Attualità

Tagli ai bus. Proroga alla soppressione delle linee z225-z227

La proroga darà il tempo all'agenzia per intavolare una trattativa con la Regione.

autobus 225

 

La clessidra, a un soffio dalla caduta degli ultimi granelli di sabbia, è stata nuovamente ribaltata.

A due settimane esatte da quel 28 febbraio che avrebbe sancito la cancellazione delle linee z225 e z227, l’assemblea dei soci dell’Agenzia del Trasporto Pubblico del bacino delle province di Milano, Monza Brianza, Lodi e Pavia ha infatti ha optato per un’ ulteriore proroga ai tagli degli autobus briantei. Ancora un mese di tempo per dirimere la questione e capolinea fissato al prossimo 31 marzo.

La decisione è maturata ieri, lunedì 13 febbraio, data in cui tutti i soci facenti parte dell’Agenzia -a esclusione di Regione Lombardia che ne detiene il 10% delle quote – si sono seduti attorno a un tavolo per studiare le prossime mosse da mettere in atto sull’ardente scacchiera del trasporto pubblico su gomma.

A ufficializzare la proroga è proprio il presidente dell’agenzia di bacino, Umberto Regalia, che ai microfoni di MBNews ha spiegato le ragioni dell’ennesimo rinvio dei tagli, approfondendo gli aspetti chiave che hanno portato alla grave situazione che da ormai 2 mesi sta tenendo sulle spine migliaia di pendolari.

“Questa ulteriore proroga – spiega Regalia – servirà all’Agenzia, da un lato, a continuare il suo impegno di mediazione preventiva con gli enti interessati, ossia a definire una posizione comune e coordinata per far in modo che, se malauguratamente si saranno i tagli, questi ultimi impattino il meno possibile sull’utenza. Dall’altro lato, stiamo spingendo affinché la Regione faccia un ulteriore sforzo e salvi l’intero servizio”.

Traducendo, l’agenzia continuerà a chiedere, per il prossimo mese e mezzo, le risorse economiche necessarie a Regione Lombardia. Ma se queste non dovessero arrivare, o non fossero sufficienti a coprire il buco, scatterà l’opera di razionalizzazione e ottimizzazione delle corse, il che significherebbe comunque aumento delle tariffe e soppressioni.

Su quest’ultima opzione, però, il presidente Regalia nutre forti timori. Perché se è vero che una riduzione del numero delle corse o l’eliminazione di qualche sovrapposizione superflua permetterebbe un risparmio, è altrettanto vero che questo coprirebbe solo il 10-20 per cento del deficit complessivo di 4.7 milioni di euro che grava sui conti di Città Metropolitana e Provincia di Monza. Interventi, come si sarà potuto capire, che non sarebbero minimamente risolutivi.

“Questa è la situazione che esporremo giovedì 16 febbraio all’assessore regionale alla mobilità, Alessandro Sorte, che si è detto da subito disponibile a dare un forte contributo alla causa. Sono sicuro che di fronte a questi dati la Regione contribuirà a salvare il trasporto pubblico su gomma. Siamo tutti consapevoli che Palazzo Lombardia ha già fatto tanto negli anni scorsi. Sappiamo anche che la questione è sfociata nella polemica politica. Ma l’Agenzia è apolitica e apartitica. E quello che chiediamo alla Regione è un ulteriore piccolo sacrificio per evitarne uno enorme che cadrebbe sulle spalle di migliaia di utenti”.

Insomma, la posizione di Regalia è chiara: qualsiasi ottimizzazione, o razionalizzazione che sia, non sarebbe sufficiente a scongiurare una forte menomazione del servizio, che per questo porterebbe i pendolari, secondo le parole del presidente, “ad abbandonare un trasporto pubblico fortemente compromesso”. Solo, perciò, la Regione potrebbe salvare il destino degli autobus.

Ma di quanto tempo e di quanto denaro necessita l’Agenzia del TPL?

Riducendo tutto a meri numeri, servono circa 9 milioni di euro spalmati in due anni affinché possa essere garantito un futuro al trasporto pubblico. Nel prossimo biennio l’Agenzia dovrà, dunque, riorganizzare un sistema oggi costituito da 22 contratti distribuiti tra gli otto enti del bacino. Entro qualche mese – Regalia parla di un trimestre – saranno ridisegnati percorsi e tabelle orarie, mentre i contratti dovranno essere ridotti a un massimo di sette. Il passo successivo sarà l’indizione delle gare di assegnazione alle aziende dei trasporti. Il tempo stimato dei bandi è di 6-9 mesi, a cui ne vanno aggiunti altri sei per dare il tempo alle nuove società di implementare il servizio. Per tutto questo periodo sarà l’agenzia a gestire il trasporto pubblico. Gestione che potrà avvenire solo grazie ai 9 milioni di cui si parlava all’inizio.

Insomma, a partire dall’incontro di giovedì con l’assessore Sorte, quello che si prospetta sarà un mese e mezzo all’insegna delle trattative.

 

 

 

 

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