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Varedo, sicurezza: ecco i consigli contro le truffe agli anziani

Dalla truffa dell'acqua contaminata a quella della "forchetta". I truffatori sono sempre pronti a escogitare delle trappole per le loro vittime preferite: gli anziani.

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Diffidate gente, diffidate! Questo il monito lanciato dall’amministrazione di Varedo e dalle forze dell’ordine del territorio comunale alla nutrita – e canuta – platea accorsa venerdì 31 marzo all’incontro intitolato “Sicurezza degli anziani-Consigli utili contro le truffe”.

Un’assemblea, quella andata in scena in aula Biraghi, che ha visto i suoi relatori – il sindaco Filippo Vergani, l’assessore ai Servizi alla Persona Matteo Figini, il Luogotenente dei Carabinieri di Varedo Armando Cangemi e il comandante della Polizia Locale Dario Colombo – mettere in guardia le nonne e i nonni di Varedo contro i sempre più furbi malfattori e truffatori in circolo.

Consigli, raccomandazioni e avvertimenti che sono conversi in tre semplici imperativi categorici da rispettare in caso di sospetti: diffidare di tutto e di tutti, mai fare entrare in casa degli sconosciuti – anche se si qualificano come cordiali e gentili addetti ai servizi energetici – e chiamare immediatamente le forze dell’ordine.

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Ma come si riconosce un truffatore? Quali sono i raggiri più comuni in cui gli onesti cittadini potrebbero incappare? E come farvi fronte? Per rispondere a questi quesiti, parola al Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri di Varedo Armando Cangemi: “Bisogna partire da un presupposto – ha esordito il Luogotenente – : la truffa è uno di quei reati detti «codardi», cioè un reato in cui il malfattore non rischierà mai l’arma della violenza per portare a termine il colpo. Per questo i truffatori si riconoscono subito per la fretta che dimostrano di avere durante l’azione. Il consiglio è, in caso di sospetti, di chiamare subito il 112. Vedrete che il malintenzionato non avrà nessuna intenzione di discutere o di farvi desistere dall’avvisare le forze dell’ordine, ma si allontanerà al più presto”.

Dopo questa breve ma importantissima premessa, il Luogotenente ha passato in rassegna le più famose tecniche truffaldine, tra cui i celebri raggiri dell’acqua contaminata e della “forchetta” ai terminali ATM: “La truffa più famosa è quella detta «dell’acqua contaminata». La tecnica è tanto semplice quanto incredibilmente efficace. Un finto addetto al controllo delle tubazioni dell’acqua, accompagnato da un complice, vi farà credere che è in atto una contaminazione della rete idrica. Una volta entrato in casa chiederà di poter analizzare un campione di acqua. Fingendo di aggiungere al liquido un additivo che riveli la presenza di sostanze tossiche, verserà nel campione d’acqua una fialetta puzzolente, di quelle che si vendono a carnevale. A questo punto il malfattore cercherà di convincervi che le esalazioni potrebbero rovinare contanti e preziosi e vi inviterà a mettere tutto al sicuro, all’interno del vostro freezer. Con una scusa il complice vi farà allontanare, mentre il suo compare arrafferà il bottino dal congelatore allontanandosi a gambe levate”.

Tecnologicamente più sofisticata la truffa della “forchetta”, ossia il dispositivo metallico che una volta inserito nell’erogatore di contanti bloccherà il prelievo di denaro: “Se mai dovesse capitarvi – ha spiegato il Luogotenente ai presenti – di non ricevere la quota di denaro richiesta dal terminale ATM, ma per esempio solo la metà dell’importo selezionato, non vi allontanate dallo sportello e chiamate immediatamente i Carabinieri. I quei casi, infatti, la cosiddetta “forchetta” sta facendo il suo sporco lavoro. Appena vi sposterete, chi ha piazzato il dispositivo verrà a incassare, rubando di fatto i vostri soldi”.

Insomma, le raccomandazioni di Carabinieri e Polizia Locale sono semplici ma efficaci se messe in pratica. Non fidatevi di nessuno. Non fate entrare nessuno in casa vostra, nemmeno se a chiedervelo è un uomo in divisa. Sono molti, infatti, i casi in cui i truffatori travestiti da carabinieri hanno razziato le case dei cittadini. L’unica arma a vostra disposizione è il numero unico d’emergenza, il 112. Ancora una volta, dunque, diffidate gente, diffidate.

 

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