Politica

Ballottaggio a Lissone: nessun apparentamento per Meroni e Monguzzi

Il 25 giugno il candidato di centrodestra e l'attuale sindaca di centrosinistra conteranno solo sulle proprie liste.

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Nella vita la libertà è uno dei valori più importanti. Ma se si parla di alleanze politiche può comportare incertezza. Come quella che stanno vivendo i due candidati sindaco di Lissone, Fabio Meroni per il centrodestra e Concetta Monguzzi, primo cittadino uscente, per il centrosinistra. Che, al ballottaggio di domenica 25 giugno, potranno contare soltanto sulle liste a proprio sostegno. E non su quelle degli altri quattro candidato sindaco, usciti sconfitti, lo scorso 11 giugno, al primo turno delle votazioni comunali.
Emanuele Sana (Movimento 5stelle), Roberto Perego (“Lissone Futuro” e “Lissone in Movimento”), Mauro Guglielmin (“Lissone la mia città”) e Filippo Piacere (Partito Comunista dei lavoratori), infatti, non hanno dato alcuna indicazione ai propri elettori su chi votare tra Meroni e Monguzzi. Li hanno lasciati liberi, appunto, di fare le loro valutazioni e scegliere di conseguenza.

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Così, in queste ultime battute di campagna elettorale, Meroni e Monguzzi, anche se non in maniera ufficiale, si sono lanciati alla ricerca di questi voti. Si tratta, se tutti dovessero andare di nuovo alle urne il 25 giugno, di 3.920 persone. Che l’11 giugno non hanno scelto né il candidato di centrodestra, appoggiato da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e due civiche (Lista per Lissone Oggi e Lista Meroni 2022) né l’esponente di centrosinistra, sostenuta da Partito democratico, Lista civica Il Listone, Lissone Bene Comune e Concetta Monguzzi Sindaco. Un bel bottino di voti. Soprattutto se si pensa che al primo turno delle elezioni comunali Meroni, storico leader della Lega Nord, ex sindaco di Lissone dal 1994 al 2002 e deputato in Parlamento dal 2011 al 2013, aveva battuto l’attuale sindaca di soli 432 voti.

Il responso dell’11 giugno, infatti, ha detto 6862 voti (39.87%) contro 6431 (37.36%). Una differenza minima sulla quale possono incidere diversi fattori. In primis la percentuale di astensione. Che al primo turno delle comunali è stata del 49,80%. Ben 17.506 lissonesi, quindi, non sono andati al proprio seggio. Il rischio che questo valore possa crescere ancora domenica 25 giugno, quando è prevista una giornata soleggiata e molto calda, è molto alto. E, non a caso, nelle ultime due settimane gli appelli dei candidati sindaco ad andare a votare si sono ripetuti con una certa insistenza.

Concettina Monguzzi sindaco lissone

Se non è molta la speranza di portare alle urne alcune delle persone che non c’erano andate lo scorso 11 giugno, Meroni e Monguzzi possono sempre puntare, anche se non in maniera ufficiale, ad accaparrarsi alcuni dei voti dei candidati sindaco sconfitti al primo turno. In particolare quelli di Emanuele Sana e Roberto Perego (nella foto in basso). Due settimane fa Sana ha ottenuto il 10,14% (1745 voti). E, come si sa, il Movimento 5stelle, non solo a Lissone, è estraneo ad ogni alleanza politica. Però in questi ultimi giorni, anche sui social, si è molto dibattuto sul fatto che, nel caso di elezione a sindaco di Meroni, i grillini avrebbero due consiglieri. Pier Marco Fossati, infatti, andrebbe ad aggiungersi allo stesso Sana. Cosa che non accadrebbe se vincesse la Monguzzi. Ed allora, forse, non è un caso che dalla “Lista civica Il Listone” sia partito un chiaro apprezzamento a questa dichiarazione di Fossati: “Vero, se vince Meroni il 5Stelle avrà un consigliere in più, guarda caso io – afferma – che bello, mando a quel paese tutti i miei ideali per fare il consigliere, mando a quel paese la mia coerenza e la fiducia riposta in me dalle persone… Ma con chi credete di parlare? – continua – Adesso capisco perché il 50% delle persone non si è presentato ai seggi, fa schifo questo modo di fare politica”.

Roberto-Perego-candidato-sindaco-Lissone-2017

Ammiccamenti ci sono stati anche nei confronti di “Lissone in Movimento” e “Lissone Futuro”, le liste a sostegno di Roberto Perego che, al primo turno, ha ottenuto il 9,24% dei consensi (1.591 voti). Chiara, a parole, la loro posizione in vista del ballottaggio del 25 giugno. “Lasciamo libertà di scelta ai cittadini che ci hanno votati – affermano “Lissone in Movimento” e “Lissone Futuro” – dopo aver attentamente vagliato i due programmi elettorali depositati di Concetta Monguzzi e Fabio Meroni e analizzato i pro e i contro, siamo giunti alla conclusione che nessuno dei due programmi ha una netta prevalenza sull’altro ed entrambi hanno delle azioni di programma in netto contrasto con quanto le nostre liste civiche considerano punti qualificanti dell’azione amministrativa per Lissone”. La posizione ufficiale, insomma, non sembra lasciare spazi di manovra ai due candidati al ballottaggio. Ma non si può non ricordare che nel 2012, alla scorsa tornata elettorale, “Lissone in Movimento” era stata al fianco dell’allora candidato di centrodestra, Cazzaniga. Così come “Lista Lissone la mia città”, che questa volta ha sostenuto Mauro Guglielmin ed ottenuto 460 voti (2,67%), cinque anni fa, faceva parte della coalizione della Monguzzi.

A completare un quadro tutto da definire ci sono anche i 120 voti (0,70%) attribuiti, lo scorso 11 giugno, a Filippo Piacere, il candidato sindaco del Partito comunista dei lavoratori. Chissà che anche questo pugno di consensi non abbia un peso importante il 25 giugno.

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