Arcore, al via il Controllo del Vicinato. “Attenzione ai punti deboli”

I referenti ci sono e le istruzioni sono chiare: si parte con il controllo del vicinato anche ad Arcore. In tantissimi alla serata di presentazione del progetto.
I referenti ci sono e le istruzioni sono chiare. Si parte con il controllo del vicinato anche ad Arcore. Moltissimi i cittadini che hanno partecipato alla serata di presentazione di venerdì 10 febbraio con il rappresentante dell’associazione Paolo Colombo. Presenti anche il sindaco Rosalba Colombo, il Comandante della Polizia Locale Marco Bergamaschi e i due referenti del progetto ad Arcore, Daniele Pierri e Filippo Brioschi.
Ripristinare il concetto di comunità e limitare i furti sono solo due degli obiettivi principali dell’associazione “Controllo del Vicinato”, sposati dal primo cittadino Rosalba Colombo che ha spiegato: “La prevenzione dei furti è fondamentale. Il crimine va anticipato e questo progetto è un ottimo modo per farlo in collaborazione con le forze dell’ordine” (video).
L’associazione Controllo del Vicinato oggi vanta 80 soci. Il fulcro è il comitato scientifico composto da esperti come psicologi, avvocati, giudici o carabinieri che mettono a disposizione la loro conoscenza.
Ad Arcore, i gruppi WhatsApp per il controllo del vicinato vantano già circa 300 adesioni. Edoardo Mazzoni per Arcore Sud, Ivan Puleo e Valeria Ruggeri per Arcore Nord, Rodrigo Ferrario per Cà e Cà Bianca e Sandro Salvini per la zona Boschi, questi i nomi dei referenti delle zone che, ad ora, hanno già aderito al progetto.
“Agire sulle vulnerabilità, strutturali e comportamentali”. Queste le parole fondamentali espresse dal rappresentante dell’associazione Paolo Colombo. “Il controllo del vicinato è una pratica con l’obiettivo di cambiare prospettiva, di notare queste vulnerabilità e, laddove possibile, di eliminarle”, ha precisato. Tra gli esempi citati durante la serata, quello dell’acquisto di un televisore da 50 pollici: riporre la scatola davanti alla propria casa per il ritiro del cartone dà un suggerimento ai ladri di cosa potrebbero trovare al suo interno.
Fondamentale per il progetto includere anche chi non ha WhatsApp, primi tra tutti gli anziani. “Una telefonata al vicino di casa non costa nulla e può evitare un furto o una truffa, prendiamoci il tempo di farlo”, ha continuato Paolo Colombo. “Il concetto di sicurezza e di percezione di sicurezza va partecipato. Bisogna partire tutti da un atteggiamento corretto che sia il passo preliminare per una Arcore più sicura“, ha aggiunto il comandante Bergamaschi.
Per partecipare ai gruppi di controllo, è sufficiente richiedere l’iscrizione sul gruppo Facebook a questo link (clicca qui).