Lettera al direttore

Ciao Marco, grazie per la forza e l’amore che ci hai lasciato

Hai sfidato la sofferenza come un funambolo, senza mai guardare giù...

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Marco Mainardi aveva 21 anni, per tutta la sua vita ha lottato contro la malattia, con tenacia. Un ragazzo forte, solare, anche grazie a mamma Laura e papá Claudio. Ora che Marco non c’è più, coloro che con mamma Laura (che a Concorezzo dirige una scuola di danza) hanno calcato le scene e che tra un sipario e l’altro sono cresciute fianco a fianco, hanno espresso il desiderio di scrivere una lettera a Marco. Quelle stesse amiche che con Laura hanno stretto i laccini delle scarpe e alcune anche i denti, in tanti anni di salti e piroette tra il profumo di pece e il calore delle luci, le paure e le difficoltà. Unite come le note di una melodia.

Le parole di Simona C., con affetto infinito, da Caterina C., Cristina P., Claudia C., Simonetta S., Simona V., Katia V., Valeria F., Valentina R., Liliana V.

Marco, volato troppo presto in cielo

Non riesco, non riesco proprio a credere….
Non posso, non posso accettare che il tuo sorriso si sia spento per sempre.
Quel sorriso contagioso, capace di illuminare anche la più buia delle giornate, in grado di farti volare anche quando sentivi l’anima tetra e pesante.
Sei stato un ragazzo senza ombre, giocavi con la sofferenza con la leggerezza di un funambolo, senza mai guardare giù, senza mai cedere al baratro.
La malattia l’hai sfidata, e lo hai fatto più volte…. Senza paura, beffando la vecchia signora quando pensava di aver tratto il dado….
A chi nascondeva le lacrime, nel vederti soffrire, tu offrivi in cambio un sorriso … Così disarmante, da togliere il fiato.
Tu volavi, chi restava, annaspava…
Così facendo, hai vissuto bruciando in un attimo eterne vite di altri, noi, poveri attori incapaci di avere il tuo coraggio…
Solo che questa disinvoltura di vita, di amore – perché tu amavi la vita, e non solo la tua – l’ha fatta arrabbiare … Lei non accetta la forza altrui, il coraggio di chi sa vivere nonostante l’armatura ammaccata…
La vecchia signora non accetta di perdere… E allora, basta un momento, un alito di vento, un istante, così, all’apparenza insignificante, che Lei si insinua, subdolamente, perché è vile ma è tremendamente efficace…
Ma è’ un’illusione, sai? Perché il tuo profumo rimane nell’aria….
Il potere risiede in chi da’ la vita è tu, con il tuo esempio, con il tuo lieve tocco hai dato vita, speranza, fiducia e amore a molte anime perse… Il potere e’ in chi dona la vita, non la morte….
Per questo vedere tutte le persone che ti sono state vicino, che cercavano di condividere il tuo stato, ognuno con le proprie capacità, fino al saluto estremo, quando ormai eri rivestito di legno e ornato di fiori, ha dimostrato che se Lei può portarti via l’abito , non può cancellare la tua essenza… Quella ormai è penetrata nei cuori di noi che ti abbiamo amato… E siamo tanti, tantissimi, troppi persino per la vecchia signora… Ha capito che non può annientare la tua essenza, potrà portare via i nostri steli, lo farà certamente, ma noi avremo già trasmesso il tuo messaggio, la tua luce ad altri… E così tu sarai eterno,
E così tu avrai vinto la battaglia contro chi pensava di averti già in pugno…..
Riposa in pace mio dolcissimo amico….

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