A Lissone Meroni avanti di un soffio, è ballottaggio con Monguzzi

12 giugno 2017 | 07:27
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A Lissone Meroni avanti di un soffio, è ballottaggio con Monguzzi

Meroni (centrodestra) si aggiudica il primo turno con un due per cento in più rispetto all’attuale sindaco, Monguzzi. Al ballottaggio conteranno i voti dei candidati civici, Perego e Guglielmin.

Se avessero potuto, i bookmakers inglesi, noti per la loro capacità di scommettere su qualsiasi cosa, avrebbero fatto una puntata. Ma sulle proporzioni del risultato avrebbero avuto qualche problema ad indovinare anche loro. Perché non era così scontato che, al primo turno delle elezioni comunale di Lissone, a vincere sarebbe stato il partito dell’astensione. Nella capitale del mobile, infatti, complice forse il caldo già estivo, ha votato solo il 50.20% degli aventi diritto, cioè 17650 elettori sui 35156 aventi diritto. E, alla vigilia, non era per niente sicuro nemmeno che il candidato sindaco del centrodestra, Fabio Meroni, avesse più voti del sindaco uscente, Concetta Monguzzi, appoggiata dal Partito democratico e da tre altre liste (Lista civica Il Listone, Lissone Bene Comune e Concetta Monguzzi Sindaco).

Certo, il vantaggio di Meroni, per restare in un linguaggio da scommesse ippiche, è di un’incollatura: 39.87% (6862 voti) contro il 37.36% (6431). Ma l’esponente storico della Lega Nord, ex sindaco di Lissone dal 1994 al 2002 e deputato in Parlamento dal 2011 al 2013, potrà giocarsi a pieno titolo le sue carte al ballottaggio del 25 giugno. D’altro canto Meroni, con la sua candidatura, è riuscito a ricompattare il centrodestra. Cosa non riuscita alle precedenti elezioni, nel 2012, ad Edoardo Cazzaniga. Che, appoggiato ‘solo’ dall’allora Pdl, Udc e tre liste civiche di centrodestra, aveva portato al ballottaggio Concetta Monguzzi. Ma non aveva potuto contare sul 15.63% dei voti che, al primo turno, era andato a Daniela Ronchi, allora candidata della Lega Nord.

Meroni, 60 anni, imprenditore nel commercio delle pelli e dei tessuti per l’arredamento, è riuscito, invece, a mettere insieme Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e due civiche (Lista per Lissone Oggi e Lista Meroni 2022) e ha fatto valere tutto il peso della sua storia politica. Tesserato della Lega Lombarda dal 1989, ne è stato membro del Consiglio nazionale e segretario provinciale di Monza e Brianza. Negli 8 anni da sindaco di Lissone, poi, con la sua Giunta, sono state realizzate opere pubbliche come il Museo d’Arte Contemporanea, il Bosco Urbano e la Biblioteca civica.

Concettina Monguzzi sindaco lissone

Al ballottaggio dovrà vedersela con l’attuale sindaco, Concetta Monguzzi, classe 1956. Una vita come maestra in una scuola primaria, con tanti impegni anche nel mondo del sociale, del volontariato e dello sport, inizia la sua avventura politica solo nel 2007. Si candida nella lista civica “Il Listone” e nel 2010 entra in consiglio comunale all’opposizione. Nel 2012, dopo aver vinto le primarie, è l’esponente del centrosinistra alle elezioni. E riesce ad insediarsi sullo scranno più alto di via Gramsci.

Dopo 5 anni di amministrazione, il prossimo 25 giugno avrà come avversario, appunto, Meroni. Sul risultato finale, molto probabilmente, avrà un peso il consenso raccolto dai candidati Roberto Perego e Mauro Guglielmin. Che hanno ottenuto, rispettivamente, il 9.24% (1591) e il 2.70% (464) dei voti. Perego, infatti, ingegnere elettronico e consigliere comunale negli ultimi 2 anni e mezzo, è appoggiato da “Lissone Futuro” e “Lissone in Movimento”. Quest’ultima lista, nel 2012, era stata al fianco del candidato di centrodestra, Cazzaniga. Così come “Lista Lissone la mia città”, che ora sostiene Guglielmin, cinque anni fa, faceva parte della coalizione della Monguzzi.

Capire a chi andranno ora questi voti sarà determinante per designare il vincitore tra Meroni e l’attuale sindaco di Lissone. Chissà quale peso avranno anche il 10,14% (1745 voti) Emanuele Sana del Movimento 5stelle, che 5 anni fa, al primo turno, si era attestato sul 9.52% e lo 0.70% (120) di Filippo Piacere, il candidato del Partito Comunista dei lavoratori.

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In attesa del ballottaggio, il primo turno ha dato indicazioni importanti anche sui voti di lista. Monguzzi sembra aver riscosso un consenso personale maggiore rispetto a quello assegnato a Meroni. Come sembra dimostrare anche il fatto che la lista “Concetta Monguzzi sindaco” ha raccolto quasi 400 voti in più (2444 e il 14,20%) rispetto al Partito democratico (2061 e l’11,97%). E, non a caso, c’è quasi il 3% di scarto tra la percentuale di voti destinata solo al primo cittadino uscente di Lissone e quella accumulata dalle quattro liste che lo appoggiano. Scarto, invece, praticamente assente per Fabio Meroni. Con, tra le cinque liste a suo sostegno, la Lega Nord, capace, di gran lunga, di ottenere il consenso maggiore (16,29%) e al primo posto a Lissone. Circa 900 voti indietro Forza Italia (11, 43%) e, ancora di più, le liste civiche.

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