Economia

Confimi promuove gli incentivi alle Pmi: dal 5 luglio scatta il bando regionale “AL VIA”

Confimi Monza e Brianza ha presentato alle aziende la nuova misura che finanzia gli investimenti in macchinari ed immobili, ma anche gli interventi di rilancio delle aree produttive.

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E’ un acronimo. E’ un esplicito invito a partire. E’, soprattutto, un’opportunità per le piccole e medie imprese. Che pensano in grande e hanno la voglia di crescere. Il bando “AL VIA”, cioè Agevolazioni Lombarde per la Valorizzazione degli Investimenti Aziendali, nel nome racchiude tutta la sua essenza. Quella di una misura che finanzia gli investimenti strategici come l’acquisto di macchinari ed immobili. Ma anche gli interventi strutturali e di riconversione e rilancio delle aree produttive. E vede insieme la Regione Lombardia, Finlombarda e le banche convenzionate. Molti gli aspetti tecnici e procedurali previsti dallo strumento regionale. E, proprio per conoscerli, Confimi Monza e Brianza (Confederazione dell’industria manifatturiera e dell’impresa privata), in vista dell’apertura del bando “AL VIA” lunedì 5 luglio, ha organizzato un incontro per le imprese brianzole presso l’Helios Hotel di Monza. Nell’occasione l’interlocutore principale è stato Gabriele Busti, dirigente della Direzione generale Sviluppo economico, struttura accesso al credito della Regione Lombardia. Che si è soffermato, in particolare, sull’importo complessivo del bando “AL VIA”, una misura da 300 milioni di euro, sulle linee di intervento e sulle forme di incentivazione.

Chi può partecipare Al bando regionale (vedi il testo) possono partecipare le Pmi, con sede operativa in Lombardia e iscritte al Registro delle Imprese da almeno 24 mesi dalla data di presentazione della domanda. I settori produttivi di appartenenza sono numerosi. Dal manifatturiero alle costruzioni, dai trasporti e magazzinaggio ai servizi di informazione e comunicazione. Fino all’agromeccanica, alle attività professionali, scientifiche e tecniche, al noleggio, alle agenzie di viaggio e ai servizi di supporto alle imprese.

 I progetti Cuore portante del bando “AL VIA” sono i piani di rilancio aziendale. Con due possibili linee di intervento: sviluppo aziendale, che si riferisce a spese, tra i 53mila euro e i 2-3 milioni di euro a secondo del regime di aiuto prescelto, per macchinari, arredi, opere murarie, impiantistica e sistemi gestionali integrati; rilancio aree produttive, che si riferisce a spese, tra i 53mila euro e i 2 milioni di euro o 6 milioni di euro a secondo del regime di aiuto prescelto, anche per la proprietà/diritto di superficie in relazione ad immobili destinati all’esercizio dell’impresa. Entrambe le linee si inseriscono in piani aziendali da concludersi entro 12 mesi dalla data di concessione del contributo in conto capitale.

 Le agevolazioniSono tre le forme previste: finanziamento a medio lungo termine erogato da Finlombarda e dalle banche convenzionate che coprirà dall’85% al 95% delle spese ammissibili fino a 3 milioni di euro, con un acconto dal 20 al 70%; contributo a fondo perduto da un minimo del 5% ad un massimo del 15% delle spese ammissibili; garanzia regionale a costo zero con copertura del 70% dell’importo di ogni singolo finanziamento.

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 Le imprese che vorranno partecipare al bando “AL VIA” avranno tempo fino al 31 dicembre 2019. Almeno in teoria. “La misura è fino ad esaurimento risorse – spiega Busti – il consiglio per le aziende, quindi, è quella di fare la domanda il prima possibile”. Anche perché i tempi effettivi di erogazione del finanziamento, tra istruttoria formale e tecnica ed istruttoria economica-finanziaria, rischiano di non essere brevi. “Ci sono tre soggetti autonomi coinvolti nella valutazione, la Regione Lombardia, Finlombarda e le banche convenzionate – afferma  Francesco Purificato, Head of Business development Ibs – per l’erogazione facilmente si potrà superare il 2018”. Il bando “AL VIA” ha avuto una gestazione difficile ed era atteso dalle aziende lombarde già da alcuni mesi. “Ci sono voluti nove mesi per partorire questa misura, con 48 passaggi e tutto il meccanismo burocratico di garanzie e fondi europei – chiarisce il dirigente della Direzione generale Sviluppo economico, struttura accesso al credito della Regione Lombardia – ora, però, abbiamo uno strumento che punta ad essere il fiore all’occhiello della legislazione regionale in materia di incentivi alle imprese”. L’idea, fondi pubblici e indirizzi politici permettendo, è di rifinanziare il bando “AL VIA” di anno in anno. “Il sistema lombardo di finanziamento pubblico alle imprese non ha eguali con altri in Italia – afferma Edoardo Ranzini, direttore di Confimi Industria Monza e Brianza – la Brianza è il primo territorio in cui quest’ultima misura viene ufficialmente presentata”.

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 Il bando che sarà aperto il 5 luglio sembra avere una marcia in più rispetto a strumenti nazionali per accrescere la competitività del sistema produttivo. Come la Sabatini. Che, a differenza del bando “AL VIA”, applica un tasso libero e non agevolato, ha un finanziamento massimo di ‘solo’ 2 milioni di euro e, tra le principali spese ammissibili, annovera solo i macchinari e non gli immobili. Nel complesso, comunque, oggi le Pmi hanno la possibilità di conciliare le diverse possibilità messe a disposizione dallo Stato e dagli altri enti istituzionali. “Ci sono opportunità straordinarie da cogliere – afferma Purificato – per questo, quando le aziende pensano di fare un investimento, devono avere in testa un quadro complessivo e stare attenti agli aspetti legati all’iper-ammortamento al credito d’imposta ricerca e sviluppo”. Mettersi in cammino verso lo sviluppo, insomma, è necessario per le aziende. Ma, prima, meglio prepararsi bene.

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