Politica

Tagli al trasporto pubblico, la Provincia mette in mora il governo

Approvato in consiglio comunale l'ode presentato dal leghista Andrea Monti.

finestre bus5

Brianza e Roma scontro totale. Anche se potrebbe sembrare il titolo di un poliziottesco anni Settanta, può essere riassunto così l’attuale stato dei rapporti fra la Provincia e il Governo sui tagli al trasporto pubblico locale. Giovedì’ sera il consiglio di via Grigna ha infatti approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal leghista Andrea Monti.

Il documento impegna il presidente Gigi Ponti  “ad attivarsi a continuare l’azione nei confronti dell’Assemblea dei Sindaci, Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano e interessando anche i parlamentari della nostra provincia, al fine di condividere un’azione comune, sulla base di quanto sentenziato dalla Corte ed enunciato in questa mozione, che inviti il Governo ad intervenire immediatamente trasferendo le risorse necessarie alla copertura dei servizi essenziali, con priorità al trasporto pubblico locale”.

A questo punto, così come ha sottolineato il consigliere Monti, Ponti deve fare il primo passo, proponendo all’Assemblea dei Sindaci la messa in mora del Governo, così da costringerlo a rispettare la sentenza della Corte Costituzionale e restituire i soldi necessari a evitare i tagli alle linee bus. Entro la fine di febbraio infatti le linee brianzole rischiano un pesante ridimensionamento.

In particolare, la Z235 e la Z237 dovrebbero definitamente soppresse, lasciando così a piedi circa 8 mila pendolari fra lavoratori e studenti. L’annuncio dei tagli ha sollevato in Brianza, sopratutto fra le amministrazioni comunali di Muggiò, Desio, Lissone e Nova Milanese, una vera e propria levata di scudi. Sulla questione è intervenuto anche il comitato San Fruttuoso 2000.

I portavoce del sodalizio da anni in prima linea per tutto ciò che riguarda la viabilità di Monza e circondario, hanno sottolineato come le line vengano mantenute e riorganizzare seguendo il principio del minor costo possibile. Non interessa il numero di utenti o il loro incremento.

“Il pensiero che impera nei nostri enti locali è che il trasporto pubblico è un onere senza speranze da garantire a livelli essenziali – ha commentato Isabella Tavazzi, portavoce del comitato -. Niente di più sbagliato: il Tpl può essere un servizio che pareggia i conti o addirittura fa utili. Ne sono la prova città come Savona o Taranto, per non dire di Milano. Il trasporto locale è un mercato con buone potenzialità da affrontare come una sfida d’impresa. Se non si fa questo, continueremo a trovarci di fronte a periodici tagli insensati, mentre rimane immutato lo sperpero di denaro pubblico”. 

 

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
commenta