Attualità

L’autostrada non fa sconti agli eroi in “giallo”

La richiesta di esenzione dai pedaggi autostradali è stata respinta. Il comune di Varedo coprirà le poche decine di euro richieste. Ma resta l'amaro in bocca

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Deve essere stata davvero un’amara sorpresa per i volontari della Protezione Civile di Varedo scoprire che, a tre mesi di distanza dalla loro eroica missione di soccorso in Centro Italia, dovranno… pagare il pedaggio autostradale. Già perché negli scorsi giorni Autostrade per l’Italia ha fatto sapere ai volontari varedesi che la loro richiesta di esenzione dal pedaggio, presentata il primo febbraio scorso, è stata respinta.

Le motivazioni della società sono contenute all’interno di una lettera giunta in Comune e fanno riferimento all’articolo 373 del Regolamento di esecuzione e attuazione del Codice della Strada che recita: […] È riconosciuta l’esenzione del pagamento del pedaggio per veicoli civili che, nell’ambito di enti o organizzazioni formalmente riconosciuti da rispettivi Stati di appartenenza, effettuano […] trasporti di beni di prima necessità in soccorso alle popolazioni colpite, purché muniti di specifica attestazione delle competenti autorità da presentare in uscita al casello al personale addetto alla riscossione del pedaggio”.

Le ragioni addotte da Autostrade per l’Italia non fanno una grinza: effettivamente la colonna mobile partita la sera del 18 gennaio dalla Brianza in direzione Marche non era in possesso della documentazione, ma per un semplice motivo: l’urgenza dell’intervento. Come racconta Ferdinando Ozzimo, responsabile della Protezione Civile di Varedo, la chiamata è arrivata ai volontari alle ore 13.00 di quel terribile mercoledì 18 gennaio, e alle 21.00 la colonna di 12 veicoli e 50 volontari provenienti dai vari comuni era già pronta a partire. Dunque in sole otto ore non era possibile preparare una certificazione. Così le direttive dalla Regione e dalla Provincia sono state di passare per i portali Telepass e di ritirare lo scontrino del mancato pagamento. Una volta rientrati nel proprio comune di appartenenza, i volontari avrebbero inviato tutta la modulistica necessaria per richiedere l’esenzione a Autostrade per l’Italia. Ma come si è visto così non è stato. E la lettera della società autostradale è giunta non solo a Varedo, ma, a quanto pare, anche a tutti gli altri comuni impegnati nella missione.

Ora, dunque, toccherà ai comuni coprire i pedaggi. Si tratterà solo di poche decine di euro da pagare ad Autostrade per l’Italia, ma in casi come questo a contare non è tanto l’entità di un importo, quanto la ragionevolezza di alcune scelte; ferma restando l’inoppugnabilità della massima “dura lex, sed lex”.

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