Politica

Gori a Brugherio: “La sconfitta? In Lombardia possiamo vincere”

Giorgio Gori, probabile candidato del centrosinistra per la Lombardia, rassicura gli elettori: “Nei risultati elettorali, segnali positivi: possiamo farcela”

giorgio gori

“La sconfitta alla amministrative? Non facciamone un dramma. In Lombardia possiamo vincere”. Così Giorgio Gori, possibile nome forte del centrosinistra per la scalata al Pirellone del prossimo anno, è intervenuto a Brugherio mercoledì sera durante la festa del PD locale.

È determinata la fiducia dell’attuale sindaco di Bergamo sulla possibilità di sconfiggere Roberto Maroni alle Regionali, nonostante le ultime dure settimane del centrosinistra, uscito sconfitto nella recentissima tornata elettorale con risultati che lo hanno visto in svantaggio in buona parte della regione, Monza compresa.

“Nel voto possiamo leggere segnali positivi per noi – ha spiegato durante il dibattito moderato da Melina Martello, presidente del Consiglio Comunale di Brugherio – Nel 2012 fu il centrosinistra a stravincere e per il centrodestra fu un disastro. L’elettorato non premia chi governa, ma dà luogo a un’alternanza costante. Se consideriamo che in Lombardia il centrodestra governa da 25 anni e che ci troviamo in un territorio con una grande propensione al cambiamento, ecco spiegato perché abbiamo davvero possibilità di farcela”.

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Che Giorgio Gori sia nella rosa nei possibili candidati alle regionali del prossimo anno in Lombardia è cosa nota da un po’. Ma ora, concluse le amministrative, la disponibilità del sindaco è ribadita a gran voce: “Io ci sono, non mi tiro indietro – ha chiosato in un’intervista rilasciata a MBNews ai margini del convegno PD – I risultati non mi spaventano. Qualcuno mi ha detto che sarà come scalare l’Everest: sì, probabilmente lo sarà, ma questo non mi spaventa”.

Mobilità, ambiente, lavoro e riforma sanitaria: ecco i grandi temi su cui confrontarsi, su cui lavorare per battere e abbattere la supremazia lombarda del centrodestra. Ma prima di affrontare la questione delle linee programmatiche, gli sforzi sono concentrati sul referendum di ottobre.

“La questione dell’autonomia rafforzata è importante – ha spiegato Gori che, insieme ad altri dieci sindaci lombardi si è schierato nei giorni scorsi a favore del sì – Il concetto per cui le Regioni non sono tutte uguali, è un concetto della sinistra e noi voteremo sì perché abbiamo il dovere di farlo, ma per ragioni totalmente diverse da quelle del centrodestra. Maroni parla di soldi che devono restare in Lombardia e lo fa per pura propaganda politica. Ma l’autonomia e i benefici per la crescita non possono essere strumentalizzati da una parte politica che già in passato aveva promesso qualcosa di mai realizzato, come il mantenimento del 75% delle tasse pagate dai Lombardi ai lombardi. Non solo questo non è fattibile, ma è una strada che in cinque anni non è mai stata nemmeno tentata,  nonostante le promesse fatte in campagna elettorale”.

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