Elezioni Lissone, Monguzzi rimonta su Meroni e si riconferma sindaca

Al ballottaggio la sindaca uscente recupera lo svantaggio del primo turno nei confronti del candidato di centrodestra e governerà Lissone per altri cinque anni. Astensione al 57,65 %.
Evidentemente la voglia di festeggiare la vittoria era davvero troppa per contenerla ancora qualche minuto. Ed allora Concetta Monguzzi, riconfermata sindaca di Lissone, è arrivata in Comune, insieme ad un folto gruppo di sostenitori, già poco dopo la mezzanotte. Quando alla fine dello scrutinio mancava ancora una sezione delle 36 totali, la numero 4 della scuola elementare “Dante Alighieri”. Ma la vittoria della sindaca uscente era ormai definita. E, a spoglio delle schede completato, il risultato finale è chiaro: con il 52,92 per cento Concetta Monguzzi, appoggiata dal Partito democratico e da tre altre liste (Lista civica Il Listone, Lissone Bene Comune e Concetta Monguzzi Sindaco) prevale su Fabio Meroni, sostenuto da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e due civiche (Lista per Lissone Oggi e Lista Meroni 2022), che ha ottenuto il 47,08 per cento. Uno scarto di quasi il 6%. Che, a livello numerico, significa 851 voti in più a favore della candidata di centro-sinistra. E dire che la Monguzzi, maestra di scuola primaria in aspettativa, al primo turno aveva chiuso dietro Meroni, esponente storico della Lega Nord, ex sindaco di Lissone dal 1994 al 2002 e deputato in Parlamento dal 2011 al 2013.
Il 60enne imprenditore nel commercio delle pelli e dei tessuti per l’arredamento, infatti, l’11 giugno aveva conquistato il 39,87 per cento dei consensi contro il 37,36 per cento della sua avversaria. Con 431 voti di differenza. Situazione ribaltata completamente al ballottaggio. Che ha smentito i pronostici di chi dava quasi per scontata la vittoria di un centrodestra ricompattato in questa tornata elettorale. E, forse, la stessa Monguzzi aveva più di un dubbio sulla possibilità di riconfermarsi sulla poltrona di prima cittadina della capitale del mobile della Brianza. Almeno a giudicare dall’espressione sorpresa e contenta con la quale accompagna le prime dichiarazioni del suo mandato bis da sindaca di Lissone.
Lo scrutinio del ballottaggio ha visto la Monguzzi in vantaggio sin dall’inizio dello spoglio. Meroni si è trovato sempre ad inseguire. Anche se a poca distanza. Ma quel 5 per cento da recuperare è diventata una chimera irraggiungibile. Una sorta di dono prezioso che si riesce solo ad avvicinare. Senza arrivare mai a prenderlo. E, così, il testa a testa tra i due candidati, quasi ovunque, ha visto prevalere la Monguzzi. Che ha vinto in ben 27 sezioni su 36. L’esponente leghista si è dovuto accontentare di vincere solo in 8 sezioni. “Abbiamo tenuto i voti del primo turno – spiega Meroni che, con i suoi sostenitori, ha vissuto l’amarezza della sconfitta a due passi dal Comune, al Ristorante ‘Civico 36’ in piazza Libertà – la Monguzzi, invece, ha saputo aggregare i voti dei candidati sconfitti al primo turno”. Curioso il caso della sezione 34 della scuola elementare Tasso. Dove i cittadini residenti nella zona della stazione e del Centro sportivo si sono divisi precisamente a metà. Alla Monguzzi e a Meroni sono andati 184 voti a testa.
Sull’esito del ballottaggio ha pesato ancora una volta l’astensione. Alle urne, infatti, sono andati solo il 42,35 per cento degli aventi diritto, cioè 14.888 elettori sui 35.156 totali. Un dato inferiore al già basso 50,20 per cento del primo turno. Che rende, al ballottaggio, Lissone la seconda città con l’affluenza più bassa di tutta la Brianza. Dove in media il 43,31 per cento dei cittadini si è recato al voto. “L’aumento dell’astensione al ballottaggio è una costante, ma il calo è anche il frutto della disaffezione alla politica e della scelta di indire le elezioni a fine giugno – spiega la Monguzzi – la disaffezione è un problema grande, con una buona azione di governo dobbiamo essere in grado di recuperare la fiducia delle persone”.
Nei prossimi giorni, smaltite le reazioni all’esito delle elezioni, si definiranno gli equilibri del nuovo Consiglio comunale di Lissone. A comporre la maggioranza, oltre naturalmente a Concetta Monguzzi, saranno altri 15 consiglieri. Alessandro Merlino, Alessia Tremolada, Anny Mariani, Simona Monguzzi, Anna Napolitano, Simone Ravasi (Concetta Monguzzi Sindaco), Giovanni Angioletti (Lissone Bene Comune), Elio Talarico, Renzo Perego, Maria Volontè, Mariuccia Brusa, Domenico Colnaghi (Partito Democratico), Marino Nava, Patrizia Dassi, Daniele Mariani (Lista civica Il Listone). La minoranza, invece, oltre al candidato sindaco di centrodestra, Fabio Meroni, avrà altri otto componenti. Daniela Ronchi, Ambrogio Fossati, Carlo Erba (Lega Nord), Ignazio Lo Faro, Daniele Fossati (Forza Italia), Ruggero Sala (Lista per Lissone Oggi), Roberto Perego, candidati sindaco con “Lissone Futuro” e “Lissone in Movimento” ed Emanuele Sana, candidato del Movimento 5stelle. A guidare l’opposizione, presumibilmente, sarà soprattutto la Lega Nord, che con il 16,29 per cento è la lista più votata a Lissone. “Il nostro unico obiettivo sarà di fare il bene della città – spiega Meroni – vedremo la composizione della nuova Giunta e, in base a questo, valuteremo come muoverci in Consiglio”. Il romanzo del futuro, insomma, deve ancora essere scritto. Ma il presente occupa già un lungo capitolo.
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