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Monza-Mestre 3-1. I biancorossi si qualificano per le semifinali scudetto

Il Monza archivia anche la pratica Mestre e si qualifica alla final four della poule scudetto dilettanti, che si disputerà a Fermo nelle giornate dell’1 e 2 giugno.

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Il Monza archivia anche la pratica Mestre e si qualifica alla final four della poule scudetto dilettanti, che si disputerà a Fermo nelle giornate dell’1 e 2 giugno.

 

Grazie al 3-1 inflitto oggi pomeriggio al Brianteo, davanti a pochi intimi, alla formazione dominatrice del Girone C, i biancorossi hanno chiuso il Gruppo 1 da primi con 6 punti, seguiti dai veneti con 3 e dal Cuneo, vincitore del Girone A, con 0. Si sono dunque qualificati alle semifinali assieme al Ravenna, alla Sicula Leonzio e al Bisceglie Don Uva, quest’ultimo ripescato come miglior secondo classificato nonostante abbia chiuso con gli stessi punti della formazione di Lentini, ma penalizzato dal peggior posizionamento nella Coppa Disciplina. Il sorteggio si terrà domani: logica vorrebbe che le due compagini provenienti dallo stesso raggruppamento non si incontrassero di già, la qual cosa escluderebbe la possibilità per il Monza di affrontare il Ravenna. Però ormai si è notato che la logica in questa poule scudetto non è molto considerata. L’ultima assurdità è stata la decisione presa dalla Lega nazionale dilettanti di anticipare di un giorno la finale, dal 3 al 2 giugno, alle ore 19, ossia 24 ore dopo l’inizio della seconda semifinale (l’altra sarà alle 16): non si ricorda a memoria d’uomo la Federcalcio costringere una squadra (in questo caso due) a scendere in campo per due giorni consecutivi… Una scelta scellerata, considerando anche il rischio di prolungamento ai rigori, e pericolosa, se in quei giorni le temperature saranno quelle di stagione. Si parla tanto di difendere la salute dei calciatori e poi si obbliga dei dilettanti, perlopiù pagati con modesti rimborsi spese, a uno stress così pesante dopo una stagione condotta al massimo. Certi dirigenti sportivi non hanno proprio vergogna di nulla.

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Oggi al Brianteo il presidente Nicola Colombo ha finalmente alzato la sua prima coppa: il consigliere del Dipartimento Interregionale della Lnd, Giacomo Diciannove, e il delegato provinciale del Comitato olimpico nazionale italiano, Enrico Radaelli, gli hanno infatti finalmente consegnato, prima del fischio d’inizio della partita, il trofeo destinato a tutte le società vincitrici dei gironi di Serie D. Il ”patron“ brianzolo ha alzato la coppa per i campioni del Girone B e dopo ha chiamato verso di sè il capitano Luca Guidetti per farsi immortalare assieme a lui dai fotografi.

 

Contro il Mestre allenato da Mauro Zironelli, che in regular season ha totalizzato 80 punti come il Monza, il tecnico biancorosso Marco Zaffaroni ha dovuto ancora fare a meno del convalescente Ruffini, rimpiazzato come al solito da Caverzasi, e ha effettuato un turnover per altri due elementi in considerazione del match di 4 giorni prima a Cuneo: così Adorni ha giocato al posto di Costa e Roveda in vece di Gasparri.

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La squadra di casa inizia bene e al 6′ un lancio lungo in verticale di Guidetti pesca Palazzo che a tu per tu con Gagno prova il pallonetto, ma la palla è troppo bassa e il portiere blocca. All’11′ un colpo di testa di Barzotti finisce a lato. 3’ dopo Palesi sgambetta Beccaro entrato in area locale palla al piede e l’arbitro indica il dischetto del rigore. Battaiola ipnotizza però lo stesso capitano arancionero che calcia debolmente alla destra del portiere del Monza permettendogli una facile parata. Al 19′ un siluro lanciato da oltre 20 metri da Sottovia sibila poco sopra la traversa. Il centravanti ci riprova 4’ più tardi ma la sfera passa alta. Gli ultras del Mestre continuano a cantare, sostenuti dai rinforzi giunti dai gemellati del Legnano, e la loro squadra va in vantaggio: è il 33′ quando su una palla vagante in area biancorossa prima Beccaro e poi Sottovia si fanno beffe dell’intera retroguardia avversaria anticipando tutti sia nell’arrivare prima sulla sfera che nel raccogliere l’assist per il gol. Il Monza reagisce subito e perviene al pareggio: al 36′ su un corner battuto da D’Errico si scatena un batti e ribatti in area risolto da Barzotti con un tiro nell’angolino.

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La ripresa si apre con un colpo di testa di Barzotti respinto sulla linea da Boscolo. Gasparri sostituisce Roveda e 5’ dopo l’arbitro s’inventa un rigore per un fallo di mano chiaramente involontario del neoentrato. Sul dischetto va ancora Beccaro che calcia di nuovo debolmente, ma stavolta alla sinistra del portiere Battaiola, che comunque respinge diventando l’eroe della giornata. Il Mestre cede psicologicamente e al 15′ Barzotti firma la doppietta provando un rasoterra da 25 metri che si infila nell’angolino con la complicità di Gagno, tuffatosi in ritardo. Al 22′ Palazzo spreca una ghiotta occasione ancora a tu per tu con Gagno. 4’ dopo un rasoterra da lontano di Casarotto è troppo centrale e viene bloccato da Battaiola. Ferrario sostituisce Barzotti e la partita si trascina con le squadre sempre più stanche fino al 47’, quando proprio Ferrario approfitta di una goffa uscita del portiere ospite per infilare di piatto a porta vuota. Da segnalare che al 41’ Perini era entrato per D’Errico causando lo spostamento di Palesi sulla fascia sinistra.

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In sala stampa Zironelli è amareggiato: “Dovevamo chiudere la partita subito, mettendo a segno i due rigori in aggiunta al gol di Sottovia. Nonostante gli errori siamo rimasti in partita fino al 20’ del secondo tempo. Purtroppo il nostro portiere ha fatto miracoli tutto l’anno, oggi no”.

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Nicholas Battaiola ha svelato il suo segreto, il motivo per cui para un sacco di rigori: “Paolo Castelli (l’allenatore dei portieri, ndr) studia sempre i rigoristi avversari e prima della partita mi dice dove devo tuffarmi in base a come prendono la rincorsa. Oggi sapevamo che sarebbe stata una partita di sacrificio perché il Mestre è una squadra organizzata”.

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Per Zaffaroni “l’aspetto più difficile di queste partite della poule scudetto è raggiungere la tensione che ci ha accompagnato durante il campionato, cosa ormai impossibile considerando che in mezzo ci sono stati anche una domenica di sosta e i festeggiamenti per la promozione in Divisione Unica di Lega Pro. Ecco perché si assiste a partite diverse da quelle della regular season. Già a Cuneo eravamo calati nel secondo tempo, mentre oggi abbiamo giocato bene a sprazzi. Contro il Mestre il risultato è stato sempre aperto. Battaiola? È stato bravissimo, molto attento. Barzotti? Ha fatto bene anche lui. Quella che ci aspetta la prossima settimana è una situazione mai capitata: le due finaliste giocheranno addirittura due partite in due giorni. Diciamo che si tratta di un programma anomalo…”.

 

Con Zaffaroni si è anche parlato di mercato. È risaputo che la dirigenza del Monza cercava due punte per rinforzare il reparto. A inizio primavera l’obiettivo era portare a casa la coppia da sogno del Ciliverghe Mazzano composta da Francesco Galuppini (capocannoniere del girone con 22 gol) e Alessandro Bertazzoli (vicecapocannoniere con 20 gol). Dopo aver visto Galuppini all’opera al Brianteo lo scorso 9 aprile si è però voluto puntare su un giocatore più dedito al sacrificio in fase difensiva. Ed ecco che la scelta è caduta su Matteo Colombi della Maceratese, che ha chiuso la stagione di terza serie con 5 gol all’attivo. Per l‘altro posto disponibile in rosa è ancora aperta la pista che porta ad Adriano Marzeglia (9 gol nel Renate in Divisione Unica), anche oggi presente sugli spalti del Brianteo (a proposito, si è visto pure l’allenatore Bortolo Mutti, che potrebbe sostituire sulla panchina mestrina Zironelli che piace al Vicenza, nonché il collega Alberto Bertolini, che ha salvato il Lecco a scapito dell’Olginatese, che assieme al Levico Terme domenica scorsa è dunque andata a far compagnia alle già retrocesse, in Eccellenza, Cavenago Fanfulla e Virtus Bolzano). “Colombi è un ragazzo interessante – si è limitato a dire Zaffaroni, che invece si è mostrato preoccupato per l’indecisione di Andrea D’Errico, al quale il Piacenza ha fatto ponti d’oro – D’Errico deve fare le sue scelte. Certo è che mi piacerebbe che completasse il percorso iniziato quest’anno. Per me dovrebbe farlo. La mia speranza è che decida di rimanere a Monza almeno per un’altra stagione. È un ragazzo intelligente, con la testa sulle spalle, anche se ogni tanto gli si ‘tappa la vena’. Ma è un ragazzo sveglio: farà la scelta migliore per lui”.

 

MONZA-MESTRE 3-1 (1-1)

MONZA (4-4-2): Battaiola; Adorni, Caverzasi, Riva, Origlio; Roveda (6′ s.t. Gasparri), Palesi, Guidetti, D’Errico (41′ s.t. Perini); Barzotti (26′ s.t. Ferrario), Palazzo. A disp.: Confortini, Costa, Guanziroli, Calviello, Ramponi, Santonocito. All.: Zaffaroni.

MESTRE (3-5-2): Gagno; Gritti (21′ s.t. Kabine), Politti, Bonetto; Pinton, Casarotto, Boscolo, Beccaro, Fabbri (24′ s.t. Veronese); Bussi (17′ s.t. Zecchin), Sottovia. A disp.: Pusca, Presello, Ugo, Pettarin, Boron, Bartoccini. All.: Zironelli.

ARBITRO: Di Cairano di Ariano Irpino.

MARCATORI: 33′ p.t. Sottovia, 36′ p.t. Barzotti, 15′ s.t. Barzotti, 47′ s.t. Ferrario.

NOTE: calci d’angolo 5-1; ammoniti Origlio, Riva, Gritti, Fabbri e Kabine; recupero 1′ e 4′; spettatori paganti 182 per un incasso di 1149 euro.

 

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