Attualità

Tagli ai bus, arriva la nuova proroga: soppressione rimandata

Il nuovo termine servirà a tentare di coprire almeno i contratti in essere. Gigi Ponti: "Rimpallo di responsabilità tra Regione e Governo. Ma è la provincia a subire le conseguenze."

autobus 225

Il capolinea è stato ancora una volta spostato: tagli ai bus congelati fino al 30 di aprile. È questa la notizia diramata ieri da Città Metropolitana e Provincia di Monza e Brianza che hanno deciso di prorogare di un ulteriore mese la deadline del 31 marzo.

E così le proroghe alla soppressione delle linee autobus z225 e z227 arrivano a tre, ma la sensazione è che si continuerà in questa direzione almeno fino a luglio, periodo in cui con l’assestamento del bilancio regionale la situazione potrebbe sbloccarsi.

Dunque altri trenta giorni di tempo, durante i quali il dialogo e le trattative tra Province, Regione e Governo continueranno ad oltranza, per tentare di giungere a una soluzione definitiva e salvare così il trasporto pubblico.

“In questi mesi abbiamo provato a sollecitare sia Regione Lombardia sia il Governo affinché la situazione si sbloccasse – ha dichiarato il presidente della Provincia di Monza, Gigi Ponti – . Al momento, però, né da Roma né da Milano arrivano riscontri ufficiali. Per questo, nell’interesse delle migliaia di pendolari, prendiamo ancora un mese di tempo così da cercare di ottenere almeno i fondi necessari per integrare il valore dei contratti in essere, che l’Agenzia di bacino non prende ancora in carico.”

Insomma le istituzioni prendono tempo. Intanto, però, continua il rimpallo di responsabilità ad ogni livello politico, così come afferma lo stesso Ponti: “Il gioco è condotto da Regione e Governo, che si danno la colpa a vicenda; poi però è la Provincia a subire le conseguenze. Noi al massimo – prosegue Ponti – possiamo agire per un efficientamento sulle corse, tagliando 350-400mila euro: cifra lontanissima dal milione e 800mila mancanti”.

Il pesce d’aprile, così come l’avevano ribattezzato sul web alcuni pendolari, è stato dunque scongiurato. Ma gli utenti continuano a chiedersi quando si metterà la parola fine a questa vicenda; sperando, ovviamente, in una conclusione positiva.

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