renderà la chitarra un strumento diverso da tutti gli altri, che nelle mani del musicista diventa altro da un semplice strumento, ma un linguaggio, una emanazione fisica e spirituale che si esprime anche attraverso un rapporto fisico nuovo e diverso con lo strumento. In breve, con l’avvento massiccio e fondamentale delle immagini nella cultura musicale contemporanea, fotografia, cinema e televisione amplificano l’aspetto estetico del musicista: chitarra e basso si arricchiscono di forme e colori che spesso restituiscono cultura e gusto estetico di chi le impugna.

In mostra oltre 90 spettacolari immagini catturate dal vivo da storici fotografi del rock, accompagnate da oltre 30 chitarre che ne hanno segnato la storia. Ideata e prodotta da Arteutopia e Clarart la mostra è aperta dal 10 maggio al 2 luglio all’Arengario di Monza. In collaborazione con Comune di Monza, Rolling Stone, Gibson e Total Tool.

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