Politica

Ha vinto Allevi. Ecco che ne pensano gli altri candidati a sindaco

I candidati alla carica di primo cittadino esclusi dal ballottaggio hanno commentato in maniera molto diversa la scelta degli elettori monzesi.

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Il sindaco del centrosinistra Roberto Scanagatti ha perso. Dario Allevi ha vinto. I candidati alla carica di primo cittadino esclusi dal ballottaggio hanno commentato in maniera molto diversa la scelta degli elettori monzesi. E hanno già avanzato proposte alla maggioranza che governerà la città.

Dei 5 competitori “eliminati” al primo turno c’è chi si è adattato a fare da “gregario” del vincitore. Si tratta di Pierfranco Maffè, prima candidatosi col sostegno della lista civica Monza con Maffè e del movimento Io cambio e poi apparentatosi con Allevi solo con la civica. I 2.005 voti portati in dote sono stati decisivi per recuperare i 35 voti di svantaggio dell’esponente di Forza Italia. Che certamente lo ricompenserà affidandogli l’assessorato alla Famiglia. “Gli elettori della lista Monza con Maffè hanno votato in maniera quasi compatta per il candidato del centrodestra nonostante la posizione di alcuni dissidenti – ha confermato – Era un impegno che avevamo preso e che abbiamo mantenuto. I risultati del ballottaggio hanno evidenziato che è avvenuto questo. Del resto in campagna elettorale su molti temi le posizioni tra me e Allevi si sono riavvicinate. Ma anche a livello nazionale ci sono stati eventi, come le trattative sulla legge elettorale da parte del Partito democratico, che hanno privilegiato la scelta di sostenere una parte piuttosto che un’altra. Con la mia lista civica gli ideali di centro sono tornati a essere punto di riferimento importante nel centrodestra. Per il risultato c’è tanta soddisfazione, anche perché ho apprezzato il fatto che Allevi nelle ultime settimane non abbia risposto alle provocazioni spesso gratuite della parte avversa. È un segnale di maturità. Si dovrebbe giudicare il politico sulle cose da fare, ma non per tutti è così… Adesso Monza ha girato pagina, ma su quella nuova bisognerà scrivere bene. Perché in questa città ogni 5 anni è stata cambiata l’Amministrazione. Però sono ottimista perché nell’ultima parte della campagna elettorale ho visto tanto entusiasmo. Fare le cose col sorriso aiuta ad allargare il consenso. Nella prima parte, invece, c’è stato disinteresse e la forte astensione al voto è un dato preoccupante. Da Allevi mi aspetto che si vada verso una Monza con le strade senza buche, politiche sociali diverse, un differente approccio ai problemi della mobilità, la sburocratizzazione della macchina comunale e restituire un senso di percezione della sicurezza”.

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Non apparentata, ma avrebbe voluto farlo, è Manuela Ponti del Popolo della famiglia: “Sono contenta per Allevi e per i monzesi. La città ha invertito la rotta. Speriamo che ora ci si muova nella direzione giusta. Noi cercheremo di vigilare sulla questione della sicurezza, del contrasto all’immigrazione e delle politiche per la famiglia. Perché prima devono venire gli italiani”. Il Pdf ospitava in lista Risorgimento sociale italiano – Fiamma nazionale e Forza nuova. Il coordinatore cittadino di quest’ultima formazione di estrema destra, Giuseppe Vigevani, ha diffuso un comunicato in cui si legge: “Ci complimentiamo e al contempo auguriamo al neoeletto sindaco un buon lavoro per i  prossimi anni a venire. Un lavoro di recupero e ripristino, come nella migliore tradizione locale, dei valori morali e non solo, perduti dalla scorsa Amministrazione. Forza nuova a Monza sarà come lo sprone per il cavallo. Inciteremo all’azione di ricostruzione materiale e culturale a favore dei cittadini monzesi e vigileremo in difesa e rispetto delle regole, come sempre con spirito critico ma assolutamente costruttivo, l’operato della nuova Giunta al governo cittadino”.

Manuela Ponti

Anche Paolo Piffer di Civicamente ha trasmesso una nota stampa. “Dal giorno in cui abbiamo comunicato la nostra posizione di indipendenza ai cittadini – si legge – abbiamo assistito in silenzio agli ultimi giorni della campagna elettorale, giorni dove i partiti hanno ulteriormente dimostrato tutti i loro limiti. Poi ci si lamenta che la gente non va a votare! Noi abbiamo atteso silenti e rispettosi la volontà dei monzesi. Ora che è stato deciso il nuovo sindaco della città facciamo a Dario Allevi un grosso in bocca al lupo perché il compito di amministrare Monza non è semplice, così come non sarà semplice per lui mantenere un equilibrio tra tutte le forze che lo hanno sostenuto. Civicamente con il suo consigliere comunale garantirà alla nuova Amministrazione sempre un atteggiamento costruttivo e aperto al dialogo, sperando di incontrare una maggior disponibilità rispetto agli ultimi 5 anni. Per noi questo è solo un inizio, e il 2022 è dietro l’angolo”.

Paolo Piffer

Paolo Piffer

Danilo Sindoni del Movimento 5 stelle si è voluto soffermare sulla sconfitta di Scanagatti: “Sono rimasto perplesso quando verso la fine della campagna elettorale l’ho visto e sentito in un video girato sotto l’Arengario, perché ho scoperto che era diventato grillino. In quel video diceva che voleva revocare l’appalto dei servizi ambientali alla Sangalli, che voleva introdurre la tariffa puntuale, che voleva far lavare le strade col sistema proposto da noi, già attuato a Milano, e così via… Da una parte mi sono detto che finalmente ci era arrivato. Dall’altro mi ha fatto cascare le braccia: perché non l’ha fatto prima? Evidentemente ormai aveva il terrore dell’esito del ballottaggio. Ma quel video per lui è stato un boomerang. Del resto in questi ultimi 5 anni è riuscito a mettersi contro tutti. Se uno fa così la sconfitta alle elezioni successive è sicura. Infatti il nostro augurio è quello di avere con Allevi un rapporto migliore rispetto a quello avuto con Scanagatti negli ultimi 5 anni; anzi, più che un rapporto siamo stati in presenza di un muro. Abbiamo notato che Allevi ha menzionato alcuni punti del nostro programma: speriamo che li metta subito in pratica. Sto parlando del lavaggio delle strade con getti d’acqua nebulizzata sull’asfalto, delle aree ‘tax free’, della sburocratizzazione del Comune, dell’aiuto a chi vorrà aprire nuove attività imprenditoriali. Da parte nostra ci impegniamo a rendere noti ai monzesi tutti i provvedimenti che andranno contro i loro interessi”.

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È sconsolato, invece, Michele Quitadamo di Sinistra alternativa Monza: “L’esito del ballottaggio non l’ho preso bene. Però fa parte del gioco della democrazia e del voto. Mi aspettavo che Scanagatti ottenesse un risultato migliore, cioè che vincesse, per il progetto migliore che aveva della città. In questi ultimi 5 anni lui però avrebbe dovuto fare qualcosa di diverso. Mi auguro che Allevi non metta in atto alcuni punti del suo programma, tra i quali lo sgombero del centro sociale Foa Boccaccio di via Rosmini e, per pagare pegno alla Lega nord, lo sbolognamento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica all’Aler. Insomma, la lotta non è mai finita. Per noi comunisti il lavoro comincia adesso”.

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