“Aiutatemi sono stata violentata”. Poi, in comando ritratta la versione. Ieri sera una pattuglia della Polizia Locale di Monza è stata fermata da una giovane in via Marsala. La donna, 27 anni residente in città, ha dichiarato agli agenti di essere stata violentata, e brutalmente malmenata, da un uomo di sua conoscenza, ubriaco, a bordo di una Mercedes Classe A.
Caricata sull’auto di ordinanza la ragazza è stata portata al sicuro in caserma. I vigili si sono così posti immediatamente sulle tracce dell’uomo, un desiano di 35 anni. Fermato al volante della sua auto è stato anche lui condotto presso il comando di via Marsala.
Poco dopo è giunta la madre della giovane che ha dichiarato spontaneamente agli agenti che sua figlia fa uso di sostanze stupefacenti. Il 35enne è stato sottoposto a pre test alcolemico, a cui è risultato positivo di poco (con lo 0,58), la ragazza a quello delle droghe. Lei risultata positiva sia alla cocaina e sia agli oppiacei.
La vicenda ha presto assunto nuovi contorni. Si è scoperto che i due protagonisti sono legati sentimentalmente. La presunta vittima in comando ha ritratto le violenze subite, dichiarando di essere del tutto illesa. Il giovane ha raccontato la sua versione, sostenendo di essere uscito con la fidanzata e, sulla via di casa, di averle negato una telefonata al suo spacciatore per rifornirsi di droga. Sempre stando a quanto dichiarato dal desiano, la giovane al rifiuto avrebbe perso la testa. L’uomo presenta graffi sparsi sul corpo, un morso sul braccio e un forte dolore alla costola sinistra.
Particolare sul quale si indaga ancora è il ritrovamento in auto di un coltello: gli agenti stanno cercando di scoprirne la provenienza e l’appartenenza.
Nessuna delle due parti ha sporto querela.
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