Politica

Cinisello lancia l’allarme: “Senza risorse regionali, i tagli ai bus inevitabili”

La sindaca di Cinisello chiede risorse alla Regione. I rappresentanti della Lega non ci stanno. Continua la fase di stallo a 15 giorni dalla probabile soppressione.

autobus 225

Il tempo a disposizione delle istituzioni per il salvataggio delle linee z225 e z227 sta inesorabilmente scadendo. Il calendario parla chiaro: meno due settimane alla soppressione. Ma se le lancette dell’orologio continuano a muoversi avvicinandosi sempre più all’ora “x” (il 28 febbraio, ndr), sembra essere ancora in fase di stallo la partita che si sta disputando tra Regione Lombardia, Governo e Provincia di Monza e Brianza.

È questo quanto emerge dall’audizione di giovedì 9 febbraio in Commissione Territorio e Infrastrutture di Regione Lombardia, durante la quale il Presidente dell’agenzia del TPL di Area Metropolitana, Monza Brianza, Lodi e Pavia, Umberto Regalia, è tornato a sottolineare la grave situazione del trasporto su gomma brianteo.

“I problemi esposti in Commissione sono sempre gli stessi – fanno sapere con un comunicato i consiglieri PD Enrico Brambilla e Laura Barzaghi -. Non ci sono i soldi per onorare i contratti delle agenzie e quindi assicurare l’erogazione del servizio di trasporto pubblico locale. Ciò significa soppressioni e riduzioni di corse tutto a scapito dei passeggeri che rischiano di rimanere a piedi.

Insomma, niente di nuovo sotto al sole. E non cambiano nemmeno le richieste del fronte di centro sinistra, sia esso regionale o provinciale: “La Regione intervenga al più presto e non lasci tutto il carico sui singoli enti – continuano Brambilla e Barzaghi–. La Provincia di Monza e Brianza di suo può fare affidamento solo su risorse regionali attribuite però con criteri che risalgono al 2000. Insufficienti per un servizio che deve servire ingenti flussi di carico di passeggeri. I problemi sono ormai condivisi da tutti – concludono -. Ci auguriamo una veloce risoluzione di questa vicenda”.

Presente all’audizione anche Siria Trezzi, sindaca di Cinisello e consigliera di Città metropolitana con delega alla mobilità e viabilità: “Abbiamo chiesto a Regione Lombardia le necessarie risorse economiche per dare continuità ai servizi. Se non avremo risposte – prosegue fatale la Trezzi – non ci saranno alternative ai tagli sulle linee.”

Di tutt’altro avviso Massimiliano Romeo e Jari Colla, rispettivamente capogruppo e vice capogruppo della Lega Nord in Regione Lombardia: “Comprendiamo le ragione dell’Agenzia di Bacino che non vuole prendersi in carico dei contratti non finanziati integralmente. D’altra parte siamo convinti che una riorganizzazione dei servizi, al fine di evitare tagli alle attuali linee, avrebbe potuto già essere programmata dagli Enti Locali che hanno oggi la responsabilità dei contratti del trasporto pubblico locale. Si tratta di un impegno che il presidente della Provincia di Monza e Brianza aveva messo nero su bianco, ma che finora non ha mantenuto”.

I due rappresentanti del carroccio colgono l’occasione per alimentare i sospetti in merito alla decisione di sforbiciare proprio le 2 linee più costose del servizio di trasporto pubblico: “Il dubbio è che la decisione di eliminare due linee così importanti come la Z225 e la Z227- incalzano i rappresentanti leghisti -, sia stata compiuta appositamente per scatenare un polverone mediatico e tornare a bussare alle porte di Regione Lombardia per chiedere ulteriori risorse”.

Intanto, si discute sulle ipotesi di intervento per tentare di mettere una pezza alla questione. Numero uno. Tagliare le corse del 20 percento per raggiungere il pareggio nei conti. Numero due. Aumentare le tariffe dei biglietti e ridurre al minimo i tagli. Numero tre. Accordarsi per un’ulteriore proroga in attesa di un salvataggio esterno.

Insomma, parafrasando una famosa locuzione latina, mentre in Provincia e in Regione si delibera, i bus vengono espugnati.

 

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